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Aggressioni in sanitari. In Friuli Venezia Giulia la Uil Fpl organizza corsi di autodifesa

Non si ferma il fenomeno delle violenze contro gli operatori degli ospedalie pubblici. In FVG la Uil FPL in soli due mesi ha contato 300 richieste di aiuto, medici e infermieri ma non solo. Il 70% sono donne. Il segretario generale Bressan corre ai ripari organizzando giornate di formazione su autodifesa e gestione dell’emotività per il personale ospedaliero. Bressan: “Spiace dirlo, ma siamo arrivati al punto che il sanitario, a maggior ragione se donna, deve andare nel proprio posto di lavoro sapendo difendersi”.

19 SET - Giornate di formazione su autodifesa e gestione dell’emotività per aiutare gli operatori sanitari a fronteggiare un’eventuale aggressione sul lavoro. È un servizio che il sindacato della funzione pubblica Uil Fpl offre a tutti gli operatori che prestano il loro servizio negli ospedali. Il servizio consiste in un supporto al personale sanitario in capo alle tre aziende ospedaliere del FVG che subisce violenza da parte dell’utenza: Azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontina; Azienda sanitaria universitaria Friuli centrale ed Azienda sanitaria Friuli Occidentale, ma anche all’Irccs materno infantile Burlo Garofolo che al Centro di riferimento Oncologico regionale di Aviano. Il servizio della Uil Fpl, però, non si ferma alla sanità pubblica ma è disponibile sia per il terzo settore che per la sanità privata. 

Una iniziativa ad ampio raggio, per rispondere a un fenomeno in costante crescita. Per la sola Sanità pubblica, sono circa trecento segnalazioni che, nei soli mesi di luglio-agosto, sono state segnalate allo sportello telefonico del FVG, interessando per un 70% delle vittime le donne. Nella maggior parte nei casi, fa sapere il segretario generale Uil Fpl Fvg Stefano Bressan si tratta di insulti verbali e sputi. 

“Il servizio che offriamo a chi ci contatta, – specifica Bressan - è omnicomprensivo del sostegno psicologico ed eventualmente anche di quello legale, ma la novità, vera e propria, sta nel fatto che vogliamo tutelare tutti, a maggior ragione le donne, con dei corsi si autodifesa”. 

“Spiace dirlo, ma siamo arrivati al punto che – continua segretario generale Uil Fpl Fvg – il sanitario, a maggior ragione donna, deve andare nel posto di lavoro avendo preso parte ad un corso di autodifesa. Stiamo parlando di quei corsi che vengono usati per il personale della polizia di stato e che verrà offerto a chi vorrà partecipare”. 

Oltre all’aggressione fisica che avviene sappiano quando c’è stata solo quando viene denunciata e riportata nei giornali, l’aggressione verbale – precisa il segretario Bressan – è quasi giornaliera e coinvolge un po’ tutti. Il corso che stiamo offrendo non si limiterà all’autodifesa come svincolarsi da eventuali pericoli ma coinvolgerà anche la parte emotiva, in particolare, nelle donne e come gestirla”.  

Endrius Salvalaggio

19 settembre 2022
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