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Friuli Venezia Giulia. Inaugurato nuovo ospedale di Udine


È stato inaugurato oggi il nuovo corpo del Santa Maria della Misericordia di Udine, un evento che arriva 25 anni dopo i primi provvedimenti amministrativi per la creazione del nuovo ospedale e a due lustri dalla posa della prima pietra. Tondo: “È un’eccellenza che deve andare oltre i confini della nostra Regione”.

11 GEN - Al taglio del nastro ha partecipato una folta schiera di rappresentanti delle istituzioni e di amministratori locali: per la Regione, il presidente, Renzo Tondo, il presidente del Consiglio regionale, Maurizio Franz, con numerosi consiglieri, il vicepresidente della Regione e assessore alla Salute, Luca Ciriani, e l'assessore all'Università e Ricerca Roberto Molinaro.
 
Ha fatto gli onori di casa il direttore generale dell'Azienda ospedaliero-universitaria, Carlo Favaretti, che ha ricordato le inaugurazioni recenti delle opere tecniche connesse all'ospedale, illustrando le caratteristiche dell'intervento.
 
Un'opera che il presidente Tondo, invitando tutti a considerare il sistema sanitario regionale non solo un consumatore ma anche un attrattore di risorse, ha definito un'eccellenza che è nostro compito collocare in un'area più vasta perché si tratta di un'opportunità che viene offerta all'intero paese e va oltre i suoi confini, in quanto il Friuli Venezia Giulia è al centro di una comunità transregionale che potrà utilizzare i servizi offerti, portando ricchezza aggiunta al nostro territorio.
 
Tutti gli intervenuti hanno concordato sull'importanza di realizzare anche il terzo e il quarto lotto del nuovo Santa Maria della Misericordia, un impegno di circa 110 milioni che dovrebbe coinvolgere non solo la comunità regionale, è stato detto, ma anche lo Stato, nell'ambito di un quadro che storicamente prevedeva un accordo complessivo per Trieste, Gorizia e Udine, un sistema complessivo che andava a fondersi e creava le condizioni per una forte crescita.
 
“L'ospedale – ha affermato il governatore Renzo Tondo -  offre un servizio di altissimo livello, è un' eccellenza che deve andare oltre i confini della nostra Regione. Tutto il paese si deve riconoscere in una struttura moderna ed efficace come questa. Ho due auspici per il futuro: il primo è che si creino le condizioni per completare l'ospedale e per servire una comunità più vasta del nostro territorio. Il secondo è che il trasferimento, che non sarà semplice sia gestito in maniera efficace attraverso l'aiuto di questi nostri bravi dottori".“
 
“L'Ospedale - ha ricordato Favaretti - è stato progettato e realizzato secondo il moderno criterio dell'intensità di cura e una logica dipartimentale e quindi non per divisione specialistica, ma secondo le esigenze dei pazienti attorno ai quali ruotano e si riuniscono equipe multidisciplinari e interdisciplinari”.
 
“Per questo - ha continuato il direttore generale - il trasferimento delle unità operative non sarà un semplice trasloco ma una riorganizzazione e una trasformazione radicale dei modelli assistenziali, un'avventura tutt'altro che irrilevante dal punto di vista della cultura operativa dei professionisti”.
 
Attuate nell'ambito della riqualificazione del polo ospedaliero, le opere inaugurate definitivamente oggi sono state realizzate in due lotti del costo complessivo di quasi 112 milioni di euro, a cui si sono aggiunti 17 milioni di attrezzature medicali e di arredi e 6 milioni di euro per tutta la parte informatica.
 
Tanti gli strumenti e le tecnologie  di ultima generazione, tra cui 2 nuovi acceleratori lineari, 1 TAC simulatore e un sistema di Brachiterapia per la Radioterapia, una nuova gammacamera (da aggiungere alle altre 3 esistenti) per la Medicina nucleare, una nuova TAC, un gruppo RX telecomandato, 2 gruppi radiologici digitali e due ecotomografi per la Radiologia.
 
Il nuovo ospedale, che avrà una capacità d'accoglimento di 300 letti, si sviluppa su 4 piani e accoglie i settori di Fisica sanitaria, Medicina nucleare, Radioterapia, Radiodiagnostica e Terapia intensiva, 35 ambulatori (9 otorinolaringoiatrici, 8 di maxilo-facciale, 5 di gastroenterologia, 4 di urologia e 9 oncoematologici di pre-terapia) e 8 sale per l'Endoscopia digestiva, urologica e pneumologica.
 
Due i blocchi operatori per un totale di 12 sale (di cui due riservate alla radioterapia chirurgica) che comprendono 6 sale di Chirurgia generale, Clinica chirurgica e Urologia, 5 per il DPT Chirurgico specialistico ed una per il DPT Chirurgico.
 
A tutto ciò si aggiungono 53 tra stanze e sale riunioni per i medici, altre sale per riunioni dai 40 ai 21 posti, un'area ristoro e una serie di spazi destinati al raccordo con le strutture preesistenti, alla sterilizzazione ed ai servizi, 24 ascensori e 11 scale.

11 gennaio 2013
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