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Stabilità. Chiamparino: “Mancano due miliardi alla sanità. E questo dato è incontestabile”

Così il presidente della Conferenza delle regioni intervenendo oggi in Consiglio regionale in Piemonte sulla legge di stabilità. “Si mettono in pericolo i fondi per il sociale, invece di avere la copertura con i nuovi Lea, è a rischio la copertura per i farmaci salvavita e le Regioni in bilico potrebbero essere costrette ad aumentare i ticket”.

03 NOV - Durante la seduta del 3 novembre del Consiglio regionale il presidente Sergio Chiamparino ha svolto una comunicazione sul confronto tra il Governo e le Regioni sulla legge di stabilità. 
 
Dopo aver ricordato che si è in attesa di un decreto legge che deve intervenire sulla situazione determinata dal d.l. 35/2013, “un decreto salva sistema più che salva Piemonte”, è passato a illustrare la situazione che si sta prefigurando: “Nel 2016 sommando le misure derivanti dalle leggi di stabilità del passato e dalle leggi di settore si arriva a 9 miliardi e mezzo di euro di tagli a carico delle Regioni. Per la revisione della spesa nel 2016 sono previsti 4,2 miliardi a carico delle Regioni dei quali due miliardi sulla sanità e il resto sulla extra sanità. La situazione sul pluriennale è poi particolarmente preoccupante con altri cinque miliardi nel 2017 e sette nel 2018. Ormai i margini di manovra delle Regioni si vanno esaurendo”. 
 
“Abbiamo semplicemente, quindi, denunciato una situazione molto difficile – ha continuato Chiamparino – per la quale auspichiamo un accordo con il Governo che vada oltre questa legge di stabilità. Altrimenti, nei fatti, i tagli dal 2017 al 2019 mettono a rischio la sopravvivenza del sistema Regioni. Si mettono in pericolo i fondi per il sociale, invece di avere la copertura con i nuovi Lea, è a rischio la copertura per i farmaci salvavita e le Regioni in bilico potrebbero essere costrette ad aumentare i ticket”.
 
“Secondo i nostri calcoli, che nessuno fino ad ora ha contestato – ha aggiunto - mancano due miliardi. Posto che gli oneri per la revisione della spesa dovrebbero essere riequilibrati tra le Regioni e i ministeri, confidiamo di essere convocati dal Governo per un incontro prima di giovedì, quando la Conferenza dovrà formulare il parere sulla legge di stabilità. Vi sarebbe margine per istituire due gruppi di lavoro sulla revisione della spesa, uno sui fondi sanità ed un secondo su quelli extrasanità, che può trovare soluzioni prima della seconda lettura”.

03 novembre 2015
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