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Spending review. Sciopera 90% delle farmacie. Giallo sull'emendamento "anti sconto"


Massiccia adesione allo sciopero in tutta Italia. Non solo serrande abbassate, ma anche incontri, sit-in e lettere per manifestare le preoccupazioni e le istanze dei farmacisti. Al Senato prosegue il lavoro della Bilancio per mettere a punto gli emendamenti. Ma per quello sugli sconti potrebbero esserci modifiche. 

26 LUG - Non è bastato l’esito positivo dell’incontro di ieri al tavolo sulla remunerazione istituito presso il ministero della Salute, né l’emendamento arrivato in tarda serata in commissione Bilancio del Senato a convincere Federfarma ad annullare lo sciopero nazionale indetto per oggi contro la spending review. D’altra parte, il destino del decreto è ancora tutto da vedere e anche per quanto riguarda l'emendamento sullo "sconto", si rincorrono voci su una nuova versione "meno favorevole" a farmacie e aziende.

Lo stato di agitazione delle farmacie, dunque, permane. E, come programmato, le serrande degli esercizi oggi sono rimaste abbassate (tranne quelle delle farmacie di turno). Ma non solo. In alcune città le organizzazioni sindacali e gli ordini professionali hanno promosso incontri e sit-in per comunicare alle istituzioni e ai cittadini le loro preoccupazioni e le loro istanze. E poi lettere e volantini. Mentre a Napoli siamo all’ottavo giorno di sciopero della fame del presidente dell’Ordine provinciale dei Farmacisti, Vincenzo Santagada, e del presidente di Federfarma Napoli, Michele di Iorio, contro la spending review e i ritardi dei pagamenti da parte delle Asl napoletane.
 
Federfarma: adesione compatta allo sciopero, oltre il 90%
“Le farmacie hanno aderito compatte alla iniziativa di protesta contro le misure previste dalla spending review. Si stima che l’adesione sul territorio nazionale sia intorno al 93%. Questa elevata partecipazione allo sciopero dimostra chiaramente – afferma in una nota di oggi pomeriggio il presidente di ferfarma Annarosa Racca – che le farmacie non possono tollerare ulteriori insostenibili tagli, che riducono il servizio ai cittadini, e pagare per gli sprechi e le inefficienze di altri”.
Tantissime le iniziative locali, alcune ancora in corso: dalle manifestazioni di piazza ai sit-in davanti alle prefetture o agli assessorati alla Sanità, all’allestimento di gazebo per informare i cittadini sulle ragioni della protesta 


Tra le altre iniziative in giro per l’Italia, quella di Federfarma Genova e Agifarl liguria, scesa in piazza per spiegare ai cittadini “come nel corso di questi anni, la farmacia sia stata oggetto di azioni che hanno portato allo svilimento della professionalità della categoria”.

In Friuli Venezia Giulia i titolari di farmacia aderenti a Federfarma hanno messo n atto un sit-in in piazza Oberdan, a Trieste, con l’obiettivo di avere un incontro tra una delegazione dell’Unione regionale dei farmacisti e il presidente della Regione, Renzo Tondo, “affinché quest’ultimo si faccia portavoce delle istanze dei farmacisti nei palazzi romani”. La delegazione di Federfarma si è mossa quindi quindi alla volta della Prefettura, in Piazza Unità, per consegnare un documento contenente le istanze dei farmacisti.

Una lettera al Prefetto di Brindisi è invece stata inviata dal presidente dell’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Brindisi, Gabriele Rampino, per chiedere al Prefetto di “farsi partecipe verso il Governo Italiano” delle istanze dei farmacisti e, in particolare, di eliminare l’ulteriore sconto del 3,65% sulle forniture al Ssn, eliminare la partecipazione associata ai concorsi per sedi farmaceutiche, eliminare l’obbligo al compimento dei 65 anni di nominare un Direttore, far rientrare tutti i farmaci nel canale farmacia, riconoscere un onorario per l’atto professionale, aggiornare la tariffa nazionale dei medicinali ferma al 1993, ripristinare il concorso a sedi farmaceutiche per titoli ed esami, ripristinare la pianta organica delle farmacie, ripristinare il prezzo controllato sui farmaci, ripristinare i turni e gli orari. ripristinare la possibilità di vendita della Farmacia dopo 2 anni in caso di morte del titolare.
 
E' rivolta ai cittadini, invece, la lettera-appello a firma del presidente di Federfarma Catanzaro, Vincenzo Defilippo. "Protesta insieme al tuo farmacista per continuare a disporre dei farmaci necessari per la tua salute e per non perdere la tua farmacia sotto casa", è l'invito rivolto da Defilippo ai cittadini. A cui, infine, secondo Defilippo, "essendo i farmacisti i primi a raccogliere le lamentele della cittadinanza pare doveroso esprimere ai cittadini della provincia di Catanzaro la più viva solidarietà e le più fervide scuse per i disagi che andranno a sopportare".
 
A Treviso la manifestazione dei farmacisti ha avuto il suo apice in Piazza dei Signori, con slogan e cartelli sotto la Prefettura (rappresentanza territoriale del Governo). Lo sciopero ha coinvolto la totalità delle farmacie; a restare aperte solo le 25 che, per legge, hanno dovuto rispettare il turno; comunque chiuse ulteriori 25 farmacie per ferie. Perciò in totale in piazza oggi si sono viste rappresentate 170 farmacie per un totale di 185 farmacisti, inclusi alcuni provenienti da altre province (es. Verona), e collaboratori.
Una delegazione di Federfarma Treviso è stata ricevuta durante la manifestazione in Prefettura dal Vice Prefetto Vicario, Pietro Signoriello. “L'incontro – spiega una nota del presidente di Federfarma Treviso, Franco Gariboldi Muschietti- è durato circa mezz'ora ed è servito per chiarire i contorni della protesta. Abbiamo richiesto di portare le nostre istanze al Governo e abbiamo ottenuto garanzie in questo senso. E' un buon segnale ma staremo di guardia".
 

26 luglio 2012
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