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Esternalizzazioni. Olivo (Fp Cgil Fvg): “In sanità impoveriscono i servizi e non incentivano il personale”

Ancora le polemiche sulle esternalizzazioni in Friuli Venezia Giulia, anche a causa delle dichiarazioni dell’assessore Riccardi, secondo il quale “soluzioni di questo tipo saranno sempre più da ricercare, vista la carenza di personale medico”. Per la segretaria regionale della Fp Cgil, se le aziende hanno i soldi per le esternalizzazioni e non per la valorizzazione del personale, qualcosa non torna. “Inoltre si rischia di peggiorare l’offerta sanitaria”.

11 OTT - Sul tema degli appalti nella sanità in Fvg, scende in campo anche la segretaria regionale della Fp Cgil, Orietta Olivo facendo sentire il proprio dissenso “contro l’inquietante onda di esternalizzazioni su un percorso che potrebbe mettere a rischio la salute, soprattutto quando si tratta di colmare le carenze di medici, infermieri e operatori sanitari”.

“Una scelta - continua Olivo - profondamente sbagliata che non risponde in alcun modo alle esigenze dei cittadini, come l’esternalizzazione dei Pronto soccorso, non solo che non risolverà i problemi esistenti nel sistema sanitario, ma potrebbe aggravarli ulteriormente. Basta varcare la soglia di un ospedale o di un presidio sul territorio per rendersi conto che il personale è esausto, con aggressioni sempre più in crescita con un numero dei dipendenti diretti del SSr che si sta riducendo. Dobbiamo smettere di perseguire chimere e iniziare a pensare seriamente al futuro della nostra sanità pubblica”.

Olivo tocca anche la questione che riguarda i costi che le aziende debbono pagare per avere questi tipi di servizi, che per la Fp Cgil comporteranno un aumento delle spese nel capitolo sanità. Anche l’eterogeneità dei contratti per la Cgil può essere un grosso problema di coordinamento fra il personale sanitario.

“Siamo profondamente preoccupati per la qualità dei servizi che saranno offerti da unità operative formate da gruppi di professionisti che non si conoscono tra loro, con contratti di lavoro diversi, con simili responsabilità ma con retribuzioni completamente differenti. Questo modo di lavorare non assomiglia per nulla a quello che squadre di lavoro consolidate sanno mettere in campo”.

La segreteria Fp Cgil regionale chiede alla Regione Fvg “come mai, se le aziende sono in difficoltà finanziarie, riescano a trovare fondi per pagare professionisti esterni, ma non per valorizzare i propri dipendenti? Infatti, ci è stato detto negli incontri precedenti che le Risorse Aggiuntive Regionali, RAR non si implementano sebbene possono essere uno strumento utile per incentivare il personale del SSr. Su questo capitolo la Regione investe sedici milioni, ma la cifra è la stessa da molti anni e come se il SSr non fosse stato travolto da uno tsunami che sia chiama pandemia e come se il personale in servizio non stesse vivendo la carenza di personale sulla propria pelle”.

Le richieste della Fp Cgil sono chiare, “vogliamo soluzioni diverse, chiediamo investimenti sulle risorse umane del sistema sanitario pubblico regionale per cercare di frenare la fuga degli operatori che mai è stata alta come in questo periodo. Bisogna assumere, garantire un ambiente di lavoro e turni di lavoro regolari, incentivi economici laddove siano richiesti sforzi maggiori e, in questo modo si potrà anche pensare di abbattere le liste d’attesa. Chiediamo un potenziamento della sanità territoriale per garantire che ogni cittadino e cittadina abbia accesso a una cura di qualità. La FP Cgil è al fianco dei cittadini e cittadine, dei lavoratori e lavoratrici del settore sanitario nella lotta per un sistema pubblico di qualità per tutti e tutte. Continueremo a difendere il diritto alla salute e, allo stesso tempo, la dignità di chi lavora”.

Endrius Salvalaggio

11 ottobre 2023
© Riproduzione riservata

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