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Doping. Il report del Ministero: nei primi 6 mesi 2013 positivo il 2,8% degli atleti testati


Nel complesso i test sono stati 181, con 778 atleti esaminati e 22 casi di positività. L'attenzione si è focalizzata sul ciclismo, che ha assorbito il 24,4% degli eventi controllati. A seguire la pallamano (10,4%), pallavolo (7,3%), atletica leggera (6,1%) e nuoto (6,1%). IL REPORT

04 DIC - Effettuati 181 test antidoping, di cui 17 non portati a termine, con 778 atleti esaminati e 22 casi di positività. E’ quanto emerge dal report elaborato dal ministero della Salute sugli interventi di controllo della Commissione per la vigilanza ed il controllo sul doping nelle attività sportive nei primi sei mesi del 2013.

L’analisi per ripartizione geografica del campione evidenzia che nel 51,3% dei casi l’attività di controllo si è svolta in manifestazioni sportive che hanno avuto luogo nel Nord Italia, nel 24,0% dei casi in eventi sportivi che si sono svolti nel Centro Italia, mentre nel 24,7% dei casi in manifestazioni che hanno avuto luogo nell’Italia meridionale ed insulare.

La Commissione ha mantenuto la sua attenzione su manifestazioni relative al ciclismo (24,4% degli eventi controllati) e al calcio (14,6%). A seguire la pallamano (10,4%), pallavolo (7,3%), atletica leggera (6,1%) e nuoto (6,1%). La maggior parte degli eventi sportivi controllati nel primo semestre del 2013 (90, il 54,9% del totale) hanno riguardato gare riservate ai soli uomini, 41 eventi sportivi (il 25,0%) erano riservati alle donne e 33 (il 20,1%) erano gare aperte ad atleti di entrambi i sessi.

Dai risultati delle analisi di laboratorio è emerso che dei 778 atleti controllati 31 sono inizialmente risultati positivi ai test antidoping. Gli accertamenti sugli atleti risultati positivi, tuttavia, hanno permesso l’archiviazione di 9 casi: 8 atleti con un rapporto T/E maggiore di 4 ma con IRMS negativo ed 1 caso positivo al budesonide per cui l’atleta ha successivamente presentato idonea documentazione. Complessivamente sono risultati positivi 22 casi, pari al 2,8% degli atleti sottoposti a controllo.

Prendendo in esame la distribuzione delle positività ai controlli in funzione della classe d’età dell’atleta, si osserva che le percentuali più elevate di positività (7,5%) sono state registrate in atleti di età compresa tra i 39 ed i 44 anni mentre le percentuali più basse sono state registrate tra gli atleti più giovani (sotto i 25 anni di età). Non sono state registrate positività nella fascia di età compresa tra i 34 ed i 39 anni.

Nel corso dei primi sei mesi del 2013, la percentuale più elevata di principi attivi rilevati ai controlli antidoping appartiene alle classi dei cannabinoidi, dei diuretici, e degli agenti anabolizzanti (19,4%). Gli atleti che hanno fatto uso di anabolizzanti (classe doping S1) sono tutti atleti di sesso maschile praticanti il ciclismo, il bodybuilding o l’handball. La positività all’eritropoietina e similari è stata riscontrata nei soli atleti praticanti ciclismo, così come la poliassunzione di più sostanze vietate è stata rilevata, nei primi sei mesi del 2013, nei soli atleti praticanti ciclismo. Rimanendo nell’ambito del ciclismo, anche nei primi sei mesi del 2013 sembra confermarsi un dato già emerso nel 2012, e cioè che tra i 6 atleti risultati positivi ad un qualche derivato della cannabis, non sono presenti atleti praticanti questo sport.

04 dicembre 2013
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