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La questione infermieristica a Radio Rai. De Filippo: “Il 2016 sarà l’anno del nuovo contratto e di nuovi concorsi e assunzioni”


Il sottosegretario durante un intervento su Radio 1 a 'La Radio ne parla' in una puntata dedicata agli infermieri ribadisce la linea del Governo. Ipasvi: “Nostri infermieri ben preparati e molto ricercati all’estero. La politica deve avere coraggio di innovare il sistema”. Cittadinanzattiva: “Dubbi su finanziamento piano assunzioni”. Nursind: “Infermieri usati come tappa buchi”.

11 GEN - “Quest’anno dovrà essere l’anno dei nuovi contratti e poi nella legge di Stabilità ci sono norme efficaci per poter fare nuovi concorsi e assunzioni”. Queste le parole del sottosegretario alla Salute, Vito De Filippo durante il suo intervento su Radio 1 alla trasmissione ‘La Radio ne parla’ che ha dedicato un’intera puntata alla situazione professionale degli infermieri.
 
Tra i temi affrontati in trasmissione oltre alla conferma delle intenzioni del Ministero di spingere sul rinnovo dei contratti e sullo sblocco delle nuove assunzioni (che riguarderanno non solo gli infermieri ma anche medici e personale sanitario), anche il demansionamento professionale, la fuga verso l’estero, la crisi dell’organizzazione sanitaria e il blocco delle assunzioni.
 
“La realtà del demansionamento la conosciamo bene ed è peggiorata negli ultimi anni con la crisi. Abbiamo assistito ad un depauperamento del patrimonio professionale, ovvero del capitale su cui si regge il Ssn”. Ha detto la presidente Ipasvi, Barbara Mangiacavalli : “In Italia ci sono circa 430 mila infermieri e di questi, alcune migliaia sono stranieri entrati negli anni ’90 dove c’era carenza. Ora, invece, il trend si è invertito e assistiamo ad un piccolo esodo di italiani ben preparati che vanno all’estero (soprattutto Inghilterra, Irlanda, Germania) dove sono molto richiesti perché sono competenti”.
 
“Il livello della formazione si è innalzato negli ultimi 15 anni – ha affermato Mangiacavalli -. Il problema è che non si è rinnovata l’organizzazione della sanità. Serve coraggio nei decisori politici per innovare il sistema”.
 
“Sì è vero è un problema di sistema – ha detto il sottosegretario alla Salute, Vito De Filippo. Ma ricordiamoci che abbiamo avuto due problemi: il blocco del contratto per ragioni di finanza pubblica e anche il blocco del turnover, in molti casi determinato dai problemi delle regioni in piano di rientro”.
 
Ma il 2016 potrebbe smuovere le acque. “Quest’anno nella legge di stabilità ci sono due grandi novità - ha sottolineato De Filippo - che non risolveranno tutto, ma cambieranno la linea. Innanzitutto dovrà essere l’anno dei nuovi contratti. E poi la seconda novità è che in Stabilità ci sono norme efficaci per poter fare nuovi concorsi e assunzioni”.
 
Sui numeri precisi De Filippo ha precisato che “i concorsi saranno definiti dalle regioni che dovranno fare dei piani”. In ogni caso si stimano “6.000 tra medici, infermieri e personale sanitario. Le risorse ci sono sicuramente. Un anno non sarà sufficiente ma il 2016 sarà un anno di svolta”. 
 
Su queste nuove assunzioni si è detto però perplesso il coordinatore di Cittadinanzattiva-Tdm Tonino Aceti. “Nutriamo forti dubbi sul finanziamento perché si basa su presunte risorse che deriveranno dai risparmi delle Regioni”. In ogni caso Aceti ha chiarito che  “c’è grande fiducia nel personale infermieristico e che per i cittadini c’è un problema di accesso ai servizi dovuto alla mancanza di personale.
 
“Lavoriamo 36 ore teoriche ma poi ci sono gli straordinari e guadagniamo 25-27 mila euro rispetto ai 35 mila dell’Inghilterra” ha detto il segretario del Nursind Andrea Bottega. “L’infermiere è considerato polivalente ed è considerato un tappa buchi”. E poi sul nuovo contratto: “Abbiamo chiesto possibilità di essere considerati alla stregua dei medici e di poter svolgere attività libero professionale”. 

11 gennaio 2016
© Riproduzione riservata

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