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Frattura: “Ereditavamo una Regione con un rendiconto bloccato al 2010”

27 OTT - “Negli ultimi quattro anni sono stati pagati 570 milioni di debiti pregressi, la spesa per il personale è passata da circa 45 milioni nel 2012 a 32 milioni, il numero di dirigenti è sceso da 54 a 34 e le altre categorie di dipendenti sono passate da 649 a 531 unità. Questi, alcuni dei risultati principali ottenuti dagli interventi di razionalizzazione ed efficientamento messi in atto per il riequilibrio dei conti della Regione Molise”. Li ha elencati il presidente Paolo di Laura Frattura nel suo intervento durante l’udienza tenutasi alla Corte dei Conti per il giudizio di parificazione sul Rendiconto generale 2016. L’udienza si è conclusa con la dichiarazione di parificazione del documento finanziario, ad eccezione di spese per tre milioni di euro su un bilancio complessivo di circa un miliardo e 400 milioni.

Il presidente Frattura ha evidenziato il principio che ha guidato le scelte adottate in questi anni in materia di conti pubblici: “Da subito le nostre politiche di bilancio sono state totalmente incentrate su razionalizzazione ed efficientamento con particolare attenzione ai dettami di spending review imposti”.  

Per superare tutte le criticità riscontrate all’atto dell’insediamento - ha spiegato Frattura evidenziando che “ereditavamo una Regione con un rendiconto bloccato al 2010, la Corte Costituzionale aveva bocciato il rendiconto per il 2011 e per il 2012” – è stato chiesto “un sostegno-affiancamento direttamente al Ministero dell’economia, non ad altri soggetti, per una verifica dei conti. Così siamo riusciti ad avere contezza esatte di entrate e debiti al fine di certificarne le ragioni e disporre i pagamenti ai fornitori”.

Proprio su quest’ultimo fronte Frattura ha parlato di una vera e propria “operazione di bonifica” dei conti relativa alla cancellazione dei residui partendo con un primo intervento nel 2014 per 24,5 milioni circa fino ad arrivare ai 226 milioni di euro cancellati con il riaccertamento straordinario del 31 dicembre 2014”.

Il nostro impegno – ha rimarcato Frattura –, per mettere i conti in ordine è stato totale: spero di essere riuscito a trasmettere a questa Aula il senso di responsabilità con il quale abbiamo agito”.

Di fronte alle eccezioni sollevate dalla Corte dei Conti, il presidente, assicurando un riscontro ancora più puntuale rispetto alle questioni che vanno approfondite meglio, ha fatto notare che “nelle valutazioni è sempre opportuno tenere conto del punto di partenza. Un conto – ha osservato Frattura –, è essere valutati quando si è responsabili di un compito assegnato partendo da zero, un conto, invece, è dovere rimettere in piedi un sistema che io paragono a uno scolapasta”.

Frattura ha voluto infine ringraziare la Corte “per l’attenzione dedicata non solo alla verifica istituzionale, ma soprattutto all’azione di orientamento e indirizzo. Tutto questo lavoro condiviso – ha concluso –, è sempre finalizzato a una migliore gestione amministrativa della nostra regione”.

27 ottobre 2017
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