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Lorenzin inaugura nuovi reparti di Reggio Calabria. Per i parlamentari 5 Stelle “è solo propaganda”

I parlamentari calabresi del Movimento contestano il mancato impegno del ministro in una serie di vicende riguardanti la cardiochirurgia in Calabria (una delle attività che si inaugurano oggi). E accusano: “Approfitta del suo ruolo per venire in Calabria per promuovere il ‘sì’ al referendum del prossimo 4 dicembre”. Ma Oliverio replica: “Il completamento di cardiochirurgia è tra le priorità assolute nella azione di governo della Regione”.

07 NOV - Ai parlamentari del Movimento 5 Stelle non piace la presenza del ministro della SALute, Beatrice Lorenzin, all’inaugurazione di Cardiochirurgia e delle nuove attività di Pronto Soccorso, Chirurgia Robotica, Neonatologia con terapia intensiva neonatale e terapia intensiva cardiochirurgica in corso a Reggio Calabria.
 
“Il ministro della Salute è venuto in Calabria per promuovere il ‘sì’ al referendum del prossimo 4 dicembre, approfittando del proprio ruolo. L'inaugurazione della Cardiochirurgia pubblica di Reggio Calabria, che vede Beatrice Lorenzin al taglio del nastro, è dunque una farsa insopportabile, poiché il ministro non ha fatto nulla per assicurare ai calabresi un centro pubblico del cuore sicuro e affidabile”, affermano in una nota i parlamentari calabresi del Movimento 5 stelle, nazionali e dell'Unione europea.

“A Lorenzin – incalzano i 5 stelle – bisogna ricordare tutta l'ambiguità tenuta dai ministeri vigilanti, nonché i balletti della burocrazia e le coperture fornite dal potere centrale. Nella Cardiochirurgia del policlinico universitario di Catanzaro, come il ministro sa benissimo e come hanno accertato due commissioni di controllo, non esistono i requisiti di legge e sicurezza, ma tutti fanno finta di nulla, a partire dai commissari Massimo Scura e Andrea Urbani, cui si è accodato il dg del dipartimento regionale di competenza, Riccardo Fatarella. In quanto – continuano i 5 stelle – all'analoga struttura di Reggio Calabria, costata 20 milioni di euro e attivata dopo oltre quattro anni, con un danno erariale che supera i 40 milioni, il ministro Lorenzin non ha mosso un dito. Al contrario, il Movimento 5 stelle ha denunciato alla Procura della Repubblica il lungo immobilismo, i potenziali interessi in gioco, i tentativi dell'Università di Catanzaro di colonizzare la Cardiochirurgia reggina con la nomina di un primario indicato dal rettore e, per ultimo, un'assegnazione dei punteggi che non avrebbe permesso, a fine concorso, di individuare il candidato primario più adeguato”.

Per i parlamenti 5 Stelle “se a Reggio Calabria sta per partire una Cardiochirurgia di livello a beneficio dei pazienti, ciò si deve all'incessante lavoro di controllo del Movimento 5 stelle, che ha permesso l'accelerazione dei tempi e la regolarità delle procedure, pur non avendo un solo consigliere regionale”.

Ma il presidente della Regione, Mario Oliverio, non è della stessa opinione. “Al momento del mio insediamento alla presidenza della giunta regionale ho iscritto il completamento di cardiochirurgia tra le priorità assolute nella azione di governo della Regione”, scrive in una nota diffusa alla vigilia dell’inaugurazione.

“Da più parti – prosegue Oliverio - si riteneva che l'investimento compiuto per la realizzazione di Cardiochirurgia a Reggio Calabria fosse da annoverare nell'elenco degli sprechi della pubblica amministrazione. Impedimenti e ritardi facevano di cardiochirurgia un'altra grande incompiuta. Infatti la gara per la realizzazione di cardiochirurgia e la dotazione delle tecnologie è stata bandita all'inizio del 2007 con un finanziamento di circa 18 milioni di euro.  Utimata e collaudata nel 2011 ( e mai entrata in funzione ) ha determinato una voce economica in passivo costituita dal leasing delle attrezzature e dai costi di manutenzione.  Addirittura nel febbraio 2015 sono state attivate iniziative da parte della magistratura per  accertare l'entità del danno e le relative responsabilità.  È ancora vivo il ricordo del blitz che operò la guardia di finanza agli inizi dell'anno 2015 presso gli uffici dell'azienda ospedaliera”.

Affermando che il completamento della cardiochirurgia fosse tra le sue priorità “assolute”, Oliverio dichiara che “fu proprio a conclusione di un sopralluogo da me fatto  nelle settimane successive al mio insediamento presso l'ospedale di Reggio che ho ribadito quell'impegno e assunto le iniziative conseguenti affinché il servizio di cardiochirurgia diventasse realtà per contribuire ad interrompere il circuito perverso della emigrazione di tanti calabresi per la tutela e la cura della propria salute. Altrettanto abbiamo fatto per la attivazione della PET”.

Per il presidente, dunque, “l'apertura e l'avvio di cardiochirurgia insieme alla inaugurazione delle nuove attività di Pronto Soccorso, Chirurgia Robotica, Neonatologia con terapia intensiva neonatale e terapia intensiva cardiochirurgica sono la dimostrazione che dalle promesse siamo passati ai fatti.  Nonostante le limitazioni imposte da una gestione commissariale a cui da sei anni è stata affidata la sanità calabrese abbiamo operato come Regione in questa prima fase di legislatura per cambiare il volto della sanità a Reggio Clabria.  Abbiamo puntato sulla riqualificazione dei servizi e l'innovazione tecnologica”.

Per Oliverio, la giornata di inaugurazione è quindi “la prova che gli impegni da noi assunti sono stati rispettati. La Calabria ed i calabresi hanno bisogno di una politica capace di produrre fatti e di lasciarsi alle spalle le chiacchiere”. Quella di oggi sarà quindi, secondo Oliverio, “una giornata solenne per Reggio Calabria perché assumiamo contestualmente il concreto impegno per il finanziamento e la realizzazione del nuovo ospedale a Reggio Calabria. Dopo questa prima fase di governo della Regione,  contrassegnata da intenso lavoro per impostare l'azione amministrativa nei diversi settori della vita regionale,  incominciano a concretizzarsi risultati importanti come quello di oggi a Reggio Calabria, a cui seguiranno via via altrettante realizzazioni ed opere in direzione del riscatto della crescita economica e sociale della nostra terra”.

07 novembre 2016
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