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Un farmaco duale per una patologia duale


24 MAG - E' la nuova indicazione approvata per trattare l'intero spettro dei disturbi dell'umore associati al bipolarismo, sia mania sia depressione
Il farmaco, firmato AstraZeneca, è un antipsicotico atipico, o di seconda generazione, appartenente alla classe delle dibenzotiazepine. La peculiare azione di quetiapina dipende meccanismo d’azione bimodale. Interagendo con i meccanismi che regolano i livelli di specifici neurotrasmettitori, la quetiapina esplica sia un’azione antidepressiva sia un’azione antipsicotica/antimaniacale, agendo in due modi diversi. In pratica quetiapina agisce come antimaniacale e antipsicotico mentre il suo metabolita attivo norquetiapina, ottenuto dalla quetiapina per azione degli enzimi epatici, è dotato di azione antidepressiva.
Una molecola in un certo senso “duale”, come duale è la patologia su cui va ad agire, il disturbo bipolare.

L’efficacia e tollerabilità documentata dagli studi clinibi
BOLDER (BipOLarDEpRession), I e II, per valutare l’efficacia nella depressione bipolare. BOLDER I, che ha arruolato 542 pazienti negli Stati Uniti, è stato il primo studio condotto su larga scala per la valutazione dell’effetto di quetiapina nella depressione bipolare. Come endpoint primario è stato considerato il miglioramento rispetto al basale della scala MADRS (Montgomery Adsberg Rating Scale), universalmente riconosciuta. In sintesi, i miglioramenti della scala MADRS si sono tradotti in minor tristezza manifesta e riferita;     minore tensione; minore riduzione del sonno; minore incapacità nel provare sensazioni; minore perdita di appetito; minori pensieri pessimistici.
Lo studio BOLDER II ha confermato tali positive conseguenze del farmaco.
I due studi EMBOLDEN hanno invece verificato l’efficacia di quetiapina come monoterapia nella depressione bipolare, confrontata con paroxetina (un antidepressivo) e litio (uno stabilizzatore dell’umore). Il trattamento con quetiapina è risultato essere più rapido ed efficace, con minore rischio di viraggio maniacale rispetto all’antidepressivo e un miglioramento più significativo dei sintomi nucleari della depressione tra cui l’ideazione di suicidio.
Lo studio Bolder RP, ha dimostrato che la quetiapina a rilascio prolungato è efficace nel trattamento dei sintomi depressivi del disturbo bipolare sia di tipo I che II in pazienti con cicli rapidi e non rapidi, e che sono osservabili miglioramenti già sin dalla prima settimana di trattamento.
Inoltre, gli studi clinici hanno dimostrato che quetiapina è ben tollerata. Il disturbo più comune è la secchezza delle fauci.













 

24 maggio 2010
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