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Infermieri. Nursind: “Su assunzioni promesse non mantenute, proclamato stato di agitazione. Pronti allo sciopero”

“Sulle assunzioni degli infermieri non è stato mantenuto nessun impegno. Per questo proclamiamo lo stato di agitazione regionale”. È Nursind Piemonte a dare l’annuncio: “siamo pronti ad arrivare fino allo sciopero, se necessario”. Il sindacato è disponibile ad un accordo, per questo ha scritto al Prefetto di Torino, chiedendo un “incontro di conciliazione e raffreddamento”. LA LETTERA.

22 SET - “E' inutile parlare di case della salute, assistenza primaria, liste di attesa senza neanche aver previsto il fabbisogno di personale”. Lo dicono i rappresentanti sindacali degli infermieri piemontesi, dichiarando ufficialmente lo stato di agitazione.
 

“Gli impegni presi sulle assunzioni – ha spiegato Francesco Coppolella, Coordinatore Regionale di Nursind Piemonte – non sono stati mantenuti”.
Intanto il sindacato ha già fatto recapitare una lettera per richiedere un “incontro di conciliazione e raffreddamento” sulla scrivania del Prefetto di Torino. Gli infermieri hanno già le idee chiare: “dopo il confronto, siamo pronti allo sciopero, di una o più giornate”.    
 
Il Coordinatore Regionale di Nursind Piemonte descrive la situazione di molti Presidi Ospedalieri della Regione sottolineando come ci sia “una costante emergenza organizzativa, dovuta a carenza di personale, in particolare infermieristico. Non comprendiamo – ha aggiunto - come sia possibile dare luogo alla nuova configurazione del Ssr e al riordino della rete territoriale senza aver verificato la coerenza delle assunzioni”.
 
Per Francesco Coppolella le assunzioni vengono prima di tutto: “non comprendo sia possibile – ha detto -poter sviluppare l'assistenza primaria e sperimentare le case della salute, senza neanche aver predisposto un fabbisogno. Ancora, come sia possibile pensare che le assunzioni contribuiranno alla riduzione dei tempi di attesa e come poter garantire gli adeguati livelli di efficienza del sistema contrastando le criticità derivanti dalla legge 161/2014”. 
 
Doveva essere predisposto un piano triennale di fabbisogno del personale – ha specificato Francesco Coppolella - e non è stato fatto. Impegni non mantenuti e annunci che cadono nel vuoto, come ormai ci ha abituato la nostra regione. Molte Aziende di questa Regione infatti non hanno ancora attuato l'accordo regionale sulle politiche assunzionali del 10 Marzo 2017 ( recepito dalla DGR del 10 Aprile 2017 n. 21-4874)”.
 

“ Ci chiediamo inoltre – ha continuato Coordinatore Regionale di Nursind Piemonte - come sia possibile che in ambito regionale non siano ancora stati individuati criteri omogenei ed uniformi per il calcolo del fabbisogno di personale necessari ed indispensabili a rispondere in primis alle criticità nei reparti ospedalieri e in secondo luogo a dare appropriatezza nella distribuzione delle risorse”. 
 

Il sindacato tira in ballo anche le problematiche dei pronto soccorso per le quali “nonostante il ripetersi delle costanti e gravi criticità - ha detto - ancora non è stato predisposto un serio piano programmatico regionale”.
 
Per Coppolella “è scandaloso che non sia ancora pronta una graduatoria, quella di città della salute, sulle quale il nostro assessore – ha aggiunto - ormai da un anno ha costruito la sua campagna mediatica senza che nei reparti non si sia ancora visto nessuno e ancora ad oggi non sappiamo quanti ne vedremo. Numeri, solo numeri che non trovano oggi e non hanno trovato ieri riscontro nella realtà”.
 
Il Coordinatore Regionale di Nursind Piemonte crede che la gestione del personale dell'ospedale oftalmico, di attualità in questi giorni, possa essere l'esempio di come “la voluta improvvisazione e l'assenza di programmazione ricada sulla pelle del personale. Ricordiamo –ha concluso - che nascondersi dietro l'autonomia delle Aziende non cancella le responsabilità politiche che questa regione ha e dovrà assumersi nei confronti del personale e dei cittadini”. 
 

22 settembre 2017
© Riproduzione riservata

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