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Apnea ostruttiva del sonno. Un “Libro bianco” per il medico di medicina generale


Peso nella norma, soffre di cefalea e se uomo ha disturbi simili all’ipertrofia prostatica. Questo l'identikit della persona con Apnea ostruttiva del sonno una sindrome di cui soffre un italiano su quattro. Scritto da Luigi Ferini Strambi e Giuseppe Insalaco il volume offre una guida con informazioni e strumenti aggiornati per rendere più rapido il riconoscimento e la cura dell’OSA. LA SCHEDA.

19 MAG - Vivono male gli italiani che soffrono di apnea ostruttiva del sonno ma vivono ancora peggio quelli che non si curano. L’apnea ostruttiva del sonno (OSA) è un disturbo che colpisce 1 italiano su 4, e se trascurato può favorire l’insorgenza di obesità e diabete, esponendo a un rischio maggiore di malattie dell’apparato cardiocircolatorio (ipertensione arteriosa, fibrillazione atriale, insufficienza cardiaca cronica, aterosclerosi, coronaropatia, ictus). L’OSA è un disturbo che impatta sulla salute e sulla vita tanto che diventerà presto un parametro di valutazione di idoneità alla guida, ma resta ancora poco noto: solo il 10% degli italiani, infatti, ne conosce il nome.

L’OSA è un disturbo ancora sottovalutato di cui anche i Medici di Medicina Generale dichiarano di volerne sapere di più. Secondo un’indagine svolta su un campione rappresentativo dei 29.571 medici cui è stato inviato un questionario, il 68% vorrebbe poter avere maggiori aggiornamenti e informazioni (newsletter, letteratura scientifica, corsi di formazione a distanza) sull’OSA(2) e, in particolare, saperne di più sulla Nuova Normativa Europea di Idoneità alla guida (Commission Directive 2014/85/EU). Per rispondere a questa esigenza è nato il primo “Libro Bianco sull’Apnea Ostruttiva del Sonno (OSA) e impatto sulla salute e la qualità di vita. Approcci diagnostico-terapeutici”.

Un libro-guida agile e facilmente consultabile per offrire ai Medici di Medicina Generale uno strumento utile per migliorare l’informazione e l’educazione del paziente, scritto da Luigi Ferini Strambi (Direttore del Centro per i disturbi del sonno dell’Istituto Scientifico San Raffaele di Milano e Presidente della WASM-World Association of Sleep Medicine) e da Giuseppe Insalaco (Primo Ricercatore Responsabile modulo: “Tecnologie Innovative per lo Studio dei Disturbi Respiratori nel Sonno” Istituto di Biomedicina e Immunologia Molecolare Consiglio Nazionale delle Ricerche”, Palermo), e sostenuto da Philips da anni impegnata a migliorare la vita di tutte le persone che soffrono di OSA mettendosi al fianco dei medici e dei pazienti per ottimizzare la diagnosi e la cura dei disturbi del sonno.

Sintomi tranello: nicturia, cefalea, ipertensione, riduzione della libido. E' importante riconoscerli
“Riconoscere i sintomi ingannevoli dell’OSA è il primo passo fondamentale per diagnosticare e curare. Oltre al russamento e alla sonnolenza diurna sono infatti da considerare altri sintomi notturni e diurni che sono veri e propri campanelli di allarme della presenza di OSA.”, ha affermato Luigi Ferini-Strambi (Direttore del Centro per i disturbi del sonno dell’Istituto Scientifico San Raffaele di Milano e Presidente della WASM-World Association of Sleep Medicine). “La cefalea mattutina, per esempio, colpisce l’11,8% dei pazienti con OSA con una percentuale doppia rispetto a chi non ha il disturbo. La nicturia è anch’esso un sintomo frequentemente associato all’OSA, legato alla secrezione del peptide natriuretico atriale da parte del miocardio. Altro sintomo spesso sottovalutato e non riferito dai pazienti è la disfunzione erettile e la riduzione della libido”. Tra i fattori predittivi di apnea ostruttiva del sonno anche l’ipertensione è un segnale da non sottovalutare. L’ipertensione farmaco-resistente rappresenta un problema abbastanza frequente nella pratica clinica. L’OSA è infatti la causa secondaria più frequentemente associata all’ipertensione farmaco-resistente, presente in oltre il 60% dei casi. Il trattamento dell’OSA con CPAP (somministrazione di pressione positiva continua) determina un significativo miglioramento del controllo della pressione arteriosa.

