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Speciale 8 marzo. Stalking, ecco il manuale di Telefono Donna al Niguarda di Milano, per conoscerlo e difendersi

di Edoardo Stucchi

Una guida di facile lettura per avere informazioni su come contrastare il fenomeno, come comportarsi nel caso sia sia oggetto di stalking e come denunciarlo. Telefono Donna è un servizio dell'ospedale milanese che dal 2010 gestisce lo sportello antistalking che ha raccolto circa 600 segnalazioni

08 MAR - Nel giorno dedicato alla donna esce il manuale antistalking, una guida di facile lettura per avere informazioni su come contrastare il fenomeno, come comportarsi nel caso sia sia oggetto di stalking e come denunciarlo. Il manuale, primo in Italia, è prodotto dal Telefono donna, un servizio aperto all'ospedale di Niguarda di Milano nel 1992 e che dal 2010 gestisce lo sportello antistalking che ha raccolto circa 600 segnalazioni, l'84% delle quali da donne e il 16% da uomini. La guida, che sarà disponibile su internet nei prossimi giorni, propone termini e informazioni per riconoscere e difendersi da comportamenti di stalking. Telefono donna, in Lombardia ha due sedi: a Milano-Niguarda al numero 02.366688 e all'Azienda ospedaliera Manzoni di Lecco ( 0341.086888).

Perchè Telefono donna e uno sportello in ospedale? Risponde Stefania Bartoccetti, fondatrice del Telefono donna, autrice del libro "Mi chiamo B", con prefazione di Francesco Alberoni e comprendente storie,testimonianze, relazioni e successi. “L'essere in ospedale – dice la presidente - ci aiuta a intercettare anche le emergenze che approdano al pronto soccorso, in particolare in occasione degli shock che colpiscono ragazzi e ragazze del sabato sera dopo laute bevute di alcolici e superalcolici. Nel manuale, infatti, trattiamo anche i problemi degli adolescenti e dei rischi che corrono via web”.

La sindrome. Ecco le parti salienti della guida che porta il nome di stalking, che in inglese significa accerchiare una preda senza lasciare via di scampo. In italiano è come una molestia assillante o serie di comportamenti ripetuti alla ricerca di un contatto o di una comunicazione nei confronti di una persona conosciuta o sconosciuta che risulta infastidita da tali attenzioni. La sindrome del molestatore assillante è caratterizzata dalla presenza di tre elementi:
- l'attore o stalker che identifica un individuo bersaglio;
- una serie ripetuta e persistente di comportamenti aventi carattere ossessivo di controllo e di ricerca di contatto o comunicazione;
- la vittima, che percepisce tali comportamenti come intrusivi, sgraditi e pericolosi, vivendoli come minaccia della propria persona.

Di chi non fidarsi. Autori dello stalking possono essere l'ex partner respinto che si oppone alla fine di una relazione e attua una vera persecuzione nel tentativo di ristabilire il rapporto, convinto che la vittima non possa vivere senza di lui.
Il corteggiatore inadeguato, una persona incapace di instaurare una relazione sentimentale e che spesso non è in grado di accettare un rifiuto. Corteggia la vittima, ma finisce per molestarla con comportamenti che risultano opprimenti e spesso anche aggressivi. E' solito agire su più vittime.
Il bisognoso di affetto, è colui che vuole instaurare una relazione con una persona che lo attrae, soprattutto in contesti professionali nei quali si sviluppa un rapporto stretto. Questa persona , bisognosa di affetto, arriva a fraintendere l'offerta di aiuto dalla vittima come un interesse sentimentale.
Il molestatore rancoroso, che ritiene di essere vittima di torti e si sente legittimato a difendersi e vendicarsi. In questa categoria rientrano i vicini di casa, colleghi e conoscenti.
Il predatore, tipologia rara, che si prepara ossessivamente ad aggredire sessualmente una vittima designata.

Come difendersi. Le linee di condotta dicono di rivolgersi alle forze dell'ordine, in caso di percezione di attività di stalking, ma si possono anche mettere in atto azioni personali come ribadirgli di non voler proseguire alcun tipo di rapporto; evitare i contatti personali e se lo si incontra, mantenere un atteggiamento neutro, ma fermo e deciso evitando di manifestare emozioni e non ricorrere a minacce di alcun tipo; ignorare telefonate, sms e mail, perchè anche una comunicazione negativa può essere interpretata erroneamente. Intanto studiare un piano di sicurezza, con numeri di telefono a portata di mano, cambiare spesso le proprie abitudini di vita, raggiungere posti affollati in caso di pedinamenti, non cercare mediatori tra amici e parenti, tenere un diario dei tentativi di contatto e prendere nota delle forze dell'ordine più vicine e dei servizi anti violenza, che possono fornire assistenza legale e psicologica.

Nuove forme. Con la rete internet si sono sviluppate nuove forme di stalking, come i cyber-stalking, che include forme di sfruttamento di minori a fini sessuali o di altro genere; e-mail, social network, blog, siti web bene si prestano per messaggi istantanei, telefonate e modelli di comunicazione per atti di stalking come vere e proprie molestie sessuali. Per difendersi, consultare il sito della polizia postale.
Tra i nuovi reati, ci sono quelli che colpiscono i più giovani:
Cyberbullismo, cioè bullismo perpetrato tramite mezzi di comunicazione; sexting, cioè l'invio di foto, testi e video a sfondo sessuale. I ragazzi si scambiano proprie foto, non sapendo di alimentare la raccolta di materiale pedopornografico che può portare all'estorsione di denaro. Oppure Grooming , da groomer, il pedofilo, che può portare all'adescamento di minorenni tramite chat room. L'adescatore fa leva sulle debolezze e sui bisogni del minore e fa in modo di rispondere per accattivarselo, creando un legame basato sull'empatia, sul “ti comprendo” “ti capisco”, finalizzato a creare un rapporto di fiducia.

I risultati. Dei 597 appelli allo sportello stalking, gestito da volontari, che per tutta la prossima settimana stazioneranno all'interno dell'area shopping dell'ospedale di Niguarda per distribuire informazioni, gran parte sono stati risolti, mentre 25 sono finiti con la richiesta di ammonimento da parte della polizia e 53 con la denuncia alle forze dell'ordine, con conseguente azione giudiziaria. Sabato alle 16, all'interno del blocco sud dell'ospedale di Niguarda, concerto per le donne.
 
Edoardo Stucchi 

08 marzo 2014
© Riproduzione riservata

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