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Gli ingegneri clinici lanciano il loro “Manifesto per la sicurezza e il governo delle tecnologie”


L'Aiic, in occasione del Secondo Global Clinical Engineering Day, lancia un proprio “Manifesto per la sicurezza e il governo delle tecnologie” in nove punti irrunciabili e qualificanti. Per gli ingegneri clinici la centralità delle tecnologie biomediche nei processi di cura è un fatto evidente, alla luce di questa centralità si impone un Manifesto

20 OTT - In nove punti irrunciabili e qualificanti: “Sì ad un'Italia in sintonia con l'Europa; sì alle professionalità necessarie; sì alle diversità organizzative; sì alle precise responsabilità sulla tecnologie; sì ai livelli essenziali delle prestazioni tecnologiche; sì alle ingegnerie cliniche interne come servizi strategici; sì alla sicurezza, no all'outsourcing privo di controllo; sì al rigore intelligente”e per ultimo un “no alla scontistica selvaggia”, gli ingegneri clinici dell'Aiic lanciano il proprio  “Manifesto per la sicurezza e il governo delle tecnologie”.

Per gli ingegneri clinici, la centralità delle tecnologie biomediche nei processi di cura della salute è un fatto evidente agli occhi degli osservatori più attenti come anche dei cittadini e dei pazienti. Si impone ai nostri giorni più che mai il tema del governo delle tecnologie, della gestione delle reti, degli strumenti healthcare e delle prestazioni manutentive di tutto questo parco tecnologico e il suo corretto monitoraggio come garanzia di efficacia e sicurezza per pazienti e operatori. Proprio per questo motivo gli ignegneri clinici propongo al dibattito politico e sanitario il loro Manifesto.

Di cosa si tratti lo illustra Lorenzo Leogrande, presidente dell'Aiic: “Il Manifesto si configura come espressione di nove punti irrinunciabili che pongono chiarezza nella gestione affidabile delle tecnologie per la salute, una questione che solo apparentemente riguarda gli aspetti di governo economico del sistema dell'innovazione tecnologica, ma che in realtà è requisito fondamentale per garantire ai cittadini italiani di potersi curare in completa sicurezza”.

“La sicurezza delle cure e la qualità dell'innovazione biomedica - prosegue Leogrande -, gestite in stretta collaborazione e nel continuo confronto con i principali attori del sistema sanitario nazionale, considerato il ruolo essenziale che essi svolgono, sono tra le priorità dei programmi dell’Associazione Italiana Ingegneri Clinici. Attualmente il futuro del settore dei servizi di Ingegneria Clinica si trova nel nostro Paese di fronte da un lato ad un reale rischio di involuzione qualitativa dovuta alla scarsa definizione del ruolo dei servizi di ingegneria clinica interni e dall'altro alla limitata regolamentazione e controllo dei servizi in outsourcing di gestione e manutenzione delle tecnologie biomediche. Tutto questo contraddice in modo lampante la direzione di marcia intrapresa a livello internazionale, in particolare dall'Unione Europea con il Regolamento 2017/745 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 5 aprile 2017, che punta a governare con sempre maggior sicurezza e precisione la rivoluzione in atto nei sistemi di healthcare grazie alle tecnologie innovative per la salute”.

Frutto di un lungo lavoro svolto dagli ingegneri clinici italiani, il Manifesto è stato contestualmente sottoscritto da una importante serie di 20 Associazioni Scientifiche Italiane e viene lanciato in occasione del Secondo Global Clinical Engineering Day (21 ottobre 2017), iniziativa del network internazionale dell'ingegneria clinica per richiamare l'attenzione sulle tematiche proprie delle tecnologie healthcare. L'Aiic partecipa alla manifestazione internazionale presentando ai partner esteri proprio il Manifesto in traduzione multilingue.

“Il presente Manifesto - conclude il presidente degli ingegneri clinici - diviene da oggi una piattaforma di dialogo e coinvolgimento proposta da Aicc a tutto il mondo dell’healthcare nazionale. Nei prossimi mesi l’Associazione sulla base di questi 9 punti irrinunciabili e qualificanti raccoglierà adesioni, condivisioni e ulteriori contributi ed approfondimenti per avviare un’azione di Policy Forum destinata ad offrire ai decisori politici ed istituzionali, centrali e regionali, coerenti strumenti per sviluppare la loro azione in favore della sicurezza e qualità del Ssn”.

Lorenzo Proia

20 ottobre 2017
© Riproduzione riservata

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