Occhio alla bilancia: maggior rischio per i non affetti da obesità
“L’apnea ostruttiva del sonno è un problema serio, sottodiagnosticato e poco curato (solo il 4% di chi ne soffre è in terapia). I segnali ci sono ed è importante riconoscerli come è importante fare chiarezza sul rischio correlato al peso corporeo. Contrariamente a quello che spesso si pensa non è necessariamente il paziente obeso il soggetto più a rischio. Il vero problema è quando si aumenta di peso: motivo per cui il medico deve porre attenzione anche agli individui normopeso e in lieve sovrappeso.”, ha dichiarato il Prof. Giuseppe Insalaco (Primo Ricercatore Responsabile modulo: “Tecnologie Innovative per lo Studio dei Disturbi Respiratori nel Sonno” Istituto di Biomedicina e Immunologia Molecolare Consiglio Nazionale delle Ricerche, Palermo),“Il peso corporeo è di fatto uno dei principali fattori predisponenti per l’OSA e il rischio di malattia aumenta con l’incremento ponderale da parte del soggetto”. La prevalenza dei disturbi respiratori del sonno è aumentata negli ultimi anni parallelamente all’incremento della prevalenza dell’obesità.

Deficit cognitivi ed esecutivi che preoccupano anche il partner
“Nel paziente con OSA, si evidenziano deficit a carico dell’attenzione, della memoria verbale e dell’abilità visiva e costruttiva, e deficit delle funzioni esecutive. È stato inoltre dimostrato che i deficit cognitivi si accompagnano a modificazioni strutturali della sostanza grigia cerebrale, evidenziati con risonanza magnetica.”, ha commentato Luigi Ferini-Strambi (Direttore del Centro per i disturbi del sonno dell’Istituto Scientifico San Raffaele di Milano e Presidente della WASM-World Association of Sleep Medicine), “Studi prospettici in donne anziane con normale profilo cognitivo ha inoltre dimostrato che l’OSA può aumentare il rischio di Mild Cognitive Impairment e di demenza.

Alla luce di queste evidenze cliniche l’importanza del trattamento dell’OSA è evidente. Dati clinici dimostrano l’efficacia del trattamento con CPAP, anche in pazienti con OSA grave, nel normalizzare gran parte sia dei deficit cognitivi sia della struttura della sostanza grigia cerebrale”. Un’analisi effettuata su pazienti “occupati”, rivela inoltre una maggior frequenza di giornate di malattia, superiori ai 30 giorni, da parte di chi soffre di apnea ostruttiva del sonno (16,6% vs 7%) e una produttività più bassa (63,8% vs 83,2%) rispetto a chi non ha apnee. L’OSA, come l’insonnia, ha anche un impatto negativo sulla produttività ed aumenta il tasso di assenteismo. L’OSA è un disturbo che compromette le relazioni di coppia e crea preoccupazione nei partner dei pazienti non in terapia. Il ruolo del partner, è fondamentale non solo per la diagnosi (segnalando al medico variazioni del tono dell’umore e del carattere), ma anche e soprattutto per l’aderenza alla terapia.
 
Colpo di sonno: sempre in agguato durante il giorno
“Oltre alle ripercussioni sulle attività quotidiane l’OSA comporta un aumento del rischio di incidenti stradali per la riduzione della vigilanza e la conseguente riduzione della performance nella guida di un autoveicolo. Un'ampia letteratura ha confermato l’associazione tra OSA e aumentato rischio di incidenti alla guida, con un rischio di incorrere in un incidente automobilistico da 2 a 7 volte maggiore.”, ha dichiarato il Prof. Giuseppe Insalaco (Primo Ricercatore Responsabile modulo: “Tecnologie Innovative per lo Studio dei Disturbi Respiratori nel Sonno” Istituto di Biomedicina e Immunologia Molecolare Consiglio Nazionale delle Ricerche”, Palermo), “I tempi di reazione, infatti, sono allungati con un conseguente aumento del rischio di impatto contro un ostacolo. L’inserimento dell’OSA tra le patologie da valutare per l’idoneità alla guida rappresenta un importante passo avanti verso una maggior sicurezza stradale”.
 
Il ruolo di Philips
“Philips è da anni impegnata sul tema dei disturbi del sonno, in un’ottica di 'continuum of care' inteso come tutto ciò che ha a che fare con la salute e il benessere: dalla prevenzione al sostegno di uno stile di vita sano, dalla diagnosi precoce al trattamento, fino alla cura a domicilio”, ha affermato Stefano Folli (Presidente e Amministratore Delegato Philips Italia e CEO Philips IIG (Italia, Israele, Grecia), “Essere al fianco del medico e del paziente è un impegno continuo e per questo motivo è importante per noi aver contributo alla realizzazione del Libro Bianco sulle Apnee Ostruttive del Sonno; uno strumento di aggiornamento professionale dedicato al medico di medicina generale per una più rapida diagnosi del disturbo e un miglior dialogo medico-paziente”. 

19 maggio 2015
© Riproduzione riservata

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