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Covid. Fvg, gli Opi chiedono una deroga al rapporto di esclusività degli infermieri pubblici

La richiesta alla Regione alla luce della carenza di infermieri e dei molteplici ambiti che nei prossimi mesi richiederanno l’intervento di questi professionisti: campagna di vaccinazione anti Covid, abbattimento liste di attesa, assistenza territoriale e nelle case di riposo. “Fedriga e Riccardi, pur chiarendo che la questione è di competenza statale, si sono resi disponibili a portare la questione in Conferenza Stato Regioni”, fanno sapere gli Opi del FVG.

02 MAR - “Sono molti gli impegni che da qui ai prossimi mesi il comparto degli infermieri sarà chiamato ad affrontare dando il proprio contributo. Alcuni di questi, per cui vale la pena non farsi trovare impreparati, saranno il sostegno che dovrà dare l’infermiere alla campagna di vaccinazione anti Covid, l’abbattimento alle liste di attesa negli ospedali, nondimeno le cure a livello territoriale con la figura sempre più importante dell’infermiere di comunità, ovvero quel professionista che in questi 12 mesi, e chissà per quanti altri ancora, nelle case di riposo ha saputo gestire situazioni al limite”. A fare il punto sull’operato delle professioni infermieristiche è Clarizia Luciano, Presidente del coordinamento degli Ordini delle Professioni Infermieristiche del Friuli Venezia Giulia.

In vista di questo futuro impegno i quattro Ordini di Pordenone, Gorizia, Trieste ed Udine, hanno recentemente inviato una nota alla Regione FVG, nella persona del vicegovernatore Riccardo Riccardi con delega alla Salute, e alla Direttrice Regionale Sanità FVG Gianna Zamaro, chiedendo la possibilità di regolamentare, come Regione Autonoma, una deroga temporale sull’esclusività del rapporto di lavoro per gli infermieri dipendenti pubblici, dal 10 febbraio al 1° settembre 2021, finestra in cui si presume che buona parte della popolazione sia vaccinata e che, quindi, la trasmissione del virus SarsCov-2 possa rallentare con, verosimilmente, un graduale ritorno alla normalità.

“Quello che avevamo chiesto alla Regione Friuli Venezia Giulia – spiega il coordinatore Clarizia - nasce da una serie di considerazioni. La prima motivazione che ci muove a sensibilizzare questa scelta è la possibilità, per gli infermieri, di offrire la propria professionalità in modo libero e volontario negli ambiti legati alla pandemia. La seconda motivazione viene offerta dai dati di questi giorni circa le denunce di infortunio sul lavoro da Covid-19 pervenute all'Inail dove, ancora una volta, si è confermato che anche in Friuli Venezia Giulia la categoria più colpita risulta essere quella degli infermieri. Altra considerazione è data dalla carenza significativa della figura dell’infermiere e delle sue specifiche competenze professionali, che ne limiterebbe la disponibilità come operatori; obiettivo che resta prioritario per tutti i cittadini”.

Alla richiesta dei quattro Opi, la Regione ha risposto che le deroghe temporali sul punto sono di competenza Statale e non regionale, benché autonome. Riccardi si è comunque reso disponibile ,assieme al Presidente regionale Massimiliano Fedriga, a portare la questione all’attenzione della conferenza Stato Regioni.

Per coordinatore Opi della regione FVG non c’è tempo da perdere, poiché la campagna vaccinale ha assolutamente bisogno di infermieri che operino nel Ssr.

Endrius Salvalaggio

02 marzo 2021
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