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Le Aft attuate male

di Giuseppe Belleri

25 OTT - Gentile direttore,
sono passati 10 anni dal varo della riforma Balduzzi e finalmente le Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT), previste dalla legge promossa dall’ex ministro del governo Monti, sono state recepite dall'ACN 2016-218 e dagli AIR che le stanno attivando. Come talvolta accade quando una buona legge, rimasta per anni nel cassetto, viene attuata con ritardo rischia di venire interpretata in modo forzato, se non lontano dagli espliciti intenti del legislatore.

E' il caso di svariate proposte locali, che vorrebbero trasformare le AFT in strutture di offerta, per la copertura h12 del territorio con la continuità assistenziale tra gli studi dispersi, o con una sede fisica di erogazione per intercettare una parte dei codici bianco/verdi che affollano in modo inappropriato le strutture di emergenza/urgenza. Non si capisce come forme virtuali di aggregazione funzionale possano rappresentare un'alternativa credibile al PS quando l'esperienza del coordinamento degli orari di studio dei medici in rete non ha intercettato se non in minima parte i pazienti in alternativa al PS.

La riforma parla chiaro; per la legge le AFT sono “forme organizzative monoprofessionali che condividono in forma strutturata, obiettivi e percorsi assistenziali, strumenti di valutazione della qualità assistenziale, linee guida, audit e strumenti analoghi”. La Balduzzi non prevede una sede fisica per le AFT e tanto meno un'organizzazione strutturata per erogare prestazioni assistenziali “esterne” alla forma organizzativa, ovvero rivolte alla popolazione di assistiti; come recita chiaramente la norma i compiti dell'AFT sono "interni" al gruppo di partecipanti, di chiara natura formativa, culturale e auto-valutativa della qualità, ad esempio dei PDTA delle patologie croniche. L'AFT non ha un profilo giuridico, non può quindi avere rapporti con società di servizi o Coop a fini organizzativi, tranne in caso di adesione o accordi individuali dei singoli medici.

Nelle AFT sarà possibile attuare una maggiore integrazione tra medici delle cure primarie e di continuità assistenziale, tramite coordinamento funzionale e collegamenti telematici per la condivisione delle informazioni, com'è accaduto dalla seconda ondata pandemica, ma non certo per promuovere ambulatori H12 come piccoli PS alternativi alle strutture di emergenza/urgenza. Se mai saranno le Case della Comunità del PNRR a farsi carico di questo impegnativo compito, sull'esempio delle Case della Salute emiliano-romagnole che hanno ridotto di 1/5 circa codici bianco-verdi.

Le AFT hanno obiettivi culturali e di formazione sul campo, mentre per compiti assistenziali diretti alla popolazione la Balduzzi prevede una specifica forma organizzativa multiprofessionale, ovvero le Unità Complesse delle Cure Primarie o UCCP che “erogano prestazioni assistenziali tramite il coordinamento e l’integrazione dei medici, delle altre professionalità convenzionate con il Servizo sanitario nazionale, degli infermieri, delle professionalità ostetrica, tecniche, della riabilitazione, della prevenzione e del sociale a rilevanza sanitaria". Le UCCP contribuiscono alla "costituzione di reti di poliambulatoriatori territoriali dotati di strumentazione di base, aperti al pubblico per tutto l’arco della giornata, nonchè nei giorni prefestivi e festivi con idonea turnazione”. Si tratta di compiti specifici e ben definiti che nulla hanno a che vedere con quelli delle AFT.

Quindi le Aggregazioni Territoriali, lungi dall'inserirsi in modo organico nel sistema di offerta territoriale, rappresentano l'occasione per riunire i MMG single, favorire il confronto tra pari sulle pratiche superando il tradizionale isolamento della categoria. Le AFT potranno essere la sede virtuale e fisica per migliorare la coesione, l’identità culturale e promuovere la socializzazione dei medici del territorio, sia con momenti periodici di interazione in presenza (audit, formazione sul campo etc..) sia utilizzando strumenti di comunicazione come le reti professionali, mailing list, gruppi Facebook etc. Ciò che conta è la chiarezza programmatica circa i compiti e le funzioni per sviluppare queste nuove forme organizzative. Che purtroppo è mancata per un decennio...

Dott. Giuseppe Belleri
Ex MMG - Brescia

25 ottobre 2022
© Riproduzione riservata

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