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Ministero Salute, Iss e Coni lanciano Campagna “Salute, sport e movimento fisico”. Stimati risparmi di 2 mld per il Ssn grazie ai benefici dell’attività fisica


In Italia solo il 50% degli adulti raggiunge i livelli raccomandati di attività fisica e la sedentarietà colpisce più del 32% degli italiani. Il Sud va peggio del Nord. Aumentano così i rischio di insorgenza di malattie croniche e i costi sociali sotto forma di spese sanitarie aggiuntive, assenze lavorative e morti premature. "Il movimento è salute! … a tutte le età" è quindi il claim della nuova campagna con Spot televisivi trasmessi nelle tre reti della Rai.

16 NOV - La prima medicina da assumere per assicurarsi una buona salute dalla giovane fino alla terza età? Lo sport. Fa bene alla salute fisica e psichica. Allontana il rischio dell’insorgenza di malattie croniche, dal diabete ai tumori alle malattie cardiovascolari e i problemi di salute mentale. Eppure in Italia solo il 50% degli adulti raggiunge i livelli raccomandati di attività fisica e la sedentarietà colpisce più del 32% degli italiani e tra bambini e adolescenti non va meglio. E allora il messaggio è uno solo: “E tu cosa aspetti muoviti!”.
 
Ecco quindi che per “scuotere” gli italiani dalla sedentarietà sono scesi in campo Ministero della salute, Iss e Coni hanno lanciato la campagna di comunicazione “Salute, sport e movimento fisico”. Con uno slogan che va dritto al punto “Il movimento è salute… a tutte le età”.
 
A presentare la Campagna realizzata dal Ministero della Salute in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità ed il Comitato Olimpico Nazionale Italiano, il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin insieme al Presidente dell’Iss Walter Ricciardi ed al Presidente del Coni Giovanni Malagò.
 
Obiettivo: sensibilizzare la popolazione sui benefici di salute che comporta lo svolgimento di uno sport o di un’attività fisica regolare.  Ponendo attenzione al fatto che è importante non promuovere l’attività sportiva necessariamente agonistica o prestazionale ma più generalmente l’attività fisica alla portata di tutti. Per mantenersi in buona salute infatti è necessario “passare all’azione” ed adottare uno stile di vita più attivo. Fare movimento vuol dire svolgere una disciplina sportiva ma anche più semplicemente camminare, ballare, giocare, andare in bicicletta.
 
“Abbiamo unito il mondo della sanità con quello dello sport attraverso il Coni – ha affermato il ministero della Salute Lorenzin – in base ai dati emerge che l’attività fisica è uno dei due tasselli principali, insieme alla corretta alimentazione, che permettono di avere una vita sana, che consentiranno alle future generazioni di affrontare la terza età in modo salubre, di vivere bene e in modo attivo per tutta la vita, e al Ssn di prevenire molte malattie. Quella contro il diabete e l’obesità, quella infantile in particolare, è una battaglia che abbiamo ingaggiato e che si può combattere proprio con la corretta alimentazione e il movimento fisico. Soprattutto fare attività fisica porta vantaggi per la salute psichica. È una potente arma contro le dipendenze e allena i giovani ad affrontare la vita insegnandogli come saper vincere”.
 
E poi lo sport è adatto a tutte le età, ha ricordato Lorenzin. “Non siamo nati per stare fermi, il movimento migliora la qualità della vita e contrasta le malattie croniche, dal diabete alle patologie tumorali e cardiovascolari, negli anziani migliora l’elasticità muscolare. E ai ragazzi serve un esempio motivazionale. Per questo – ha aggiunto scherzosamente –  nomino sul campo gli sportivi ambasciatori del ministero della Salute per far capire ai giovani quanto è importante volersi bene”.
 
Lo strumento principale della campagna saranno spot televisivi multisoggetto della durata di 30’’.  In collaborazione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, saranno trasmessi gratuitamente sugli spazi sulle tre reti della Rai gestiti dal Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria nonché sugli altri principali circuiti a diffusione nazionale. Tra gli altri strumenti di comunicazione, per assicurare anche gli approfondimenti informativi sarà realizzata una locandina da affiggere nelle farmacie attraverso la collaborazione di Federfarma. All’interno di un singolo spot sono coinvolti, a seconda delle disponibilità, una coppia di atleti o ex atleti di discipline diverse. il primo spot realizzato vede come protagonisti Juri Chechi ed Elisa Di Francisca. E lo spot dei quali sono protagonisti è un invito corale a risvegliarsi dal torpore, ad attivarsi fisicamente per svolgere con regolarità attività fisica nel corso della giornata.
 
