Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Lunedì 29 APRILE 2024
Lettere al direttore
segui quotidianosanita.it

Sciopero medici Cosenza. Anaao: “L’ignavia del Governo non è più accettabile”

di Anaao Assomed Regione Calabria

26 FEB - Caro Direttore,
l’intersindacale della dirigenza medica e sanitaria, unita senza se e senza ma, ha proclamato per oggi 26 febbraio lo sciopero alla A.O. "SS. Annunziata" di Cosenza, dopo inutili rituali passaggi di raffreddamento conflittuale al tavolo prefettizio.
Malgrado vari sit-in, assemblee ed allestimenti di gazebo in piazza per sensibilizzare la popolazione, accorati appelli, un'ordinanza del sindaco della città, rigettata dal TAR per carenza di legittimazione, finalizzata ad assumere, a tempo determinato, 7 dei 15 medici mancanti al Pronto Soccorso dell'Ospedale che serve una Provincia estesa più del Molise, con 800mila abitanti, la situazione non è cambiata. Il Ministro Lorenzin, in un giro degli ospedali calabresi durato ben 7 giorni, guarda caso a ridosso delle elezioni regionali tenutesi il 23 novembre 2014, ha promesso uno sblocco del turn-over che non si è visto. Anzi, continua l'utilizzo a sorteggio di medici, anche di discipline non affini (dalla dermatologia all'odontoiatria), per coprire i "buchi", mentre i Colleghi stabilmente assegnati al P.S lavorano ormai da 1 anno in media 60 ore a settimana, pagandone il prezzo con 3 eventi cerebro/cardiovascolari non (ancora!) fatali nelle ultime settimane.
 
La protesta è diretta innanzitutto contro l'insopportabile ignavia del Governo, che, sordo a richieste, interrogazioni, interpellanze di parlamentari, anche "amici", ed ora anche ad esposti/querela di associazioni di cittadini alle Procure territorialmente competenti, si rifiuta di nominare il Commissario per l'attuazione del Piano di rientro, figura chiave per la predisposizione di atti e determinazioni (tra cui, in primis, lo sblocco delle assunzioni, dopo un quadriennio che ha visto "epurati "centinaia di medici e infermieri) non più differibili dopo il commissariamento della Calabria che "dovrebbe" concludersi a Dicembre 2015.
 
Il condizionale è d'obbligo, perché, a distanza di un anno dalla decadenza, nel ruolo, dell'ex Governatore calabrese Scopelliti, dimessosi a seguito di condanna penale in 1^ grado per reato contro la P.A., il governo della Sanità regionale è rimasto acefalo, se si esclude una breve parentesi di un paio di mesi (al netto della pausa estiva) di reggenza del sub-commissario, dr. Pezzi, generale in quiescenza della GdF. Di fatto, decine di provvedimenti amministrativi giacciono inefficaci, perché privi dell'imprimatur commissariale, nei cassetti del Dipartimento Tutela della Salute della Regione, con l'ovvio risultato che latita non solo l'attività progettuale, ma, ormai, anche l'ordinaria amministrazione.
Quale il motivo dell'omissione di tale atto dovuto? Secondo maliziose, ma "ragionevoli" fonti, un braccio di ferro, tutto politico, all'interno dei partiti di coalizione, "indecisi" se nominare il neo eletto Governatore, M. Oliverio con atto forse opportuno ma ormai giuridicamente "tardivo", perchè uno specifico comma della Legge di Stabilità esclude, da Gennaio, la corrispondenza di ruoli tra Presidente di Giunta Regionale e Commissario, e la nomina di un tecnico, come indicato peraltro dal Patto per la Salute, scelto tra Professionisti di acclarata competenza specifica, individuati, si spera, indipendentemente dall'appartenenza politica.
 
In realtà un parere pro veritate della Sezione calabrese dell’avvocatura distrettuale dello Stato ha indicato la legittimità dell’indicazione del Governatore Oliverio quale Commissario per l’attuazione del piano di rientro, ma i consulenti giuridici della Presidenza del Consiglio sembrerebbero di parere diverso: “dum romae consulitur, Calabria expugnatur”…..”
Che il dilemma, per la politica, sia a dir poco amletico, appare chiaro in una regione priva di attività industriali, dove la Sanità pubblica è stata per decenni considerata come la FIAT locale; che la sua risoluzione debba tardare al di là ogni ragionevole attesa degna di un Paese civile, a scapito di Cittadini ed Operatori, cui sono di fatto negati diritti costituzionalmente sanciti (la Salute ad entrambi, il diritto a condizioni non disumane di lavoro per i secondi), è cosa che dovrebbe turbare la Coscienza di tutti gli Italiani!
 
La Segreteria Anaao Assomed Regione Calabria

26 febbraio 2015
© Riproduzione riservata

Altri articoli in Lettere al direttore

lettere al direttore
ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy