Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Giovedì 02 MAGGIO 2024
Scienza e Farmaci
segui quotidianosanita.it

Obesità. Far vergognare un bambino per la “ciccia” di troppo non aiuta. Anzi ha l’effetto opposto

di Lisa Rapaport

"Sappiamo che i bambini obesi hanno maggiore probabilità di soffrire di mancanza di autostima, depressione e ansia, quindi vogliamo concentrarci su un rinforzo positivo nell'incoraggiare i piccoli pazienti al cambiamento". L'avviso arriva dalla società americana di pediatria e da quella sull'obesità. Mentre uno studio denuncia i comportamenti errati promossi da film e TV

22 NOV - (Reuters Health) – Vergognarsi della propria obesità, tra i bambini, non li incoraggerebbe a perdere i chili in eccesso. Così, secondo l'American Academy of Pediatrics (AAP) e l'Obesity Society, il fatto di vergognarsi provocherebbe un effetto opposto, come mangiare in modo eccessivo, essere inattivi, isolarsi a livello sociale ed evitare i controlli medici di routine.

Difficoltà, mancanza di autostima e depressione
“Sappiamo che perdere peso è un cambiamento difficile e che i pazienti probabilmente incontreranno problemi inizialmente a raggiungere i loro obiettivi”, ha dichiarato Stephen Pont, presidente fondatore dell'Obesity Executive Committee dell'AAP e della Dell Medical School all'Università del Texas, di Austin. Inoltre, “sappiamo che i bambini obesi hanno maggiore probabilità di soffrire di mancanza di autostima, depressione e ansia, quindi vogliamo concentrarci su un rinforzo positivo nell'incoraggiare i piccoli pazienti al cambiamento”, ha sottolineato l'esperto.

Film con messaggi subliminali "pro-cibo spazzatura" e discriminazione verso obesi
Aiutare i bambini obesi significa anche parlare con loro di ciò che vedono nei film e in TV, almeno secondo uno studio pubblicato su Pediatrics. Gli autori hanno analizzato 31 film per bambini usciti tra il 2006 e il 2010 e hanno scoperto che nella maggior parte di questi venivano promossi comportamenti errati che favoriscono l'obesità, come il consumo di cibi malsani, di porzioni abbondanti, di bevande zuccherate o lo stare molto tempo davanti a tv e videogiochi. In molti film, inoltre, il riferimento al peso veniva ridicolizzato con insulti verbali sulle dimensioni del corpo.

L'eccesso di peso è considerato un fattore predittivo per il bullismo
L'obesità è uno dei problema di salute cronica più comuni. E la discriminazione si può aggiungere ai problemi di salute che questi bambini e ragazzi già vivono, facendoli sentire isolati, imbarazzati e tristi. Tanto che l'eccesso di peso può essere da solo considerato un fattore predittivo per il bullismo.

Medici e genitori devono intervenire
Per questo, i medici devono assumere un ruolo guida nell'educare i bambini e le loro famiglie su come aiutarli a raggiungere un peso sano, senza che vengano discriminati. “Sebbene ci sia stata un'attenzione sostanziale all'intervento per l'obesità tra bambini e ragazzi, l'impatto sociale ed emotivo del peso corporeo viene spesso trascurato”, ha spiegato Rebecca Puhl, dell'Obesity Society. Ci sono però degli accorgimenti che il medico può seguire. Come per esempio rivolgersi ai bambini come “bambini 'con obesità' piuttosto che come 'obesi' ”, ha spiegato l'esperta. E questo vale anche per i genitori.

Mentre in riferimento allo studio, Eliana Perrin, dell'Università della Carolina del Nord a Chapel Hill ha dichiarato che “anche se determinate scene non si possono evitare, i genitori possono prendere spunto da queste per insegnare qualcosa ai propri figli”.

Fonte: Pediatrics

Lisa Rapaport

(Versione italiana Quotidiano Sanità/ Nutri&Previeni)

22 novembre 2017
© Riproduzione riservata

Altri articoli in Scienza e Farmaci

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy