Quotidiano on line
di informazione sanitaria
28 APRILE 2024
Scienza e Farmaci
segui quotidianosanita.it

Demenza. Rigidità aortica possibile fattore di rischio modificabile


Uno studio condotto negli Usa su oltre 250 adulti partecipanti al Framingham Third Generation ha evidenziato come l’aumento della rigidità della parete dell’aorta e della pressione del polso siano associate a un più ampio impatto della proteina tau a livello regionale nel cervello degli anziani senza demenza.

08 GIU -

(Reuters Health) – L’aumento della rigidità della parete dell’aorta e della pressione del polso sono associate a un più ampio impatto della proteina tau a livello regionale nel cervello degli anziani senza demenza. A evidenziarlo è uno studio pubblicato da JAMA Neurology e condotto da un team americano guidato da Leroy Cooper, del Vassar College a Poughkeepsie di New York.

Per lo studio, il team ha preso in considerazione 257 adulti dalla coorte Framingham Third Generation con un’età media di 54 anni e appartenenti all’etnia europea, occidentale. Dai risultati è emerso che misurazioni più elevate di rigidità dell’aorta e pressione del polso erano correlate in modo significativo a un maggior carico di tau a livello di corteccia entorinale e rinale, soprattutto tra gli adulti di età pari o superiore a 60 anni.

E l’associazione è rimasta significativa anche dopo aver ‘aggiustato’ i risultati rispetto alla proteina beta-amiloide; invece non sono state evidenziate associazioni tra quest’ultima proteina, l’aumento della rigidità dell’aorta e la pressione del polso.

“Questi risultati suggeriscono che una emodinamica vascolare anomala può contribuire a un maggior carico di tau nelle regioni del cervello più vulnerabili alla deposizione precoce della proteina”, hanno scritto gli autori, secondo i quali, “la rigidità dell’aorta è potenzialmente modificabile, quindi potrebbe essere un obiettivo indipendente per la prevenzione di patologie correlate alla proteina tau. Il nostro studio fornisce un’ulteriore prova che la disfunzione arteriosa a monte può contribuire a tossicità neuronale associata a un aumento dei depositi di tau”.

Fonte: JAMA Neurology

Reuters Staff

(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)



08 giugno 2022
© Riproduzione riservata

Altri articoli in Scienza e Farmaci

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy