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Batzella (Mli): “Il numero unico dell’emergenza ha peggiorato gli standard del soccorso”

Allungamento dei tempi di risposta, localizzazione errate, mancati allertamenti sono soltanto alcuni dei problemi insorti con il passaggio al numero europeo. “Urge creare sale unificate, in modo da coinvolgere tutti gli enti preposti e far lavorare gli operatori in sinergia e a stretto contatto”.
 

19 FEB - “Da quando è entrato in funzione il 112, Numero Unico Europeo (NUE) dell’Emergenza, gli standard di attivazione dei soccorsi sono peggiorati. Tempi di risposta lunghi, localizzazioni errate, mancati allertamenti e ritardi nelle attivazioni sono soltanto alcuni dei tanti disagi che si verificano in continuazione. Disagi che vanno ad aggiungersi alla mancata informazione della popolazione sull’esistenza stessa del servizio”.

È quanto ha affermato in una nota Stefania Batzella, consigliera regionale del Movimento Libero Indipendente.

“In Piemonte il ‘Nue-112’ è attivo da un anno e dovrebbe consentire, con la geolocalizzazione, di mettere rapidamente in contatto i cittadini con gli operatori sanitari e con le forze dell’ordine e i vigili del fuoco a seconda della tipologia di chiamata”, ha aggiunto Batzella. “Ma in realtà il servizio di geolocalizzazione non funziona correttamente, provocando ritardi nei soccorsi e addirittura mancati allertamenti. Inoltre la Centrale operativa sanitaria del 118 di Grugliasco (TO) non dispone di connessione internet”.

“Salutato con toni trionfalistici dall’assessore alla Sanità Saitta e ribadito dallo stesso anche in occasione della giornata europea del 12 febbraio, ad oggi il servizio unico per l’emergenza presenta ancora diverse criticità e continua a creare confusione, come dimostrano le proteste da parte dei lavoratori, dei cittadini e dalle forze sindacali degli enti coinvolti”, dice ancora Batzella. “Urge creare delle sale unificate, in modo da coinvolgere tutti gli enti preposti e far lavorare gli operatori in sinergia e a stretto contatto”.

“Nei giorni scorsi le rappresentanze dei lavoratori delle sale operative e le sigle sindacali della Sanità, della Polizia di Stato e dei Vigili del Fuoco, hanno inviato alla Commissione Sanità della Regione un documento contenente i criteri per attuare sul territorio soluzioni interforze, sollecitando un’audizione congiunta già richiesta alla Commissione nei mesi scorsi ma ancora non calendarizzata”, ha concluso. “Sarebbe davvero ora che l’assessore si decidesse a prendere in esame il problema e si adoperasse per creare sinergie in grado di ottimizzare i tempi e offrire un servizio di qualità alla popolazione”.

 

19 febbraio 2018
© Riproduzione riservata

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