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Asl Vercelli. Al via la riorganizzazione delle attività di ricovero e degenza

Le attività ospedaliere verranno strutturate in aree differenziate secondo le modalità assistenziali, l’intensità delle cure, la durata della degenza ed il regime di ricovero, superando gradualmente l’articolazione per reparti differenziati secondo la disciplina specialistica.  “L’obiettivo è cambiare l’approccio riservato al paziente”, ha spiegato il direttore generale Chiara Serpieri.

01 MAR - Dal primo marzo inizia il percorso di riorganizzazione delle attività di ricovero all’interno degli Ospedali dell’ASL VC che prevede di strutturare le attività ospedaliere in aree differenziate secondo le modalità assistenziali, l’intensità delle cure, la durata della degenza ed il regime di ricovero, superando gradualmente l’articolazione per reparti differenziati secondo la disciplina specialistica.

“L’obiettivo è cambiare l’approccio riservato al paziente – spiega il Direttore Generale Chiara Serpieri - che deve essere diverso da persona a persona, poiché influenzato da molti fattori: l’instabilità delle condizioni cliniche, lo stato attuale della malattia o la presenza di più malattie, la complessità delle malattie croniche dovute all’invecchiamento della popolazione, che richiede una risposta ospedaliera attenta e uno stretto legame con i servizi del territorio per la gestione della dimissione”.

Da qui l’ospedale per intensità di cure: non più divisioni organizzate per singole specializzazioni (i vecchi reparti), ma nuove aree di ricovero (setting – moduli degenza) costruite per ricomporre attorno ai bisogni dell’assistito tutte le risorse utili alla soluzione dei problemi clinici ed assistenziali.

“Con la vecchia organizzazione – spiega Emanuela Pastorelli, Direttore Medico di Presidio Ospedaliero e responsabile del Progetto per il riordino della rete ospedaliera aziendale- il ricovero avveniva in base alla patologia prevalente. Il Paziente riceveva l’assistenza nello specifico reparto a prescindere dal diverso bisogno individuale. D’ora in poi si comincia a costruire un “setting”/modulo di degenza che aggrega pazienti con simili bisogni assistenziali e non più per patologia prevalente. La persona ricoverata fruisce dell’apporto di più professionisti che lo accompagneranno nelle varie fasi/livelli di cura”.

Non cambiano, spiega la Asl, le modalità di ricovero ospedaliero che continua ad avvenire attraverso il Pronto Soccorso (ricoveri Urgenti 24 ore su 24) o attraverso ricoveri programmati (disposti dal Medico Ospedaliero su eventuale proposta del Medico di Famiglia o del Medico Specialista del Servizio Sanitario Nazionale). Al momento dell’accesso (sia da Pronto Soccorso sia programmato), la persona verrà assegnata, in base alla tipologia di cure di cui ha bisogno, al setting-modulo di degenza appropriato e agli specialisti della patologia di cui è affetto.

“Il paziente, quindi, - prosegue Pastorelli - è preso in carico da un medico specialista, per i problemi clinici prevalenti e da un infermiere per i bisogni assistenziali. I setting-moduli di degenza saranno articolati all’interno delle Aree omogenee (Medica, Chirurgica, Terapia Intensiva) ed organizzati per tipologia e durata del ricovero. Rientrano in questa categoria i moduli di degenza per il ricovero a ciclo continuativo, a ciclo breve (fino a cinque giorni) e a ciclo diurno (day hospital, day Surgery). Sono comunque fatte salve tutte le esigenze sanitarie, come ad esempio in casi di malattie che richiedano isolamento individuale”.

Dal primo marzo si parte con l’attivazione presso l’Ospedale S. Andrea dell’Area Medica presso la quale verranno ricoverati pazienti con diverse  problematiche specialistiche:

•    La degenza di area medica plurispecialistica a ciclo continuo trova collocazione al sesto piano dal letto 601 al 652 (percorso A e percorso B) e al primo piano dal letto 101 al 122 (percorso A).

•    La degenza di area medica ad assistenza palliativa trova collocazione al terzo piano dal letto 301 al 306 (percorso B)

•    La Degenza a ciclo continuo specialistica - cardiologia trova collocazione al piano terra dal letto 001 al 016

•    La Degenza a ciclo continuo specialistica Malattie Infettive trova collocazione al piano quarto dal letto 401 al 412 (percorso B)

•    La Degenza a ciclo diurno e l’ambulatorio protetto di oncologia medica e di ematologia al piano terzo (percorso B)

•    La Degenza a ciclo diurno e l’ambulatorio protetto per le terapia mediche multispecialistiche al piano primo (percorso A)

•    Viene inoltre collocato al piano quarto il modulo – setting di continuità assistenziale a valenza sanitaria (CAVS) “S. Andrea” dotato di 18 letto (percorso B)

“Ci scusiamo sin d’ora – conclude il Direttore Generale – per eventuali disagi che potessero verificarsi in questi primi giorni di riorganizzazione. Il personale si sta impegnando per evitare problemi e rendere il più agevole possibile l’accesso alla struttura ai nostri pazienti. Il sistema andrà a regime tra alcuni mesi, dopo un adeguato periodo di sperimentazione e verifica dei percorsi interni nonché l’opportuna formazione per il personale interessato che approfitto per ringraziare fin d’ora per l’impegno e la collaborazione”.

01 marzo 2016
© Riproduzione riservata

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