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Balduzzi a "Radio anch'io". Ticket: "Via le esenzioni, arriva la franchigia per tutti" 

di Giovanni Rodriquez

Il ministro della Salute è intervenuto alla popolare trasmissione di Radio Rai. Molti i temi trattati ma spicca il sostanziale via libera all' ipotesi di rimodulazione dei ticket proposta dall’Agenas. Giudizio positivo anche per la spending review, sulla quale giocheranno un ruolo chiave i costi standard

11 MAG - Il ministro della Salute, Renato Balduzzi, è intervenuto questa mattina a Radio Anch’io. Queste le tematiche affrontate.

Ticket. “Stiamo lavorando su una rimodulazione dei ticket e siamo prossimi a presentare una proposta su questo tema - ha detto il ministro - si sta ragionando da tempo su una forma che rimoduli la compartecipazione seguendo tre principi guida: trasparenza, equità e tendenziale omogeneità”. A questo proposito Balduzzi, senza volersi addentrare troppo nell’argomento, ha proposta una “forma di franchigia che potrebbe comportare diversi vantaggi, ma anche alcuni svantaggi che attualmente stiamo tentando di limare”. Il ministro è sembrato dunque aprire alla proposta dell’Agenas che ha ipotizzato la cancellazione di tutte le attuali esenzioni, proponendo franchige annuali per tutti, misurate per reddito.


Spending review. È possibile risparmiare in sanità e contestualmente garantire un’assistenza adeguata ai cittadini? Per il ministro la risposta è sì. Per farlo basta “riorganizze, ristrutturare e riqualificare il sistema”. Ciò che va invece rifiutato è la logica dei tagli lineari, “anche in considerazione del fatto che abbiamo dei volumi di spesa per il nostro Ssn che sono già al di sotto della media europea - ha precisato Balduzzi -riuscendo allo stesso tempo a garantire servizi di altissima qualità”. “Il nostro compito - ha proseguito - è andare ad individuare le ancora tante zone di inefficienza e di spreco. Bisogna fare una revisione della spesa non solo sul settore del farmaco, ma anche sui beni e servizi, sui dispositivi medici, su categorie di prodotte molto estese sulle quali fissare costi standard che prevedano dazi per chi vi si discosta”.
Anche all’interno dello stesso Ministero, come precisato dal ministro, “si può ancora migliorare in tal senso, ad esempio calcolando in maniera più efficiente il rapporto costi-benefici delle proprie azioni, proprio per questo ho voluto potenziare l’Oiv (Organismo indipendente di valutazione)”.


Amianto. “Si tratta di un problema nazionale che va affrontato organicamente - ha detto il ministro - le direttrici da seguire sono queste: bonifica, azioni di sanità pubblica e ricerca”. Per Balduzzi risulta altresì necessario mettere insieme le azioni di bonifica con opportuni incentivi e “studiare azioni di sorveglianza epidemiologica e di presa in carico delle persone esposte ancora all’amianto professionalmente”. Infine, c’è poi il problema di organizzare e coordinare la ricerca visto che contro il mesotelioma non esiste ancora una cura.


Farmacie e liberalizzazioni. Nell’odierno Consiglio dei ministri è prevista l’approvazione di un Ddl concernente le farmacie. “Oggi ci saranno solo alcuni interventi finalizzati a limitare problemi applicativi sorti nel decreto sulle liberalizzazioni e riguardanti norme che non erano state proposte dal ministero ma che erano emerse nel corso del dibattito parlamentare”, ha precisato il ministro.
Come anticipato da Balduzzi si dovrebbe, ad esempio, “differire il termine di 65 anni per poter continuare a dirigere e gestire una farmacia, in attesa di riordinare il settore per renderlo più omogeneo”.
Riguardo poi la liberalizzazione dei farmaci, il ministro si è detto contrario ad un’ipotesi di vendita deconfezionata che potrebbe comportare problemi di non poco conto riguardanti la contraffazione.


Regioni e spesa sanitaria. “Il ruolo autonomo delle Regioni non ha contribuito a rendere incontrollata la spesa, anzi, se si guardano i numeri, nel 2011 la spesa sanitaria è stata l’unica a diminuire - ha dichiarato il ministro - questo grazie all’effetto dei Piani di riorganizzazione, riqualificazione e rientro”. In tal senso, per Balduzzi, non può esistere un’accusa di eccessiva autonomia delle Regioni perché, proprio grazie ai Piani di rientro, esiste un forte sistema di controllo centralizzato che, in particolar modo in questo momento di crisi, incide sulle autonomie regionali. “Si deve però sempre tenere a mente - ha puntualizzato Balduzzi - che un Piano di rientro non è e non deve essere un semplice rimettere a posto i numeri di bilancio, ma deve andare ad incidere sulla riorganizzazione, solo in questo modo nel tempo si può sperare di risparmiare dando contestualmente un servizio migliore ai cittadini.


Food tax. “Non stiamo studiando alcun tipo di tassazione riguardante il cosiddetto cibo spazzatura - ha detto Balduzzi - si trattava di un proposta discussa al Tavolo sul Patto per la Salute che si è concretizzata più che altro in un messaggio per l’opinione pubblica: fare attenzione a ciò che si mangia”. L’unica ipotesi che sarebbe in fase di studio, secondo le dichiarazioni del ministro, riguarderebbe le bevande zuccherate e gassate. “Si tratta solo di un’ipotesi su un limitato prelievo di scopo che potrà portare ad un lieve aumento (3 centesimi per bottiglia da 33 cl) per dare un messaggio ai consumatori finalizzato a ridurre il loro consumo, rafforzando contestualmente la campagna di promozione sugli stili di vita sani”, ha spiegatoBalduzzi.


Ludopatia. Questa patologia colpisce almeno 120 mila persone in Italia e può diventare problema gravissimo anche per il lungo elenco di malattie correlate che si accompagnano a questa dipendenza. “Bisogna intervenire - ha asserito il ministro - la Commissione Affari Sociali della Camera sta concludendo un’indagine conoscitiva, il Governo nel Ddl riguardante la delega fiscale ha voluto agire vietando la pubblicità ingannevole, riducendo la pubblicità borderline, riconoscendo la ludopatia come vera e propria malattia e demandando potere alle autorità locali per la localizzazione ed il monitoraggio delle sale da gioco, mantenendo sempre alta l’attenzione anche sul gioco d’azzardo online”.


Doping. Infine, su questo argomento, Balduzzi ha parlato di paradosso: “Non è possibile fare sport, ossia svolgere un’attività salutare incentivata come stile di vita sano, per doversi poi rovinare la salute con queste sostanze nocive e pericolosissime”. “Possiamo fare qualcosa in più sui controlli”, ha concluso il ministro.
 
Giovanni Rodriquez

11 maggio 2012
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