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Disturbi dello spettro autistico in età adulta. La Regione definisce le linee d’indirizzo

Il documento condiviso con le associazioni dei famigliari e dei pazienti sarà approvato nella prossima riunione di Giunta. Un approccio globale per garantire la continuità delle cure. Il Piemonte, capofila di un progetto nazionale per la cura dell’autismo, dal 2016 ad oggi, ha stanziato 2 milioni di euro di fondi specifici.

07 MAG - Il Piemonte è da sempre una delle Regioni all’avanguardia in Italia per la cura dei disturbi dello spettro autistico. E dal 2016 ad oggi ha stanziato 2 milioni di euro di fondi specifici.

Per rafforzare ulteriormente il lavoro svolto in questi anni per la cura dei disturbi dello spettro autistico e anche per rispondere alle richieste dei famigliari e delle associazioni dei pazienti, la Giunta regionale, su proposta dell’assessore alla Sanità Antonino Saitta, approverà nella prossima riunione le linee di indirizzo programmatiche per i disturbi dello spettro autistico in età adulta, risultato di un lavoro congiunto tra gli assessorati alla Sanità, alle Politiche Sociali e all’Istruzione, Formazione e Lavoro.

Il documento, elaborato con il Coordinamento regionale per l’Autismo in età adulta del quale fanno parte le associazioni dei familiari e dei pazienti, definisce nel dettaglio il percorso di transizione e presa in carico socio-sanitaria dei malati: è il frutto di un articolato lavoro dell’Assessorato, che tiene conto della necessità di un approccio complessivo per tutta la vita della persona.
Per questo motivo, è prevista una stretta collaborazione tra servizi sanitari, sociali, scolastici, formativi, del lavoro, valorizzando le competenze specifiche dei singoli servizi correlati alle diverse fasce d’età.

Nel dettaglio, la delibera prevedel’organizzazione della presa in carico socio-sanitaria dell’autismo in età adulta ed il relativo percorso, la definizione di un progetto individuale, gli interventi per la persona, la formazione continua degli operatori, le misure da adottare in caso di disturbi del comportamento, la promozione di percorsi socio-occupazionali e di inserimento lavorativo, l’inclusione scolastica.

Il documento recepisce le indicazioni contenute nell’Intesa tra il Governo e le Regioni del 2015 che prevede un aggiornamento delle linee di indirizzo per la promozione ed il miglioramento della qualità e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali.

07 maggio 2019
© Riproduzione riservata

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