“Le Marche riceveranno oltre 2 milioni di fondi ministeriali destinati ai soggetti affetti da disturbi dello spettro autistico, per l’esattezza 2 milioni 147 mila euro”.
Ad annunciarlo il Vice Presidente con deleghe alla Sanità e ai Servizi Sociali Filippo Saltamartini dopo la giunta nel corso della quale sono state adottate due distinte delibere relative al progetto “Parti e vai”, finanziato con il “Fondo Autismo” (Legge 208/2015).
“Sono previsti 1.343.953,53 euro, relativi al 2021 (50 milioni a livello nazionale), e per il 2022 802.713,21 euro (27 milioni complessivi) destinati ai tre centri di riferimento della nostra regione” spiega Saltamartini. Nel dettaglio si tratta: del Centro Regionale Autismo Età Evolutiva dell’Ast Pesaro Urbino a Fano, del Centro Regionale Autismo Adulti dell’Ast Ascoli Piceno a San Benedetto e della SOD Neonatologia TIN – Terapia Intensiva Neonatale dell’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche presso il presidio Salesi di Ancona.
Il primo progetto ha durata di 45 mesi (01.04.2023 – 31.12.2026) ed è destinato a quattro settori di intervento: Il 15% per lo sviluppo di progetti di ricerca (223 mila euro circa); Il 50% per l’incremento del personale (659 mila euro circa); Il 15% per la formazione (198 mila euro);
Il 20% ad iniziative delle regioni, con il supporto dell’Istituto Superiore di Sanità, per sviluppare una rete di cura territoriale e progetti di vita individualizzati (263 mila euro).
In particolare per rafforzare la dotazione organica è prevista l’assunzione di: 10 psicologi, 8 tra educatori e tecnici di riabilitazione psichiatrica, 2 logopedisti, 2 infermieri professionali, 1 terapista della neuropsicomotricità dell’età evolutiva per i tre centri di riferimento e per le Umee/Umea (unità per le disabilità di minori e adulti) delle AST delle Marche.
Il progetto relativo ai fondi del 2022, della durata di 33 mesi (01.04.2023 – 31.12.2025) è invece destinato al rafforzamento del personale per un totale di 802.713,21 euro.
“Abbiamo destinato la maggioranza delle risorse alle assunzioni per rafforzare la rete di diagnosi e cura. Riconoscere precocemente la presenza di disturbi dello spettro autistico – conclude l’assessore – è fondamentale per attenuarne il quadro clinico. Con il progetto NIDA, ad esempio, l’ospedale Salesi punta a diagnosi precoce, valutazione clinica e intervento, tenendo conto che i fratelli di bambini autistici hanno una probabilità più alta di presentare la stessa problematica. L’adozione di questi atti ci è sembrata doverosa a pochi giorni dal 2 aprile, Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo”.