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Campagna vaccinale Covid. Botta e risposta tra Regione ed ex assessore D’Amato

D’Amato accusa la Regione di incomprensibili ritardi organizzativi, ma la Regione risponde: “Dal mese di ottobre la Regione Lazio ha distribuito le dosi” e i dati parlano di “circa 11mila dosi somministrate contro il Covid“ e “oltre 383mila vaccinazioni contro l’influenza”. Numeri che non consolano D'Amato: “Meno di 10 mila vaccinati, su oltre 1 milione di anziani e fragili nel Lazio e a fronte degli oltre 100 mila della Lombardia”.

03 NOV - Botta e risposta, ieri, tra l’ex assessore alla Salute della Regione Lazio, Alessio D’Amato, e la Regione guidata da Francesco Rocca. Al centro delle polemiche la vaccinazione anti Covid. D’Amato accusa la Regione di “un ritardo organizzativo incomprensibile, perché da quanto mi risulta i vaccini dal ministero sono arrivati a tutte le regioni, compreso il Lazio. Un ritardo che mette in difficoltà soprattutto le persone più fragili e gli anziani, quelli che hanno bisogno in questo momento di vaccinarsi. Bisogna accelerare le procedure”.

D’Amato mette a confronto anche la campagna vaccinale condotta dall’ex Giunta, in cui lui era assessore, e quella attuale. “Durante la pandemia il sistema di vaccinazione ha funzionato, adesso sono un po’ dispiaciuto che le cose non vadano nel migliore dei modi. Rocca si dia una svegliata. Si deve coinvolgere anche la rete delle farmacie, perché è una rete diffusa oltre alle strutture che sono state già utilizzate, abbiamo bisogno di tutti, sta in arrivo un’impegnativa campagna influenzale e bisogna essere pronti”.
Non si è fatta attendere la risposta della Regione. “Dal mese di ottobre – spiega in una nota - la Regione Lazio ha distribuito le dosi necessarie di vaccino anti Covid 19, stando alle indicazioni del Ministero della Salute, per le categorie prioritarie alle Aziende ospedaliere e sanitarie locali, ad Ares 118, ai Policlinici, agli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico e ai medici di medicina generale. Un’organizzazione capillare, quella della Regione Lazio, garantita sia per i sanitari sia per i fragili che per gli over 80; per i quali sono state messe a disposizione a cominciare dal primo ottobre e fino al 27 novembre 535mila e 680 dosi per l’anti Covid 19, al fine di evitare stoccaggi improduttivi con i conseguenti residui e lo sperpero di risorse pubbliche. Nello specifico, dal primo novembre la vaccinazione anti-Covid 19 è stata allargata alle restanti fasce”.

Quanto alle farmacie, la Regione Lazio spiega che “l’accordo con le farmacie di comunità, parti integranti della rete vaccinale, è stato rivisto anche alla luce delle mutate esigenze vaccinali rispetto alla fase pandemica, assicurando una programmazione puntuale, attiva ed efficiente sia per la vaccinazione anti Covid-19 sia per quella antinfluenzale, in linea con l’applicazione delle linee di indirizzo del Ministero della Salute. Ora l’attuale organizzazione consentirà di gestire correttamente le prossime campagne di vaccinazione, garantendo una prestazione sanitaria e assistenziale qualificata”.

In una successiva nota, la Regione Lazio dà anche i dettagli della campagna vaccinale influenzale e Covid, parlando di quasi 400mila vaccinazioni effettuate ai cittadini e al personale sanitario. In particolare, il report delle campagne per prevenire l’influenza e il Covid-19 riferisce “rispettivamente oltre 383mila e circa 11mila dosi somministrate a partire dal 2 ottobre”.

“Nella vaccinazione – riferisce la nota - spicca la centralità dei medici di medicina generale, che hanno immunizzato 342mila cittadini per prevenire l’influenza e almeno 4mila persone per l’anti Covid. Quest’ultima campagna ha vissuto varie fasi, partendo dai sanitari dal 2 ottobre e proseguendo con gli over 80 e le categorie fragili dal 16 ottobre”. Ma “essenziale anche il ruolo nevralgico dei pediatri di libera scelta nell’antinfluenzale (circa 22mila vaccinazioni), insieme con le somministrazioni effettuate dalle Aziende ospedaliere e sanitarie locali, da Ares 118, dai Policlinici e dagli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico sia per l’antinfluenzale (oltre 12mila dosi) sia per l’anti-Covid (più di 6700 dosi)”.

La prenotazione online può avvenire attraverso i punti di somministrazione vaccinale delle strutture sanitarie, con la piattaforma https://prenotavaccino-covid.regione.lazio.it oppure al numero di telefono 06.164.161.841, che è attivo dal lunedì al venerdì dalle 7 e 30 alle 19 e 30 e il sabato dalle 7 e 30 alle 13.

Per gli eventuali chiarimenti o per maggiori informazioni sulla campagna vaccinale anti-Covid, i cittadini possono contattare il numero verde 800.118.800, a cura di Ares 118.

Ma in numeri non consolano D'Amato: “I dati raccolti al 1° novembre dal ministero della salute testimoniano come vi sia un forte ritardo nel Lazio nella somministrazione del vaccino Covid agli anziani e fragili, soprattutto a Roma città. Finora i vaccinati nel Lazio che hanno fatto il richiamo con il vaccino COVID aggiornato sono meno di 10 mila, a fronte degli oltre 100 mila della Lombardia. Sono oltre 1 milione nel Lazio i cittadini anziani e fragili che devono essere protetti a partire da coloro che risiedono nelle RSA e nelle case di riposo, a oggi è stato coperto meno dell’1%. Rivolgo un appello al Presidente Rocca affinché si mettano in atto tutte le iniziative per superare questa difficoltà, coinvolgendo tutti i soggetti interessati e attivando anche la chiamata diretta ai pazienti fragili”.

03 novembre 2023
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