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Influenza. Un milione a letto ma i casi sono molto meno dell'anno scorso. Picco a febbraio

di Laura Berardi

Da ottobre a oggi contagiato quasi un milione di italiani. Secondo il monitoraggio Influnet si registrano però 430.000 i casi in meno (- 30%) rispetto alla scorsa stagione. Gli esperti: “Abbiamo spostato in avanti le nostre proiezioni sul picco. Arriverà a febbraio”

12 GEN - È una stagione influenzale decisamente blanda, o forse particolarmente in ritardo, quella del 2011-2012. I dati del monitoraggio Influnet riportano infatti un quadro piuttosto rassicurante, con circa 430.000 casi in meno rispetto all’anno scorso. Si tratta di una diminuzione percentuale superiore al 30%. Per ora, secondo gli esperti, hanno colpito più i virus “cugini” dell’influenza, che negli ultimi tempi hanno tenuto a casa 100.000 persone a settimana con raffreddore o sintomi gastrointestinali.

Sono dunque in forte diminuzione i contagi da influenza rispetto alla stagione 2010-2011: il numero totale di nostri concittadini ammalati – da quando a fine ottobre l’Iss ha cominciato a raccogliere i dati dai medici sentinella sul territorio e fino alla prima settimana del 2012 – sarebbe di 987.600 circa, mentre l’anno scorso nei primi sette giorni dell'anno si aggirava intorno a 1.417.600 persone, con una diminuzione percentuale del 30,34%.
 
Grande la differenza soprattutto a ridosso di capodanno. Il sistema di sorveglianza Influnet nell’ultima settimana del 2011 ha infatti registrato 2,99 casi di influenza ogni mille persone, mentre nella stessa settimana del 2010 il dato si attestava su 4,40 casi. Anche i bambini, di solito i più colpiti dai malanni di stagione, sono stati meno colpiti, con 9,03 casi ogni mille piccoli di età compresa tra 0 e 36 mesi, contro gli 11,12 dell’anno scorso.

Ma il dato più sorprendente è forse quello dei ragazzini tra i 5 e i 14 anni, che nelle ultime due settimane dell’anno si sono ammalati meno della metà rispetto alla scorsa stagione: 3,11 casi di influenza ogni mille nella penultima settimana di dicembre 2011, contro 6,62 nella penultima del 2010; mentre negli ultimi sette giorni dello scorso anno i contagi per questa fascia di età sono stati 4,06 ogni mille, contro gli 8,64 della settimana che ha preceduto capodanno 2011.

Ritardate dunque le previsioni del picco, come fa sapere Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università di Milano. A questo punto il massimo dei casi dovrebbe presentarsi intorno a febbraio. Le indicazioni degli esperti per limitare il contagio sono sempre le stesse, ma mai banali: lavarsi le mani frequentemente, coprirsi la bocca quando si starnutisce, assumere cibi che contengono vitamine del gruppo C e B.

Laura Berardi

12 gennaio 2012
© Riproduzione riservata


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