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FVG. Per l’Intersindacale medica la gestione della sanità regionale è “delirante e incoerente”

I sindacati chiedono l’intervento del presidente Fedriga a salvaguardia del sistema sanitario regionale: “Ci sono tre enti nella nostra regione che dovrebbero adoperarsi perché la sanità regionale funzioni, ma Arcs non ottempera al ruolo di gestione delle assunzioni sdoganando procedure e percorsi non coordinati alle singole Aziende, la Direzione Centrale Salute dalla sera alla mattina manda a casa i lavoratori precari applicando un inconcepibile blocco delle assunzioni in Asugi e la Regione incentiva e sostiene le esternalizzazioni selvagge e incontrollate”.

07 LUG - L’Intersindacale Medica del FVG scavalca l’assessore alla Salute Riccardo Riccardi e si appella direttamente al presidente della Regione Massimiliano Fedriga, per chiedere interventi a salvaguardia del servizio sanitario regionale contro “Regione, Arcs e Direzione Centrale Salute” che “stanno lavorando in modo incoerente e delirante sotto un programma comune che ci fa chiedere se dietro a tutto ci sia il disegno di consegnare sempre più pezzi del Ssr al privato”.

“Ci sono tre enti nella nostra regione che dovrebbero adoperarsi perché la sanità regionale funzioni – scrivono in una nota i vertici di Aaroi Emac, Anaao Assomed, Fp Cgil Medici e Uil Fpl, Alberto Peratoner, Massimiliano Tosto, Nicola Ventrella, Stefano Bressan e Liana Fabi– e senza farne mistero, ci riferiamo a Arcs che non ottempera al ruolo di gestione delle assunzioni di tutto il personale regionale sdoganando procedure e percorsi non coordinati alle singole Aziende, dall'altra e solo per un esempio recente, la Direzione Centrale Salute che dalla sera alla mattina manda a casa i lavoratori precari applicando un inconcepibile blocco delle assunzioni in Asugi che solo dopo lo stato di agitazione di alcuni sindacati ci ripensa, mentre dall'altra abbiamo la Regione che incentiva e sostiene le esternalizzazioni selvagge e incontrollate di PS, 118, PPI e Radiologie in ASUFC e Asfo”.

“Ciò che è preoccupante – dichiara il presidente degli anestesisti e dei rianimatori, Alberto Peratoner – e che noi lo vediamo sul campo è come fra i tre pilastri fondamentali della sanità in Fvg (Regione- ARCS- Direzione Centrale Salute) da una parte si cerca di bloccare le assunzioni dall’altra si allunga la mano verso le cooperative e privati servizi della sanità pubblica. In questi giorni, ad esempio, per una parte del Ps di Udine che è il Ps più grande di tutta la regione si sia intrapresa la gestione da parte di una cooperativa di Vercelli e sempre con la scusa che non trovano medici mentre nelle cooperative ci sono sempre”.

“E tutto questo che abbiamo appena descritto – sottolineano i cinque sindacati -, in pieno periodo estivo, con la necessità di far riposare il personale dirigente provato e demotivato, con la riduzione di servizi e le chiusure di interi reparti dove il momento è un momento delicatissimo fra liste d'attesa di interventi chirurgici e prestazioni specialistiche che presentano tempi biblici. Il tutto in una cornice di vergogna nazionale per gli ultimi risultati del report GIMBE (tra le peggiori Regioni d'Italia nel recupero di tempi, prestazioni e screening oncologici post COVID) e del progetto bersaglio della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa (pessima performance sui tempi di attesa della chirurgia oncologica)”.

Una situazione che insinua sospetti nelle OoSs, in merito alla “unica ed inaccettabile idea di consegnare sempre più pezzi del nostro SSr al privato?” Da qui il richiamo agli amministratori, politici e cittadini-utenti e richiedendo un fermo intervento del Presidente Fedriga a garanzia, tutela e salvaguardia del sistema sanitario regionale.

Endrius Salvalaggio

07 luglio 2023
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