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Nuove assunzioni. Quella del Governo è una deroga mascherata

01 OTT - Gentile Direttore,
mi dispiace disturbarla nuovamente ma non mi posso esimere dal commentare il question time di ieri sull’applicazione della L. 161/2014 che ha recepito una direttiva UE emanata dodici anni prima. Alla semplice domanda delle parlamentari del M5S, Nesci e Grillo, sulle intenzioni del Governo di applicare tale legge la Lorenzin ha risposto, autolodandosi ed affermando (per come riportato da QS): “Il mio Dicastero sta ultimando la definizione di una metodologia di valutazione dei fabbisogni comunicati dalle regioni, è la prima volta che si fa una cosa del genere in Italia, quindi è stato un procedimento totalmente nuovo che si è istruito, che verrà condivisa nella riunione che è stata già convocata da tempo per domani, 29 settembre 2016 (è la riunione finale) da un apposito gruppo di lavoro tecnico, cui hanno partecipato anche i rappresentanti delle stesse amministrazioni regionali. A seguito di questo si procederà all’approvazione della predetta metodologia e alla conseguente istruttoria dei fabbisogni di personale trasmessi dalle regioni”.

Nulla di nuovo rispetto a ciò che riportava la legge di stabilità per il 2016. Con un piccolo problema, però.

Il Ministro, infatti, dimentica che la legge 161/2015, e specificamente l’art. 14 che applica la normativa UE, è in vigore già da quasi un anno. Infatti è entrato in vigore inderogabilmente, in quanto anche la stessa Lorenzin si è opposta a ulteriori deroghe, dal 25 Novembre 2015.

E’ bene chiarire che il Ministro si è opposto ad ulteriori deroghe non certo per rispetto ad una legge dal suo stesso governo emanata né per rispetto alla tutela della salute dei cittadini, per i quali – è bene ricordare – nasce la direttiva europea e non certo per consentire riposi a gogò al personale ospedaliero. La Ministra si è opposta a deroghe al fine di evitare la prosecuzione della procedura di infrazione aperta dalla UE nei confronti dell’Italia per la perdurante mancata applicazione della normativa europea sui riposi del personale ospedaliero a garanzia dell’erogazione di corrette prestazioni ai cittadini. Non per altro. Tanto è vero che l’emanazione della legge 161/2015 mai applicata ha permesso alla UE di archiviare la procedura di infrazione già aperta. La solita furbata italiana: legifero ma non applico.

Quindi il Governo si è inventato una deroga mascherata con la procedura messa in piedi con la legge di stabilità per il 2016 ed illustrata dalla Lorenzin quale toccasana che partorirà i suoi effetti (assunzioni) forse fra un paio d’anni ed, ovviamente, a determinate condizioni economiche. Nel frattempo tutto continua così alla faccia delle norme europee di salvaguardia dei Cittadini. Meglio salvaguardare le banche.

La furbata ha certamente esplicato i suoi effetti inducendo l’UE ad archiviare la procedura di infrazione (anche se la stessa UE ha chiesto in Aprile notizie sull’applicazione della normativa in quanto risulta mai applicata) ma, purtroppo, stante la certa carenza di personale, ha ricadute sull’assistenza ai cittadini perché delle due una: o sono state tagliate prestazioni o il personale ospedaliero è obbligato a lavorare in violazione di norme di salvaguardia a suo completo rischio e pericolo oltre che dei pazienti.

Il tutto con il silenzio dei Sindacati, ad iniziare da quello cui appartengo, per non disturbare il mago manovratore che con una legge è riuscito a prendere in giro l’UE, i Cittadini italiani e tutti gli operatori ospedalieri del Paese.

Solo per esempio Le riporto il dato ufficiale del personale occorrente per l’applicazione della legge in questione rilevato dal Commissario ad acta della Regione Calabria: n. 1.298 addetti distribuiti per vari profili, dato ufficiale che rende la sanità calabrese fuori legge anche relativamente all’applicazione della legge 161 con buona pace delle nuove procedure metodologiche del Ministro Lorenzin.

Concludo affermando che il Governo era esattamente al corrente, fin dal Novembre 2014, che il 25 Novembre 2015 sarebbe entrato in vigore l’art. 124 della legge 161/2014 ma mentre in 25 minuti il Consiglio dei Ministri ha salvato quattro banche a danno dei risparmiatori in un intero anno non ha trovato il tempo di prepararsi, anche con la meravigliosa metodologia illustrata dalla Lorenzin, all’applicazione della nuova normativa sull’orario di lavoro a salvaguardia di corrette prestazioni da garantire ai Cittadini.
 
Dr. Gianluigi Scaffidi
Segretario Aziendale AO di Reggio Calabria e Consigliere nazionale ANAAO-ASSOMED

01 ottobre 2016
© Riproduzione riservata

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