Test Medicina. Il Tar del Lazio riammette 2.500 “bocciati”. Cozza: “Adesso basta, si abolisca il test”
Il Tar del Lazio su ricorso dell’Udu sta “ammettendo con riserva” 2.500 studenti che in aprile erano stati respinti e avevano denunciato irregolarità nello svolgimento della prova. Il segretario della Fp Cgil Medici chiede al Ministro Giannini l’abolizione del test
10 OTT - “Dopo l'odierna ammissione in soprannumero alle Facoltà di Medicina da parte del Tar Lazio di altri 2.500 ricorrenti per sospette irregolarità al test, grazie alla giusta battaglia dell'Udu, la Fp Cgil Medici chiede al Ministro Stefania Giannini di abolire subito il test di medicina”.
È questa la richieste che arriva da Massimo Cozza, segretario nazionale Fp Cgil Medici alle notizie che arrivano in queste ore del via libera del Tar Lazio alla richiesta di ammissione, presentata dell’Unione degli Universitari, di oltre 2.500 studenti dopo le denunce di irregolarità nello svolgimento della prova di aprile.
“A fronte delle ordinanze del Tar Lazio – ha detto Cozza – appare quantomeno dubbia la trasparenza del test di medicina, che non rappresenta neanche il metodo migliore per selezionare in modo appropriato chi potrà diventare un bravo medico. L'autorevole agenzia americana Bloomberg ha appena assegnato al sistema sanitario italiano il terzo posto in termini di efficienza, grazie anche alla elevata professionalità di decine di migliaia di medici certamente non selezionati da un test, ma che sono riusciti a superare un difficile corso di studi".
10 ottobre 2014
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