Formazione medica. Smi al Ministro Giannini. “Urgente riformare il sistema di accesso”
In una lettera a firma del responsabile nazionale dell'area giovani del Sindacato, Fabrizio Salemi inviata al Ministro si evidenzia come "diverse scuole non hanno visto assegnate tutte le borse previste". Così "si viene a creare una situazione paradossale: vedere esclusi dalla formazione specialista candidati che hanno ottenuto punteggi complessivi superiori s quelli ottenuti da candidati divenuti vincitori di borsa con punteggi inferiori". LA LETTERA
07 MAR - Oggi l'area giovani medici del Sindacato Medici Italiani-Smi: "Formazione e Prospettive" ha inviato una lettera al ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca
Stefania Giannini, a firma del responsabile nazionale
Fabrizio Salemi, per chiedere un tavolo di confronto urgente per la riforma del sistema di accesso e formazione, al fine di dare ascolto alle forti proteste e alle molte proposte avanzate in questi mesi dai sindacati e dalle associazioni di settore.
Nella lettera il settore giovanile: "Formazione e Prospettive" dello Smi sottolinea come a distanza di due anni dall'avvento del concorso nazionale per le scuole di specializzazione in medicina persistano "forti perplessità su alcuni aspetti del sistema vigente, partendo in primo luogo dalla suddivisione dei candidati in tante graduatorie quante sono le scuole di specializzazione".
Nella lettera si evidenziano due problemi. Il primo: "diverse scuole non hanno visto assegnate tutte le borse originariamente previste, negando a molti medici la possibilità di completare il proprio percorso formativo al quale avrebbero diritto". Il secondo: "si viene a creare una situazione paradossale: vedere esclusi dalla formazione specialistica candidati che hanno ottenuto punteggi complessivi superiori a quelli ottenuti da candidati divenuti vincitori di borsa con punteggi inferiori".
Le prove d'esame si "svolgono in centinaia di aule - ricorda
Salemi nella lettera - , con caratteristiche organizzative, strutturali e di sorveglianza eterogenee", il che, denuncia "crea condizioni di svolgimento non paritarie".
Lo Smi richiede al ministro
Giannini, un tavolo di confronto "per sottoporre e valutare le seguenti proposte: A) l'istituzione, sui modelli spagnolo e francese già collaudati, di un'unica graduatoria per tutti i partecipanti al concorso, da costituire sottoponendo i candidati ad una prova da svolgere in una singola giornata; B) far svolgere tale concorso non più in centinaia di aule diverse tra loro, ma in un'unica sede, o al massimo in tre sedi (nord-centro-sud), sottoponendo la prova d'esame a sistemi congrui ed uniformi di controllo (numero adeguato di sorveglianti oppure sistemi di video-sorveglianza)".
Nella conclusione, infine,
Salemi auspica, "che in tale incontro possa essere discussa la possibilità di incremento del numero delle borse al fine di colmare il gap tra il numero di laureati annui e coloro che accedono alla formazione post-lauream (in Francia il 100% dei candidati al concorso nazionale accede alla formazione specialistica)".
Lorenzo Proia
07 marzo 2016
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