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Enpaf. Corte dei Conti certifica avanzo per 131 mln nel 2010


La Corte dei Conti promuove l’Ente previdenziale dei farmacisti. “Il risultati della gestione  – scrivono infatti i giudici contabili nella Relazione al bilancio 2010 - confermano l’andamento sostanzialmente positivo dei principali saldi economico-patrimoniali". Come già rilevato nel 2009.

30 NOV - L’Enpaf supera l’esame della Corte dei Conti, con un avanzo di esercizio pari a quasi 131 milioni, pari a un incremento di 4,3milioni rispetto al 2009 ( quando l’avanzo era di 126,7 milioni) e di e 13,1 milioni rispetto al 2008 (quanto l’avanzo era di 117,9 milioni).
Il giudizio arriva dalla Relazione dei giudici contabili sul bilancio dell'Ente nazionale di previdenza e di assistenza dei farmacisti che, si legge nel documento, “conferma l’andamento sostanzialmente positivo dei principali saldi economico-patrimoniali già rilevato nella presidente relazine con riferimento all’esercizio 2009”.

In particolare, rileva la corte dei conti, “sui risultati del 2010 è, come per l'esercizio precedente, importante il saldo della gestione previdenziale e assistenziale, positivo per 105,7 milioni anche in ragione - scrivono i giudici - dell'effetto sempre determinante, ancorché inferiore nell'importo alla contribuzione soggettiva ordinaria, delle entrate da contributo dello 0,90, il cui gettito (circa 109 milioni) si è mantenuto sostanzialmente stabile negli anni più recenti”.
Rispetto al 2009, poi, sono cresciute di quasi 7 milioni le entrate dai proventi finanziari, soprattutto in ragione dell’andamento del portafoglio di obbligazioni detenuto dall’ente.
Il valore del patrimonio netto è, a fine 2010, pari a 1.406 milioni (1.275 nel 2009) e, osservano i giudici contabili, “supera ampiamente, con un indice di copertura pari a 9,06, il limite delle cinque annualità correnti stabilito dal DM del 29 novembre 2007”.
Tra gli altri dati, la Corte dei Conti evidenzia l’aumento delle iscrizioni, che nel 2010 sono state 2.677 unità con un tasso di incremento del 3,5% rispetto al 2009. “Dei quali però – precisa la Relazione – un numero sempre più elevato, 8.303 contro i 6.761 del 2009, è costituito da coloro che hanno optato per il contributo di solidarietà”.
Il rapporto tra il numero degli iscritti (al netto dei versanti il contributo di solidarietà) e quello dei trattamenti pensionistici erogati e risultato pari a 2,59 (era pari a 2,54 nel 2009).
 

30 novembre 2011
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