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Medici 118. Fimeuc contro la decurtazione degli incentivi

L’incentivo è pari a 5,16 euro. Verrà decurtato il V dello stipendio. Il Presidente Alessandro Caminiti: “Gli operatori medici del sistema di emergenza territoriale 118 della regione Campania stanno vivendo un momento surreale. Fimeuc si chiede come la politica possa avere questo comportamento irresponsabile in un momento così critico”.

09 MAR - “Una verifica della Corte dei Conti ha rilevato un’ impropria applicazione del contratto dei Medici convenzionati dell’emergenza sanitaria 118 dell’Asl NA2 Nord, dove in una delibera regionale dell’anno 1999 si prevedeva un incentivo economico ai medici di Continuità Assistenziale (ex Guardia Medica) per consentirne il passaggio nel sistema 118 riconoscendolo come un lavoro più gravoso e rischioso”.

L’incentivo, pari a 5,16 euro, risulta “non legittimo ed erroneamente applicato da funzionari della Asl” e adesso “ad oltre 20 anni di distanza, durante un’ emergenza pandemica dove tutti i medici convenzionati del 118 sono impegnati per assicurare la salute ai cittadini si chiede a quei medici che firmarono quel contratto debbono restituire il tutto”. Ovvero il “pregresso”, “con una detrazione sul V dello stipendio per il pregresso”, nonché “la completa cancellazione dell’indennità”.

La denuncia viene da Alessandro Caminiti, Presidente della Federazione Italiana Medicina di Emergenza-Urgenza e delle Catastrofi (Fimeuc): “Gli operatori medici del sistema di emergenza territoriale 118 della regione Campania stanno vivendo un momento surreale. Fimeuc si chiede come la politica possa avere questo comportamento irresponsabile in un momento così critico”.

La Fimeuc esprime quindi solidarietà con i Medici. Occorre quindi “ una decisione emergenziale per evitare la distruzione del primo tassello della Sanità pubblica – sistema 118 - e di conseguenza la sostenibilità del sistema sanitario regionale che vede nel sistema 118 e dei Pronti soccorso un perfetto strumento di governo clinico e di sicurezza delle cure a disposizione della Medicina Generale e degli ospedali.

“È indispensabile ripensare ad una riorganizzazione di tutta l’emergenza 118 regionale in linea con la sua proposta di legge nazionale, che affronti e realizzi sanando appieno tutte le differenze gestionali, sanitarie e amministrative che ci sono ancora oggi nelle regioni e a livello nazionale come questa incresciosa realtà dimostra. Una proposta di legge nuova dopo più di 20 anni dalla nascita del 118 appare ora quanto mai indispensabile”, conclude Caminiti.

Lorenzo Proia

09 marzo 2021
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