Fvg. Fedriga: “Nessuna chiusura di servizi e strutture ma su privato si superi lo scontro ideologico”
Il presidente in Consiglio regionale per il suo insediamento. Sulla sanità rassicura: nessun depotenziamento e avanti con il processo di integrazione sociosanitaria avviato con la riforma approvata nel 2019. Sul rapporto tra sanità pubblica e privata l’auspicio è che “il senso di responsabilità prevalga sulla tentazione di alimentare scontri ideologici esclusivamente destinati a ripercuotersi sui cittadini”.
03 MAG - "Nelle recenti avversità ha avuto modo di riaffermarsi la straordinaria capacità delle donne e degli uomini del Friuli Venezia Giulia di rispondere con compattezza e determinazione alle sfide più complesse. Come nel 1976, la resilienza e lo spirito solidaristico hanno permesso di mantenere viva, nei momenti di maggiore incertezza dovuti alla pandemia, la speranza. Uno spirito che si è espresso anche accogliendo i profughi in fuga dalla guerra in Ucraina". Si è aperto con queste parole il discorso d'insediamento del governatore del Friuli Venezia Giulia
Massimiliano Fedriga, che nell'aula del Consiglio regionale ha illustrato ieri le sue linee programmatiche esprimendo "la volontà dell'Amministrazione di coniugare le politiche di sviluppo economico e industriale con la necessaria salvaguardia dell'ambiente, adoperandosi con pragmatismo all'armonizzazione di queste due irrinunciabili priorità”.
"L'approccio della Giunta non può prescindere dal trattare obbligatoriamente in modo integrato alcuni aspetti a partire da quello demografico e della famiglia”, ha proseguito rimarcando la necessità di "creare le condizioni per fare del Friuli Venezia Giulia una terra sempre più attrattiva per nuovi investitori e i giovani”.
Sul fronte della salute, in particolare, il governatore ha spiegato che "il processo di integrazione sociosanitaria avviato con la riforma approvata nel 2019 non deve subire nuovi ritardi. L'Amministrazione regionale non ha alcuna intenzione di depotenziare i servizi né tantomeno di chiudere alcuna struttura, guardando a un'accelerazione dei processi di specializzazione delle nostre strutture sanitarie correlata a un adeguato livello di casistica. In merito e considerando anche il dibattuto rapporto tra sanità pubblica e privata, auspico che il senso di responsabilità prevalga sulla tentazione di alimentare scontri ideologici esclusivamente destinati a ripercuotersi sui cittadini".
Il presidente ha quindi auspicato la conclusione del percorso di ripristino degli enti intermedi di area vasta: "non un mero "ritorno alle Province", come qualcuno ha suggerito, bensì un rafforzamento del complesso sistema di governo del territorio, imperniato sull'attribuzione di nuove competenze e finalizzato ad avvicinare le istituzioni ai cittadini".
Sulla squadra di assessori che lo affianca, otto su dieci confermati rispetto all'Esecutivo precedente, Fedriga ha spiegato che la scelta è stata presa nella convinzione che “la continuità rappresenti quella componente necessaria per dare stabilità al sistema e portare avanti con successo le politiche di lungo respiro e prospettiche a favore dei cittadini del Friuli Venezia Giulia".
Alla Salute confermato assessore
Riccardo Riccardi. Due sono le nuove entrate: il vicegovernatore, con deleghe a sport e cultura,
Mario Anzil e l'assessore alle infrastrutture e territorio
Cristina Amirante.
Ecco la nuova Giunta:Mario Anzil: vicegovernatore con deleghe a Cultura e Sport
Cristina Amirante: Infrastrutture e Territorio
Sergio Emidio Bini: Attività produttive e turismo
Sebastiano Callari: Patrimonio, Demanio, Servizi generali e sistemi informativi
Riccardo Riccardi: Salute, Politiche sociali e Disabilità, delegato alla Protezione civile
Pierpaolo Roberti: Autonomie locali, Funzione pubblica, Sicurezza e Immigrazione
Alessia Rosolen: Istruzione, Ricerca, Università, Lavoro, Formazione e Famiglia
Fabio Scoccimarro: Difesa dell'Ambiente, Energia e sviluppo sostenibile
Stefano Zannier: Risorse agroalimentari e forestali, ittiche e montagna
Barbara Zilli: Finanze
Il Governatore ha tenuto in capo a sé la delega alle Relazioni internazionali.
03 maggio 2023
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