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L’ospedale Goretti di Latina si dota di alta tecnologia. Inaugurata la sala Ibrida

Oltre alla Sala Ibrida, installate apparecchi di ultima generazione come il Il sistema tomografo ibrido con tecnologia PET digitale, il Tomografo Computerizzato Siemens Somatom Force e l’ecografo Siemens Sequoia. “Un passo in avanti notevolissimo per la sanità pontina e non solo”.

18 DIC - Salto in avanti per l’ospedale S. Maria Goretti di Latina, che si dota da oggi di nuove apparecchiature di ultima generazione quali PET TC, Ecografo Sequoia, TC Force e Sala Ibrida. Il S. Maria Goretti diventa così un ospedale di Alta tenocologia. Un’opera di “straordinaria importanza - si legge nella nota della Asl che illustra le nuove strumentazioni -, che consentirà alla città di Latina e a tutto il Lazio di avere un centro tecnologico all’avanguardia”. “E’ fondamentale, infatti - evidenzia la Asl -, specialmente nel settore della diagnostica, poter offrire al paziente i migliori strumenti messi a disposizione dalla ricerca tecnologica, per poter consentire un’analisi approfondita fino al minimo dettaglio delle sue condizioni di salute e, parallelamente, garantirne la sicurezza attraverso la riduzione della dose radiante erogata che rappresenta un aspetto fondamentale della radioprotezione e che si inserisce nel sistema di assicurazione della qualità delle prestazioni”.

Fra gli altri vantaggi la Asl sottolinea la rapidità d'esecuzione, le dosi ridotte del mezzo di contrasto, una maggiore applicabilità e la possibilità di lavoro in equipe.

“In parole semplici, si tratta di un passo in avanti notevolissimo per la sanità pontina e non solo. La presenza di imaging avanzato, strumenti di ricerca clinica, aprirà, infatti, ampi orizzonti applicativi e permetterà lo sviluppo di linee di ricerca nella definizione di modelli di intervento e protocolli in settori delicati come la cardiologia, neurologia e oncologia di respiro nazionale e internazionale”.
 
Sull’arrivo delle nuove apparecchiature a Latina è intervenuto anche l’assessore alla Salute, Alessio D’Amato: “Con gli investimenti nella sala ibrida e nelle nuove tecnologie di ultima generazione la sanità pontina compie un deciso passo verso il futuro. Mai il territorio della Asl di Latina ha avuto a disposizione queste tecnologie di ultima generazione”, ha detto in una nota.

Ecco le caratteristiche principali delle nuove tecnologie illustrate nel documento della Asl.

Il sistema ibrido Biograph Vision TM è l’ultima generazione di scanner PET/CT, il primo installato in Italia, ad elevatissime prestazioni che consente di fornire immagini estremamente accurate in tempi ridotti e con ridotta esposizione alle radiazioni se comparato con le apparecchiature standard. L’aspetto innovativo di questa soluzione tecnologica consiste nell’uso ottimale della “fusione” di immagini prodotte da due diverse tecnologie, capace di localizzare anatomicamente con la TC, e metabolicamente con la PET, lesioni talvolta non rilevabili dalle stesse metodologie applicate separatamente.
Questa evoluzione tecnologica contribuisce ad un aumento dell'accuratezza diagnostica globale, perché da un lato l'esame PET fornisce informazioni funzionali, dall'altro la TC fornisce l'informazione anatomico topografica.


Ciò riduce lo stress del paziente che non è costretto a eseguire in due tempi la valutazione diagnostica e il radiologo dispone, in tempi più brevi, di immagini complementari, che gli consentono una diagnosi precoce di tumori e/o di valutare l'efficacia della terapia adottata. La sala ibrida è una speciale sala operatoria, che si sviluppa in un unico grande spazio dove si può effettuare una diagnosi angiografica immediata e contemporaneamente, senza spostare il paziente, eseguire procedure chirurgiche con possibilità di controlli e verifiche dell’andamento dell’intervento. Questo consente di agire con più precisione, tempestività e sicurezza sul paziente, in quanto l’intervento chirurgico può essere adattato all’evolversi del quadro clinico, controllando il risultato in tempo reale. Tale peculiarità la rende particolarmente idonea alla effettuazione di procedure complesse in pazienti ad alto rischio come nell’ambito del politrauma. La sala è pensata per essere compatibile con tecniche chirurgiche multidisciplinari e sempre meno invasive, con conseguente riduzione delle complicanze e un netto miglioramento dei tempi di recupero del paziente.

Ma, forse il maggior punto di forza è quello di permettere di operare in maniera multidisciplinare i diversi specialisti chirurghi, radiologi interventisti, cardiologi, anestesisti, ortopedici, staff di supporto che concorrono, con le loro competenze, a migliorare le performance eseguite sullo stesso paziente.

Completeranno, in tempi brevi, la dotazione della sala ibrida il neuronavigatore che permetterà di ricostruire e rappresentare in tempo reale la mappatura della zona cerebrale interessata da un intervento di neurochirurgia e il microscopio elettronico che, grazie alla visionepatologiche rispetto alle strutture normali.

L’ecografo Sequoia nasce per rispondere a una delle sfide più diffuse nell'ecografia di oggi: l'imaging di pazienti di grosse dimensioni eseguito con chiarezza diagnostica. Gli ultimi dati dell'OMS riportano che circa 1,9 miliardi di persone in tutto il mondo sono considerate in sovrappeso, con 650 milioni di persone classificate come obese che hanno difficoltà a ottenere valutazione ecografiche adeguate per la bassa risoluzione delle apparecchiature tradizionali. Il nuovo imaging ecografico installato nel Goretti permette al segnale ultrasonografico di raggiungere i 40 cm di profondità, senza sacrificare la qualità dell’immagine e riducendo potenzialmente la necessità di scansioni ripetute e diagnosi poco chiare.

La TC FORCE grazie ad una elevata velocità di scansione è altamente performante negli esami cardiaci in quanto riduce gli artefatti legati al movimento cardiaco e parallelamente diminuisce consistentemente la dose radiogena assunta dal paziente – solo un quinto della dose standard. Questa caratteristica la rende adatta non solo agli adulti obesi o in situazioni critiche ma anche ai pazienti pediatrici nei quali la rapidità di esecuzione e la bassa dose di mezzo di contrasto non diminuiscono la qualità tecnica del test diagnostico.

18 dicembre 2019
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