Calabria. M5s: “Rimuovere Scura e Urbani dai vertici della sanità regionale”
Questa la richiesta della deputata 5 stelle Dalila Nesci durante un'interpellanza svolta questa mattina in Aula alla Camera. La revoca è stata chiesta "alla luce del decreto commissariale di revoca della verifica e della mancanza dei requisiti del reparto di cardiochirurgia universitaria di Catanzaro dove mancano la terapia intensiva dedicata, la seconda sala operatoria, il programma di controllo della legionellosi e il numero minimo di interventi e infermieri”.
19 FEB - “Rimuovere Scura e Urbani dai vertici della sanità calabrese, alla luce della mancanza dei requisiti del reparto di cardiochirurgia universitaria di Catanzaro dove mancano la terapia intensiva dedicata, la seconda sala operatoria, il programma di controllo della legionellosi e il numero minimo di interventi e infermieri”. Questa la richiesta delle deputata 5stelle
Dalila Nesci durante le interpellanze urgenti svoltesi oggi alla Camera dei Deputati. All’interpellanza, in cui si chiedeva l'immediata rimozione di Scura e Urbani in ragione di un grave abuso, ha risposto il sottosegretario alla Salute,
Vito De Filippo, riferendo che secondo il commissario Scura la nuova verifica, da giorni affidata alla commissione dell'Asp di Catanzaro, ha evidenziato la presenza di posti dedicati in terapia intensiva, della seconda sala operatoria e del programma di controllo della legionellosi.
“E’ illegittimo – spiega Nesci – il decreto commissariale di revoca della verifica. Finora c’è stato un silenzio assordante rispetto alla situazione di illegalità e di rischio nella Cardiochirurgia di Catanzaro, che dal 2009 prosegue nelle sue attività con un accreditamento provvisorio, senza una verifica positiva sul possesso dei requisiti e nonostante i decessi da infezioni batteriche denunciati dall'ex primario, Attilio Renzulli, e sostituito in tempi record dopo tali segnalazioni”.
“I commissari del governo sapevano di quella verifica; ne conoscevanoperfettamente lo stato di avanzamento, in quanto informati già dallo scorso settembre. I commissari hanno revocato l'intera procedura, perfino violando le norme sul procedimento amministrativo, soltanto dopo aver conosciuto gli esiti della verifica effettuata dalla commissione dell'Asp di Crotone. L'annullamento della procedura di verifica dei requisiti della Cardiochirurgia del Policlinico universitario ha di fatto condonato le gravi mancanze riscontrate”.
“Non vi interessano i morti in Calabria per questioni di sanità – ha concluso Nesci, rivolgendosi al sottosegretario De Filippo –, non vi importano le verifiche sui requisiti, non vi tocca il mancato rispetto delle norme, sulla correttezza delle procedure e sulle prerogative regionali. A questo punto non ci resta che denunciare alla procura della Repubblica”.
19 febbraio 2016
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