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Maculopatie. Campagna itinerante “Non perdiamoci la vista” 


L’iniziativa promossa da IAPB Italia onlus toccherà le piazze di diverse città italiane. Si potranno effettuare controlli oculistici gratuiti e ricevere materiali informativi sulle patologie a carico dell’occhio come la Degenerazione Maculare Legata all’Età, malattia che compromette la vista e colpisce prevalentemente dopo i 55 anni.

29 OTT - Informazione, azioni di screenig per una diagnosi precoce e un rapido accesso alle terapie, e riabilitazione visiva. Sono queste le armi per evitare la cecità. Una lotta nella quale la prevenzione, in particolare per alcune patologie, gioca un ruolo fondamentale. Si stima che ogni anno siano 25mila i pazienti con sintomi di Degenerazione Maculare legata all’età, malattia invalidante che impatta pesantemente sulla vita della persone: infatti, colpendo il centro della retina determina una grave compromissione della visione centrale, indispensabile per tutte quelle attività quotidiane come leggere, guidare, controllare l’ora, riconoscere un volto. Il riconoscimento precoce dei campanelli d’allarme è quindi determinante arrestare la progressione della malattia nelle forme più gravi.
 
Per questo partirà il 3 novembre la Campagna “Non perdiamoci la vista” promossa dalla IAPB Italia onlus, Agenzia Internazionale per la prevenzione della cecità, in collaborazione con Novartis. A bordo delle Unità mobili oftalmiche (Umo) i cittadini potranno ricevere informazioni sulle maculopatie e, in particolare, sulla Degenerazione Maculare Legata all’Età, malattia che compromette la vista e colpisce prevalentemente dopo i 55 anni. Non solo, potranno effettuare un controllo oculistico gratuito per accertare il rischio di insorgenza della patologia.
 
“Per IAPB Italia onlus sono tre le priorità oggi nella lotta alla cecità evitabile – ha detto Giuseppe Castronovo, Presidente della Sezione italiana dell’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità – prevenzione primaria, ovvero informazione e sensibilizzazione, prevenzione secondaria, cioè screening, diagnosi precoce e rapido accesso alle terapie, e prevenzione terziaria, ovvero riabilitazione visiva. La Campagna “Non perdiamoci la vista” si inserisce nell’ambito di questo nostro impegno e nasce proprio con l’obiettivo di aumentare la conoscenza della popolazione rispetto alle maculopatie, sensibilizzare sull’importanza di riconoscerle precocemente attraverso dei periodici controlli e trattarle tempestivamente, nonché fornire informazioni sulla riabilitazione visiva, che oggi è in grado di offrire alle persone ipovedenti un significativo recupero della qualità di vita”.
 
“La degenerazione maculare colpisce la zona centrale della retina, la macula, responsabile della visione distinta – ha spiegato Teresio Avitabile, Direttore Clinica Oculistica, AoU Policlinico Vittorio Emanuele di Catania – insorge soprattutto dopo i 55 anni, con un’incidenza che cresce con l’avanzare dell’età e che, per il progressivo invecchiamento della popolazione, è destinata ad aumentare. Intervenire oggi è quindi fondamentale per poter salvare dall’ipovisione molte persone nel prossimo futuro”.
 
Intercettare il disturbo nelle sue fasi iniziali è la chiave per poter contrastare efficacemente il progredire della malattia. “La forma neovascolare o umida, la più aggressiva, ha un’insorgenza molto rapida e in poche settimane può portare a una grave compromissione della capacità visiva – ha aggiunto Giovanni Staurenghi, Direttore della Clinica oculistica dell'Università Milano Ospedale Luigi Sacco e Presidente della Società Italiana della Retina – solo un intervento terapeutico tempestivo può arrestare la perdita della vista e per questo è fondamentale che cittadini e medici di medicina generale agiscano subito ai primi campanelli d’allarme: immagini o parti di immagini distorte o ondulate e aree sfocate al centro del campo visivo, che con l’avanzare della patologia diventano vere e proprie macchie scure. Anche in assenza di sintomi, l’appello è comunque quello di sottoporsi a visite oculistiche mirate, da effettuare con regolarità dopo i 55 anni”.
 
I primi sintomi. Le primissime avvisaglie della degenerazione maculare possono manifestarsi con piccole lesioni, dette “drusen”. Una prima diagnosi per accertarne la presenza può essere eseguita attraverso un semplice esame del fondo oculare, ma per definire con maggiore precisione il tipo di maculopatia di cui il soggetto soffre sono necessari esami diagnostici più mirati, come la Tomografia Ottica a Radiazione Coerente (OCT).
 
“Nell’ambito della Campagna ‘Non perdiamoci la vista’, le persone over 55 potranno richiedere, previa disponibilità, di essere sottoposte ad un controllo oftalmologico gratuito a bordo dell’Umo, che verrà eseguito attraverso l’impiego di un OCT e di un retinografo – ha precisato Edoardo Midena, Direttore clinica oculistica, AOU di Padova – al termine del controllo, il paziente riceverà un riscontro che riporterà la presenza o assenza di degenerazione maculare e un’indicazione del livello di progressione del disturbo”.
 
Ma le nuove frontiere della ricerca in ambito oftalmico stanno configurando nuove prospettive terapeutiche per le patologie della vista che oggi risultano ancora senza una cura: “Se fino a qualche anno fa non esisteva alcuna terapia per arrestare la degenerazione maculare – ha concluso Monica Varano, Direttore scientifico dell’Irccs Fondazione Bietti –, oggi l’oftalmologo ha invece a disposizione dei trattamenti farmacologici innovativi che possono rallentare efficacemente il progredire della malattia e garantire una migliore qualità di vita ai pazienti”.
 
La Campagna “Non perdiamoci la vista” sarà presente nelle piazze e nei quartieri delle principali città italiane. Le prime Regioni interessate, a partire dal 3 novembre 2014, saranno Lombardia, Lazio e Sicilia. L’iniziativa proseguirà quindi nel corso del 2015, toccando altre città in tutta la penisola.
Tutte le informazioni sulle tappe e sulla Campagna saranno disponibili sui siti www.iapb.it e www.nonperdiamocilavista.it e tramite il numero verde 800 04 80 80.
L’iniziativa ha ottenuto il patrocinio di Euretina (European Society of Retina Specialists), della Sir, Sou, Soi, Simg, Fimmg e FederAnziani ed è realizzata in collaborazione con Novartis.
 
 

29 ottobre 2014
© Riproduzione riservata

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