Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Sabato 27 APRILE 2024
Studi e Analisi
segui quotidianosanita.it

In Europa 75 milioni di persone (16% popolazione) sono povere. Il picco in Romania con il 50% degli abitanti in deprivazione materiale e sociale. Italia al 17,2%, in calo rispetto al 22,8% del 2014


La classifica l'ha stilata Eurostat basandosi su una serie di indicatori che vagliano le possibilità economiche e di situazione sociale delle persone. Il Paese con meno problemi è la Svezia con solo il 2,4% degli abitanti in povertà. Dopo la Romania l'indice più alto in Bulgaria (48%), seguita da paesi in cui 1 persona su 3 era colpita: Grecia (36%) , Ungheria (32%) e Lituania (29%).

12 DIC - Nel 2016 il 16% della popolazione dell'Ue (75 milioni di persone) soffriva di deprivazione materiale e sociale, non potevano cioè permettersi almeno cinque spese particolari nel corso dell'anno, dall’acquisto di due paia di scarpe ad avere una connessione internet (vedi elenco Eurostat a fondo pagina).
Lo scorso anno il più alto tasso di deprivazione materiale e sociale, applicato a circa la metà della popolazione, è stato registrato in Romania (50%) e Bulgaria (48%), seguiti da paesi in cui 1 persona su 3 era colpita: Grecia (36%) , Ungheria (32%) e Lituania (29%).

In Italia nel 2016 Eurostat ha rilevato il 17,2% di deprivazione materiale e sociale, in calo rispetto al 2014 (sempre secondo i dati Eurostat) del -5,6 per cento.

In realtà tutti gli Stati in cui è stato rilevato il dato 2016 sono in calo rispetto al 2014 (il picco maggiore è a malta con – 12,4%), tranne Belgio e Svezia, dove la deprivazione è aumentata nel primo del +0,9% e nella seconda del +0,1 per cento. Tuttavia il valore 2016 del Belgio si attesta comunque sul 13,3% e quello della Svezia sul 2,9%, entrambi al di sotto quindi della media Ue 28 che è di 15,7% nel 2016, in calo del -3,6% rispetto al 2014. 

Gli Stati membri nordici e il Lussemburgo hanno registrato le quote più basse di povertà materiale e sociale: il 2,9% in Svezia, il 4,2% in Finlandia, il 4,8% in Lussemburgo e il 6,1% in Danimarca.

In tutti gli Stati membri, il tasso di deprivazione materiale e sociale è più alto tra le persone con un livello di istruzione basso (secondario inferiore o inferiore). 1 su 4 persone (25%) con basso livello di istruzione nell'Ue soffrono della deprivazione materiale e sociale, mentre questo tasso scende a 1 su 7 (14%) per quelli con istruzione secondaria superiore e oltre a 1 su 20 (5% ) tra le persone con un'istruzione superiore (terziaria).

In questo caso l’Italia presenta un tasso percentuale di deprivazione che si assesta al 24,3% nella fascia di istruzione primaria (o inferiore), 12% in caso di istruzione secondaria e 5% per l’istruzione terziaria. La media Ue 28 è superiore rispettivamente per i tre livelli di istruzione al 25,3%, 14,2% e 4,9 per cento.
 
Ecco le spese selezionate da Eurostat: se non ce ne possiamo permettere almeno cinque si entra nella categoria di deprivazione materiale  e sociale:
• affrontare spese impreviste;
• una settimana di vacanza annuale fuori casa;
• evitare arretrati (in mutui, affitti, utenze e / o rate di acquisto a rate);
• permettersi un pasto con carne, pollo o pesce o equivalente vegetariano ogni secondo giorno;
• mantenere la propria casa adeguatamente calda;
• una macchina / furgone per uso personale;
• sostituire i mobili logori;
• sostituire i vestiti logori con alcuni nuovi;
• avere due paia di scarpe adeguate;
• spendere una piccola somma di denaro ogni settimana su se stesso ("paghetta");
• avere attività ricreative regolari;
• stare insieme con amici / famiglia per un drink / pasto almeno una volta al mese;
• avere una connessione internet
 

 

 

 


12 dicembre 2017
© Riproduzione riservata


Altri articoli in Studi e Analisi

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy