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Piemonte. Sovraffolamento Pronto soccorso. Da Giunta ok a 500 nuovi posti letto in più per continuità assistenziale e ricovero di sollievo

E' quanto prevede il Piano da quasi 5 milioni approvato dalla Giunta per prevenire l’emergenza-affollamento nei Pronto Soccorso durante le festività natalizie e poi fino a primavera per contenere i picchi di ricovero collegati all’epidemia influenzale. Saitta: “Lo scopo della delibera è favorire la dimissione dei pazienti dimessi dai reparti ospedalieri una volta superata la fase di acuzie e dare risposte ai bisogni clinici e assistenziali”. 

10 DIC - L’attivazione straordinaria di 320 posti letto CAVS-continuità assistenziale a valenza sanitaria per tutto il Piemonte, altri 150 posti di ricovero di sollievo in residenze assistite, il potenziamento dei percorsi di continuità delle cure e di assistenza domiciliare e l’adozione da parte dei direttori generali delle aziende sanitarie di piani organizzativi e gestionali per aumentare i posti letto in area medica: questi gli interventi contenuti nel Piano straordinario approvato dalla Giunta per prevenire l’emergenza-affollamento nei Pronto Soccorso durante le festività natalizie e poi fino a primavera per contenere i picchi di ricovero collegati all’epidemia influenzale.

“Ci abbiamo lavorato nei mesi estivi, proprio per evitare la situazione di emergenza che si verifica ogni anno in inverno negli ospedali di tutto il Piemonte – spiega l’assessore regionale alla Sanità, Antonio Saitta – collegata sia alle festività natalizie sia alle recrudescenze dell’influenza. Lo scorso anno si era evidenziata la necessità di predisporre per il futuro di un piano di emergenza per governare i flussi, evitare il concentrarsi delle criticità su singole strutture e scongiurare che i pazienti siano costretti a rimanere per ore in barella nei corridoi. Oggi ho proposto alla Giunta regionale un Piano regionale che prevede una serie di interventi straordinari per rispondere in modo appropriato ed efficiente alle prevedibili criticità che si verificano nel periodo invernale e all’incremento degli accessi ai Pronto soccorso”.

“Una delle cause che provoca il collasso dei Pronto soccorso - ha spiegato -  consiste nei numerosi posti letto per acuti occupati da pazienti dimissibili, ma che non possono essere mandati a casa perché nessuno può prenderli in carico. Si tratta di pazienti fragili, anziani cronici o non autosufficienti. In questo modo si continua ad occupare un letto ospedaliero in modo inappropriato creando un effetto-tappo che poi viene a causare il sovraffollamento dei DEA ed è quindi prioritario poter disporre di una vera rete di continuità assistenziale. Lo scopo della delibera adottata oggi è favorire la dimissione dei pazienti dimessi dai reparti ospedalieri una volta superata la fase di acuzie e dare risposte ai bisogni clinici e assistenziali potenziando i percorsi di continuità assistenziale”.

Dal 15 dicembre 2015 al 15 marzo 2016 i direttori delle aziende sanitarie avranno a disposizione il budget necessario per attivare 320 nuovi posti letto in CAVS- continuità assistenziale a valenza sanitaria, cui andranno aggiunti altri 150 letti di sollievo in residenze sanitarie assistite.
L’impegno di spesa per questo piano straordinario raggiunge quasi i 5 milioni di euro: “li avevamo accantonati durante l’anno nel budget della sanità perché avevamo questo impegno di programmazione - aggiunge l’assessore Saitta – ed abbiamo destinato 3 milioni e 600 mila euro
per i posti letto in CAVS, 700 mila euro per i letti di sollievo ed altri 500 mila euro per l’assistenza domiciliare ai pazienti più fragili”.

I nuovi posti letto in CAVS saranno così ripartiti:
♦Asl TO 1 80
♦Asl TO 2 80
♦Asl TO 3 40
♦Asl TO 5 20
♦Piemonte Nord Est 40
♦Piemonte Sud Ovest 25
♦Piemonte Sud Est 35
►Totale 320

Verranno inoltre potenziati i Nuclei distrettuali di continuità delle cure (NDCC) per l’attivazione tempestiva dei percorsi di continuità assistenziale alternativi ai ricoveri ospedalieri e si faciliterà la dimissione verso il domicilio attraverso progetti mirati a ridurre i tempi di attivazione dell’assistenza domiciliare.

Per tutti gli ospedali piemontesi sede di Pronto soccorso si prevede di:
- implementare l’operatività dei Nuclei ospedalieri di continuità delle cure (NOCC) per individuare rapidamente i pazienti più fragili, a rischio di ospedalizzazione prolungata o di dimissione difficile, e programmare le modalità di dimissione più appropriate e l’attivazione delle procedure che
permettano l’inserimento del paziente in percorsi di continuità assistenziale;
- migliorare i percorsi intraospedalieri per il contenimento dei tempi di ricovero e assicurare una più appropriata collocazione dei pazienti nei reparti in base alla valutazione dei bisogni clinico assistenziali;
- adottare piani organizzativi e gestionali che consentano di aumentare i posti letto di area medica.

Claudio Risso
 

10 dicembre 2015
© Riproduzione riservata

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