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Rischio di aborto raddoppiato per chi prende Fans in gravidanza


L’impiego di tutti i Fans esclusa l’aspirina a qualunque dosaggio aumenta di 2,4 volte le probabilità di incorrere in un aborto spontaneo, secondo uno studio pubblicato sul Canadian Medical Association Journal. I ricercatori: “questa classe di farmaci dovrebbe essere usata con molta cautela in gravidanza”.

07 SET - Il rischio di aborto spontaneo è due volte e mezzo più alto per le donne che nel primo periodo della gravidanza assumono ogni tipo di Fans (esclusa l’aspirina) a qualunque dosaggio. È l’allarme lanciato da uno studio condotto da ricercatori dell’University of Montreal e pubblicato sul Canadian Medical Association Journal.
I ricercatori canadesi hanno confrontato i dati relativi all’assunzione di Fans in un gruppo di 4705 donne che avevano subito un aborto spontaneo con quelli di un gruppo di controllo di quasi 50 mila donne che avevano portato a termine con successo la gravidanza.
Nel primo gruppo, aveva assunto gli antinfiammatori il 7,5 per cento delle donne contro il 2,6 per cento del gruppo di controllo. Il naprossene era il farmaco più consumato seguito dalll’ibuprofene, che in Quebec è l’unico Fans disponibile senza ricetta medica, se si esclude l’aspirina.
“L’uso di Fans che non siano l’aspirina nelle fasi precoci della gravidanza è associato a un aumento significativo di rischio di incorrere in un aborto spontaneo”, ha sottolineato la coordinatrice dello studio Anick Bérard, direttrice della Research Unit on Medications and Pregnancy presso l’University of Montreal. “Abbiamo osservato come il rischio di aborto spontaneo sia associato all’uso di diclofenac, naprossene, celecoxib, ibuprofene e rofecoxib, da soli o assunti in assocazione. E ciò ci suggerisce che si tratti di un effetto di classe di questo gruppo di farmaci”.
Il rischio più elevato è stato osservato nei casi di assunzione di diclofenac, mentre quello più basso con il rofecoxib. Inoltre, il dosaggio non sembra influire sull’aumento di rischio.
“Dato che l’uso dei Fans in gravidanza è già stato associato all’aumento del rischio di malformazioni congenite e che ora il nostro studio evidenzia un effetto di classe sul rischio di aborto spontaneo, questa classe di farmaci dovrebbe essere usata con molta cautela in gravidanza”, hanno concluso gli autori. 

07 settembre 2011
© Riproduzione riservata

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