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Allattamento al seno. Cresce negli ospedali piemontesi: dal 38,2% del 2000 al 67,4% del 2015

La Regione evidenzia però come dai dati nazionali  e regionali emerga che una quota delle donne abbandoni poi la pratica una volta tornate a casa. Per risolvere questa criticità, la Regione ha avviato dal 1998 una campagna di promozione dell’allattamento materno. Sabato un flash mob a Torino.

29 SET - “I risultati del Programma regionale di protezione, promozione e sostegno dell’allattamento materno” della Regione Piemonte “per quanto riguarda l’inizio dell’allattamento sono positivi ed evidenti nei numeri: si è passati dal 38,2% della donne che all’ospedale allattavano il proprio neonato esclusivamente con il loro latte (anno 2000) al 67,4% (anno 2015)”. Ad affermarlo, in occasione della celebrazione della Settimana Mondiale per l’Allattamento Materno, è la stessa Regione Piemonte, che evidenzia però come dai dati nazionali  e regionali  emerga che “a fronte di un notevole numero di donne che iniziano ad allattare al seno, ci sia poi  una riduzione di quelle  che proseguono l’allattamento”.

Per risolvere questa criticità, la Regione ha avviato dal 1998 una campagna di promozione dell’allattamento materno, con il Programma di protezione, promozione e sostegno dell’allattamento materno. “L’assessorato alla Sanità – spiega la nota della Regione - ha scelto di sostenere il Programma  con la diffusione capillare della formazione/aggiornamento di tutti gli operatori a contatto con gravida, neomamma, mamma e bambino, secondo la metodologia dei corsi dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, e con l’informazione alle donne attraverso l’Agenda di Gravidanza”.

Attualmente la sfida è “aiutare le donne ad allattare fino ai sei mesi di vita del bambino come raccomandato dall’Oms e dalle Società scientifiche, sulla base delle forti  evidenze che il latte materno costituisce un’enorme potenzialità per la salute presente e futura del bambino e della donna stessa.”

In Piemonte sono stati attivati in tutte le Asl, “con personale qualificato”, Punti di sostegno alle donne che allattano. “Questi luoghi hanno una particolare rilevanza per la piccola parte di donne che deve affrontare difficoltà maggiori (bambino nato prematuramente, bambino che non si attacca al seno, difficoltà all’emissione del latte). In questi casi gli operatori dedicati seguono specifici corsi di formazione”, spiega la Regione.

Inoltre, per consentire anche ai neonati prematuri, che devono rimanere nelle Terapie intensive neonatali e che non possono avere da subito il latte della loro mamma, un allattamento a base di latte di donna, sono presenti  da diversi anni, in 3 punti nascita regionali, le Banche del latte umano (al Sant’Anna di Torino nell’Azienda Ospedaliera Universitaria Città della Salute e della Scienza, all’ospedale Santa Croce di Moncalieri e all’Ospedale Sant’Andrea di Vercelli).

In occasione della Settimana mondiale dell’allattamento materno, in Piemonte saranno numerose le iniziative sul territorio per sensibilizzare sul tema. E a Torino, in piazza Palazzo di Città, sabato 1° ottobre, si terrà un Flash mob, con inizio alle 10: 30. Due momenti di confronto, alle 11:15 e alle 14:30, con la presenza di esperti, pediatri, nutrizionisti, la Leche League onlus. Previsti angolo lettura bimbi, consulenze allattamento gratuite e fasciatoio per il cambio pannolino per tutte le mamme che intendono partecipare.

Per maggiori informazioni sulle iniziative sul territorio: www.regione.piemonte.it/sanita

29 settembre 2016
© Riproduzione riservata

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