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All’ospedale Val Vibrata arrivano nuovo personale e attrezzature, Di Giosia: “Nessun declassamento”

Conferenza stampa convocata ieri da Di Giosia che spiega: “Mettere in rete presidi non significa depotenziare. L’ospedale di Sant’Omero è un modello che definirei integrato, in cui tutti e quattro gli ospedali concorrono con diverse attività e specializzazioni a dare un’offerta sanitaria unica e adeguata alle esigenze dei cittadini”. Il direttore generale prova a fare chiarezza sulle ipotesi di declassamento.

29 GIU - Per fare chiarezza sulle voci di un ipotetico declassamento dell’ospedale Val Vibrata, la Asl di Teramo ha fatto una conferenza stampa chiarificatrice.
“L’ospedale di Sant’Omero è un modello che definirei integrato, in cui tutti e quattro gli ospedali concorrono con diverse attività e specializzazioni a dare un’offerta sanitaria unica e adeguata alle esigenze dei cittadini”, così ieri il dg Di Giosia con i responsabili delle unità operative.

“Non ha senso replicare nei quattro ospedali inutili doppioni – ha argomentato il direttore generale della Asl Teramo -, ma ha invece ha valore fornire, in ogni ospedale, alte professionalità e specializzazioni. Mettere in collegamento più presidi non significa depotenziarli, ma a creare una rete”, precisa.

Maurizio Di Giosia si è indirettamente espresso sulle polemiche sul passaggio da Uoc a Uosd della unità operativa di ostetricia e ginecologia, secondo il piano di reingegnerizzazione della rete ospedaliera. Il direttore Dipartimento materno infantile, Antonio Sisto, e quello dell'Ostetricia e Ginecologia, Alessandro Santarelli, hanno spiegato: “Il presidio ospedaliero svolge un ruolo di fondamentale. Con una riorganizzazione ‘circolare’ si otterrà un incremento dell’attività operatoria, puntando sulla patologia ginecologica di bassa-media complessità”.

“Anche l’attività chirurgica à notevole – proseguono portano i numeri -: 1-541 dimissioni effettuate nel 2022, superiore al 2019, quando ne furono 1.513”.
A illustrare l’attività chirurgica nel Val Vibrata sono stati il direttore della chirurgia Mario Cicconi e Renato Pietroletti, direttore del reparto, convenzionato con l’Università dell'Aquila, di chirurgia proctologica. Fra i vari reparti spicca la ortopedia diretta da Vittorio Di Cesare che in questi primi sei mesi del 2023 ha ulteriormente aumentato le attività chirurgiche, in particolare – si legge nella nota - la chirurgia protesica (anca-ginocchio-spalla) attestandosi su 160 protesi totali e con un tasso di occupazione dei posti letto del 104%.

Un secondo reparto convenzionato con l’Università dell’Aquila è la medicina interna diretta da Davide Grassi: “Per la prima volta in vita mia ho visto attivare ambulatori in quindici giorni. Mi sento di far parte di un gruppo forte in grado di mettere in campo strette collaborazioni fra diversi reparti”.

“Aver incrementato la presenza dell’università significa elevare anche la qualità dell’assistenza. Forse questo ha disilluso qualche interno, ma se vogliamo un Sanità di qualita determinate scelte andavano fatte”, conclude Di Giosia.

29 giugno 2023
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