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Influenza. Gli igienisti: “Vaccino gratuito da 60 anni in poi. Ed ecco le 7 mosse per combatterla”


Oggi la soglia è di 65 anni. Ma i medici della Società di di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica chiedono di abbassarla di almeno 5 anni.  E in generale di implementare la vaccinazione anti-influenzale per tutte le categorie a rischio. In ogni caso il rischio di contagio e la malattia si possono affrontare anche adottando alcune semplici regole. Eccole.

17 OTT - Implementare la vaccinazione anti-influenzale, soprattutto nelle categorie a rischio, e ridurre l’età di offerta attiva e gratuita del vaccino da 65 a 60 anni. E’ questa la proposta avanzata dalla Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI), riunita in Congresso Nazionale dal 17 al 20 ottobre a Giardini Naxos - Taormina.

L’influenza, come è noto, rappresenta un non trascurabile problema di sanità pubblica per il numero di casi che si verificano in ogni stagione invernale, che varia a seconda della trasmissibilità dei virus circolanti e della suscettibilità della popolazione. Secondo le stime del Centro Europeo per il Controllo delle Malattie (ECDC) in media circa 40.000 persone muoiono prematuramente ogni anno a causa dell’influenza nell’Unione Europea. Di queste, 8.000 circa solo in Italia e la maggior parte dei decessi si verifica in soggetti di età superiore ai 65 anni, specialmente tra quelli con condizioni cliniche croniche di base.

Per questo la SiTi, in linea con la Circolare Ministeriale contenente le raccomandazioni per la prevenzione e controllo dell’influenza per la stagione 2013-2014, propone di alzare i livelli di alzare la guardia anche abbassando l’età di offerta gratuita dei vaccini contro l’influenza. “Esistono Paesi – spiega in una nota - che hanno già abbassato a 60 o 50 anni l’età-soglia per l’offerta gratuita e attiva della vaccinazione contro l’influenza. In altri, come gli Stati Uniti, la vaccinazione viene raccomandata per ogni fascia di età indipendentemente dalle condizioni cliniche degli assistiti. E’ la stessa Circolare Ministeriale di quest’anno a sottolineare che ‘numerosi studi farmaco-economici dimostrano la piena sostenibilità della vaccinazione anti-influenzale al di sopra dei 50 anni, che risulta invariabilmente costo efficace. Uno di essi (che coinvolge diversi Paesi) riporta addirittura che per l’Italia l’estensione di indicazione genererebbe un risparmio (cost-saving)’”.

Dal canto suo la SItI, oltre a sostenere l’importanza della vaccinazione antinfluenzale, ha messo a punto anche 7 semplici regole di comportamento che possono contribuire a superare meglio l’influenza e a contenere la trasmissione del virus che si verifica sia per via aerea, attraverso le gocce di saliva di chi tossisce e starnutisce, sia tramite il contatto con mani contaminate da secrezioni respiratorie.

LE REGOLE DELLA SItI PER COMBATTERE L’INFLUENZA
1.    Lavarsi spesso le mani con il sapone, e soprattutto dopo aver tossito o starnutito
2.    Coprire la bocca e il naso con un fazzoletto di carta quando si tossisce o starnutisce, gettandolo nella spazzatura dopo l’utilizzo
3.    Stare a debita distanza da chi manifesta i sintomi dell’influenza
4.    Aereare regolarmente gli ambienti chiusi
5.    Evitare di portare le mani non lavate a contatto con le proprie mucose (occhi, bocca, naso)
6.    Restare a letto in ambiente caldo ma non troppo secco durante l’influenza, evitando di contagiare gli altri fin dai primi sintomi non andando al lavoro o a scuola
7.    Seguire una dieta equilibrata, ricca soprattutto di liquidi, indispensabili per reintegrare l’acqua e i sali minerali persi a causa dell’abbondante sudorazione dovuta all’influenza
 

17 ottobre 2013
© Riproduzione riservata

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