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L’Aquila. Asl replica ai medici 118 esclusi dal bonus covid: “Abbiamo seguito le regole”

La Asl rimarca “la piena legittimità e correttezza del contenuto del Contratto Integrativo Aziendale in corso di perfezionamento”, pur nel “condividere il legittimo disappunto di una categoria professionale che, nonostante abbia fattivamente contribuito a garantire un servizio essenziale ed inderogabile per la salute pubblica, per il quale la scrivente Direzione esprime profonda gratitudine, ad oggi non vede il concreto riconoscimento di un premio al pari del personale in regime di dipendenza”.

14 OTT - I Medici convenzionati del Servizio 118 della Provincia dell’Aquila protestano per essere stati esclusi dalla premialità per il lavoro svolto nel corso dell’emergenza Covid, ma la Asl smentisce che la questione sia puramente tecnico burocratica e fa sapere che l’atto è corretto.

“L’Accordo Integrativo aziendale, sottoscritto in sede di preintesa il 30 settembre u.s. con le organizzazioni sindacali del personale dipendente dell’Area Sanità - spiega la Asl nella nota di replica -, è stato predisposto in pedissequa osservanza di quanto stabilito nell’Accordo Regione Abruzzo ed Organizzazioni Sindacali, siglato in data 30/07/2020, recepito nella Delibera della Giunta Regionale d’Abruzzo n. 553 del 14.09.2020.    In particolare, con nota del 07/08/2020, la Regione Abruzzo ha comunicato specifici compensi destinati all’incremento dei fondi autorizzati con decreto legge 18 del 17/03/2020 convertito in legge 27 del 24/04/2020, con successivo decreto legge 34 del 19/05/2020 convertito in legge 77 del 17/07/2020, nonché con il citato Accordo Regione Abruzzo ed Organizzazioni Sindacali del 30/07/2020, prevedendo l’incremento dei fondi contrattuali della dirigenza dell’Area Sanità e del personale del Comparto Sanità (ivi compreso il personale con contratto di somministrazione, ai sensi dell’art. 59 del CCNL 21.05.2018) e relativi fondi incentivanti, precisando i criteri di ripartizione delle relative risorse tra le Aziende Sanitarie Regionali".

“Le somme assegnate a ciascuna Azienda Sanitaria della Regione Abruzzo  - prosegue la replica della Asl - risultano avere vincolo di destinazione e devono essere impiegate, per parte dei finanziamenti, alla remunerazione delle particolari condizioni di lavoro del personale ex articolo 1 del D.L. 18/2020 ed ex articolo 2, comma 6, del D.L. 34/2020 nel testo ad oggi vigente, e, per altra quota di finanziamento, per il pagamento del Premio ex Art. 2, co. 6, lett. b) D.L. 34/2020, in relazione al periodo decorrente dal primo marzo 2020 e sino al 30 aprile 2020. Le somme stanziate, dunque, ivi compresa la quota destinata al riconoscimento di una premialità aggiuntiva di importo comunque non superiore a 2.000 euro lordi, da commisurarsi al servizio effettivamente prestato nel corso del periodo indicato, possono essere corrisposte solo al personale specificamente indicato all’articolo 1, comma 1, del D.L. 18/2020, in cui non risulta annoverato il personale in regime di convenzione, quale quello operante presso il Servizio 118 aziendale. Ne è ulteriore conferma la precisazione di cui all’Accordo Sindacale Regionale che testualmente si riporta: ‘La Regione Abruzzo - fermo restando quanto sopra previsto per il personale con contratto di somministrazione - si impegna ad individuare ulteriori e specifiche risorse finanziarie per consentire l’erogazione delle suddette premialità anche al personale non dipendente dalle Aziende sanitarie regionali (ad es.: personale dei servizi esternalizzati, personale convenzionato)’”.

Dunque, ribadisce la Asl, “pur nel condividere il legittimo disappunto di una categoria professionale che, nonostante abbia fattivamente contribuito a garantire un servizio essenziale ed inderogabile per la salute pubblica, per il quale la scrivente Direzione esprime profonda gratitudine, ad oggi non vede il concreto riconoscimento di un premio al pari del personale in regime di dipendenza, non v’è chi non veda come, in ogni caso, la ASL Avezzano Sulmona L’Aquila, quale ente pubblico del S.S.N., debba necessariamente muoversi nel solco delle previsioni legislative citate e delle disposizioni regionali impartite, che all’evidenza non possono essere etichettate come mero “cavillo” burocratico. Si rimarca, dunque la piena legittimità e correttezza del contenuto del Contratto Integrativo Aziendale in corso di perfezionamento, alla luce delle argomentazioni sopra espresse, con l’auspicio che possa concretizzarsi a breve l’intendimento chiaramente espresso dalla Regione Abruzzo nell’Accordo Sindacale Regionale”.

14 ottobre 2020
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