FVG. Il Registro tumori compie 25 anni

Dopo 25 anni, il registro regionale è pronto a contribuire a livello nazionale. Le neoplasie con più alta incidenza per i maschi sono state tumore alla prostata, per le donne alla mammella. Serraino: “Il Fvg era tra le Regioni a più alta incidenza di neoplasie, ora in alcuni casi siamo sotto la media nazionale”. Riccardi: “Probabilità di guarigione del 52% tra gli uomini e 39% tra le donne”. Tosolini: “Impegno dell’Irccs Cro nella rete assistenziale e scientifica”. I DATI

16 GEN - Il Registro tumori in Friuli Venezia Giulia, istituito nel 1998, compie 25 anni di raccolta dati, su oltre 1.200.000 persone residenti in Regione. È un documento importantissimo di sanità pubblica che serve alla ricerca, alla programmazione e soprattutto alla prevenzione sanitaria. Da marzo 2024 contribuirà al Registro tumori nazionale.

Il Direttore del Registro tumori del Friuli Venezia Giulia, Diego Serraino, direttore dell’Epidemiologia oncologica del Cro di Aviano, spiega sinteticamente quali sono state le neoplasie più frequenti nell’ultimo quinquennio. “Per i maschi la neoplasia più diffusa è stata dominata dal tumore alla prostata con 953 casi annui in media, seguita dal tumore al polmone con 535 casi in media, colon-retto 512 casi in media, vescica 248 casi in media, melanoma con 248 casi in media, linfomi con 176 casi in media e leucemie con 101 casi in media. Per le donne invece, solo le neoplasie alla mammella rappresenta il trenta per cento del totale con 1317 casi in media, seguite dalle neoplasie al colon- retto con 442 casi in media, polmone con 320 casi in media, utero, corpo con 222 casi in media, linfomi con 149 casi in media e leucemie con 70 casi in media”.
“I tumori quindi più frequenti in Friuli Venezia Giulia – sottolinea il direttore – è per i maschi è il tumore alla prostata con un’incidenza di quasi un 21 per cento, mentre per le donne è il tumore alla mammella con un oltre un 30 per cento. Nel corso degli anni molto è stato fatto se solo ci paragoniamo all’Italia essendo in precedenza il Fvg la Regione fra le prime per incidenza di neoplasie, con un trend degli uomini invece talvolta in alcune parti d’Italia al di sotto della media nazionale almeno per alcuni tumori”.

Altro dato interessante che il direttore Serraino vuole riportare è che “l’incidenza per il tumore al polmone per gli uomini registra una presenza di casi fra le più basse in Italia, mentre per le donne lo stesso tumore registra l’incidenza più alta rispetto il resto d’Italia, situazione particolare e questo perché gli uomini hanno negli anni via via smesso di fumare, mentre le donne già negli anni 80 hanno ripreso a fumare ed ora e dopo 30 anni di fumo stanno pagando il prezzo come prima causa di tumori al polmone, rispetto alla media nazionale c’è un’ incidenza maggiore, sia per le donne che per i maschi anche sul melanoma alla pelle”.

Per ciò che riguarda la sopravvivenza è, invece. l’assessore alla salute Riccardo Riccardi a riportare come fosse impensabile fino a qualche anno fa parlare di guarigione del cancro, mentre oggi, dati alla mano, “in Friuli Venezia Giulia, 38.000 uomini e 48.000 donne hanno risposto alle cure dopo una diagnosi di tumore; nel 45% dei casi sono passati 10 o più anni dalla diagnosi. Grazie ai progressi dell’oncologia, per chi si ammala oggi la probabilità di guarigione è del 52% tra gli uomini e del 39% tra le donne”.

Per raggiungere questo obiettivo, spiega il direttore Generale Centro di Riferimento Oncologico, Irccs, Aviano, Dott.ssa Francesca Tosolini, “l’Irccs Cro sviluppa il proprio ruolo nella rete assistenziale e scientifica regionale, nazionale e internazionale confrontandosi e trasferendo esperienze rappresentando un polo di attrazione per pazienti e professionisti e promuovendo allo stesso tempo la crescita e lo sviluppo di competenze multidisciplinari. Il suo scopo istituzionale è promuovere e attuare la ricerca e la cura in oncologia, attraverso le attività di ricerca sperimentale e clinica, clinico-assistenziali e riabilitative, organizzative e di supporto amministrativo, ispirate a criteri di efficacia, efficienza, equità, nel rispetto dei diritti dei cittadini e dei principi di bioetica”.

Endrius Salvalaggio

16 gennaio 2024
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