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Regione sigla accordo con Friuli Venezia Giulia e Difesa. Obiettivo: implementare sanità militare

L'accordo è basato su protocolli che intendono garantire al meglio la salute dei militari, sviluppare e rafforzare le sinergie tra il servizio sanitario degli enti militari e i servizi sanitari delle due regioni, migliorare le competenze della sanità militare e, al contempo, ampliare il servizio offerto alla collettività.

04 DIC - “Manteniamo e rendiamo eccellenti le risorse per noi essenziali che mettiamo anche a disposizione del Paese e allo stesso tempo evitiamo di duplicare quanto viene svolto dal Servizio Sanitario Nazionale”. E’ un’idea moderna di gestione della sanità militare secondo Ministro della Difesa, Roberta Pinotti quella che anima l’accordo per la Sanità militare firmato dal ministero della Difesa con le regioni Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia.

Si tratta di protocolli d’intesa per garantire al meglio la salute dei militari, per sviluppare e rafforzare le sinergie tra il servizio sanitario degli enti militari e i servizi sanitari delle due regioni, al fine di migliorare le competenze della sanità militare e, al contempo, ampliare il servizio offerto alla collettività. I protocolli d’intesa sono stati firmati dal Ministro della Difesa, Roberta Pinotti, e dai Presidenti di Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, ed Emilia Romagna, Stefano Bonaccini.

“Partendo dall’esigenza di assicurare ai nostri militari il massimo dell’ assistenza consideriamo strategico uno scambio di competenze e un costante aggiornamento con le migliori realtà sanitarie del nostro Paese” ha detto il Ministro Pinotti spiegando, inoltre, che in futuro alcune funzioni svolte dal servizio sanitario nazionale potranno essere utilizzate dalla sanità militare evitando così duplicazione in un’ottica di qualità e risparmio. Medici e infermieri militari potranno così migliorare la loro professionalità e lavorare negli ospedali pubblici delle due regioni e, al contempo, diventare una risorsa aggiuntiva per il sistema sanitario.

“Siamo molto orgogliosi di essere tra le prime Regioni a sottoscrivere il protocollo – ha dichiarato Bonaccini – Contribuire alla formazione del personale militare e metterlo a disposizione, contribuisce ad avvicinare il ruolo dell’esercito alla vita delle nostre comunità. Il nostro territorio ha già avuto modo, peraltro, di vedere quanto sia importante il rapporto sinergico con l’esercito in casi drammatici come, ad esempio, quello delle alluvioni o in occasione del terremoto del 2012. L’intesa odierna, rilevante, ci dà grande soddisfazione e vogliamo rendere merito al Ministero della Difesa”.

Per Serracchiani "il Sistema sanitario del Friuli Venezia Giulia ha la capacità e il know how per essere un valido punto di riferimento per la formazione clinica ed assistenziale del personale sanitario militare", sottolineando “il reciproco scambio di pratiche tra gli operatori non può che rappresentare un beneficio per l'intera collettività".
"Questo protocollo – ha aggiunto Serracchiani - rappresenta un fattore di sicurezza per i nostri cittadini in quanto garantisce la presenza di un nucleo di operatori sanitari in grado di gestire eventuali situazioni di emergenza nel modo più appropriato".


 

04 dicembre 2015
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