“Vorremmo che l’attività fisica venga prescritta nelle ricette mediche” ha detto Walter Ricciardi che dati alla mano ha descritto i contorni della sedentarietà nel nostro Paese. “È un problema soprattutto italiano. Se l’Oms ha stimato che nel mondo 1 adulto su 4 non si muove in Italia questa percentuale sale. In Italia secondo i dati PassiI solo il 50% degli adulti raggiunge i livelli raccomandati di attività fisica.  La sedentarietà cresce con l'età è maggiore fra le donne rispetto agli uomini e fra le persone con uno status socioeconomico più svantaggiato per difficoltà economiche o per basso livello di istruzione. E in quanto ad attività fisica le regioni del Sud sono particolarmente svantaggiate con un gap importante rispetto a quelle del Nord”.
 
“In particolare per i bambini siamo il fanalino di coda” ha sottolineato il Presidente dell’Iss. Secondo i dati di OKkio alla Salute quasi 1 bambino su 4 dedica al massimo un giorno a settimana (almeno 1 ora) allo svolgimento di giochi di movimento e il 41% dei bambini trascorre più di 2 ore al giorno davanti a TV/videogiochi, Tablet e cellulari. “E anche in questo caso – ha aggiunto Ricciardi – i bambini del Sud sono meno attivi di quelli del Nord. Pensiamo che Il diabete di tipo due viene diagnosticato già a sei anni con tutte le conseguenze sull’aspettativa e la qualità di vita proprio perché si trascorre troppo tempo con i video giochi”
 
Anche gli adolescenti non sono da meno. “Passano tre ore o più al giorno a giocare con il PC, lo smartphone o il tablet, in particolare tra i 15enni – ha sottolineato – e l’aumento è più sensibile tra le ragazze, in particolare è raddoppiato tra le 11enni (da 8,7% a 16,5%).
E gli anziani? “Secondo gli ultimi dati del sistema Passi d’argento – ha detto – il 70% degli over 64 scelgono la camminata all’aperto ma non è sufficiente. Sono pochi coloro, il 17%, coloro che svolgono un’attività di moderata intensità (ginnastica dolce, riabilitativa, bocce, ecc.) e poco meno del 4% fa attività fisica intensa (nuoto, corsa, ciclismo, ginnastica aerobica”.
 
Le raccomandazioni per muoversi a tutte le età con un risparmio stimato per il Ssn di 200mld di euro. “Insieme al Coni faremo delle raccomandazioni orientate a far sì che divertendosi, a tutte le età, si possa fare attività fisica. Lo sport previene tumori, diabete, malattie muscolo scheletriche. Consente un benessere fisico ma anche psicofisico. Chi fa sport è più incline alla socializzazione.  E stando bene si hanno meno costi anche per il sistema sanitario: meno farmaci e meno ricoveri. Le stime basate sulle persone affette da patologie cardiovascolari, diabete e tumori consentono di affermare che un aumento dell’attività fisica determinerebbe un minor costo per il Ssn pari a 2.331.669.947 euro in termini di prestazioni specialistiche e diagnostiche ambulatoriali, trattamenti ospedalieri e terapie farmacologiche”.
 
L’impegno del Coni.“Noi dobbiamo organizzare e promuovere lo sport – ha detto Malagò –  nella Costituzione la parola sport non figura eppure tutti ci tirano per la giacchetta. Ma avendo un forte valore etico, nonostante gli scarsi 400mln di euro, ossi un quarto di quello che aveva il Coni 20 anni fa, diffondiamo la cultura dello sport. Lo sport nella scuola è un disastro, una o due ore al massimo sono dedicate allo sport. Malgrado le scarse risorse investiamo tra gli 8-10 milioni di euro con i progetti sport di classe. E non ci competerebbe. Tutto quello che non abbiamo lo compensiamo quini con l’Associazionismo sportivo ossia con il Coni. In Italia siamo fortissimo nello sport, pensiamo quindi cosa potremmo essere se riuscissimo a fare arrivare a segno la campagna di comunicazione. Siamo un Paese vincente nel campo dello sport e continuiamo a vincere, e possiamo levarci delle soddisfazioni maggiori se continuiamo a crescere e consentiamo di risparmiare. Ma – ha chiosato – abbiamo bisogno di avere un supporto economico”.
 

16 novembre 2017
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