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Gizzi (Assofarm): “Con l’art. 34 finalmente un’unica interlocuzione per tutti i dati. Si mette ordine al monitoraggio dei consumi di farmaci”

di Gloria Frezza

Intervista al presidente Assofarm Venanzio Gizzi sui cambiamenti che l’articolo 34 del Dl 73 in occasione dell’evento organizzato da PDF “Sell-out e art.34: la farmacia come ‘One Voice’ per il nuovo monitoraggio dei farmaci e dei dispositivi medici”. Si apre l’era di una farmacia “per il cittadino”, che fornisce alle Istituzioni finalmente un quadro chiaro.

15 DIC -

L’articolo 34 del Dl 73/21 (poi legge 106/21) ha messo ordine e dato concretezza al ruolo del farmacista sul territorio e come interlocutore delle Istituzioni. È stata la dichiarazione di Venanzio Gizzi, presidente di Assofarm al suo ultimo mandato, raggiunto da Quotidiano Sanità a margine dell’evento “Sell-out e art.34: la farmacia come ‘One Voice’ per il nuovo monitoraggio dei farmaci e dei dispositivi medici” organizzato da Pharma Data Factory (PDF) al Samsung District di Milano.

L’articolo 34 ha esteso il monitoraggio delle vendite (il cosiddetto sell-out) a tutti i farmaci anche non a carico del SSN, a quelli dispensati in DPC e ai dispositivi medici registrati. Una richiesta a cui, nel 2021, Federfarma e Assofarm hanno risposto attivando nell’immediato il processo di raccolta dati, rendendoli poi disponibili all’AIFA, Ministero della Salute, Ministero dell’Economia, ISS e Istat.

PDF, nata nel 2020 e organizzatrice dell’evento, ha deciso di utilizzare il dato di sell-out risultato dal monitoraggio delle dispensazioni e vendite dei farmaci come previsto dall’articolo 34. Per farlo ha contato sin da subito sulla partnership con Federfarma e Assofarm, arrivando ad un dato tendenzialmente censuario che copre il 95% delle farmacie italiane. I dati sono geograficamente disponibili dal livello Italia fino al livello microterritoriale di 3640 GeoCluster, territori non definiti in base allo stradario ma sui bacini di utenza come somma delle sezioni di censimento ISTAT, a partire dalla geolocalizzazione della farmacia.

L’offerta BeST, presentata in occasione dell’incontro a Milano, propone analisi di micromarketing del dato di sell-out, in grado di rispondere a più necessità sia per le aziende farmaceutiche che per le Istituzioni.

Presidente Gizzi, la novità introdotta dall’articolo 34 fortifica il ruolo delle farmacie sul territorio, con questo monitoraggio è possibile studiare esattamente i consumi di una zona specifica. Quali sono le possibili applicazioni?

“Finalmente l’art. 34 pone ordine a tutto quel sistema di raccolta dati in cui le farmacie sono impegnate quotidianamente e sistematicamente. Si tratta di un sistema disarticolato e distorsivo. Ci sono vari settori interessati ad avere i dati della spesa farmaceutica e l’art. 34 mette ordine da un lato per il Decisore, che ha effettivamente i dati così come li deve avere: i dati di consumo, quelli che effettivamente vengono esitati dalle farmacie. Dall’altro lato, mette ordine all’interno delle farmacie che ora possono avere una unica interlocuzione per tutti i dati”.

Anche le Istituzioni quindi avranno modo, con questo monitoraggio, di circoscrivere ancora meglio i bisogni dei pazienti e, quindi, di interpretarli meglio nella programmazione?

“La farmacia diventa protagonista sotto questo aspetto, perché con questo tipo di raccolta dei dati la farmacia conosce effettivamente quali sono i consumi. Sa effettivamente in che direzione porsi, per quanto riguarda le importanti iniziative e attività. Siamo usciti da una pandemia che ha segnato una nuova storia per il bisogno di farmaci. Sappiamo che per averlo mirato ed efficiente per i bisogni dei cittadini, c’è bisogno di dati validi e produttivi e anche le Istituzioni lo hanno capito”.

Si è parlato del dato di sell-out come un dato “più puro” per il monitoraggio dei consumi dei farmaci, quali pensa che possano essere le applicazioni per gli organi di categoria dei farmacisti?

Ora abbiamo il dato in uscita dei farmaci, finalmente. Sappiamo qual è il consumo dei farmaci da parte dei cittadini, sappiamo come gestire la salute dei cittadini. È chiaro che l’obbiettivo dei farmacisti è tutelare la salute, ma nello stesso tempo anche analizzare una serie di argomenti che sono intorno alla salute. A partire, per esempio, dall’ambiente e dalle direttive europee che puntano su una pharmacy green e su una farmacia che possa essere presidio sul territorio e quindi avere in carico il paziente e il cittadino. In Europa c’è la grossa valorizzazione della figura del farmacista di famiglia, andiamo anche noi in questa direzione. E per farlo bisogna conoscere i dati di sell-out del farmaco, per inquadrare anche il farmacista e la sua figura nella vita del paziente”.

Gloria Frezza



15 dicembre 2023
© Riproduzione riservata

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