Test di Medicina. Protesta studentesca davanti al Lingotto contro il numero chiuso
Gli studenti hanno srotolato uno striscione: “La pandemia lo ha dimostrato, il numero chiuso va abrogato”. “Il governo crede davvero che aggiungendo 5mila posti solo per quest’anno, si risolverà il problema di un sistema sanitario al collasso?” chiede in una nota Ivan Boine, segretario provinciale del Fronte della Gioventù Comunista, che denuncia: “tagli sistematici e misure in sostegno alle cliniche private”
04 SET - Ieri primo giorno dei test di medicina, a Torino, e davanti agli ingressi di Lingotto va in scena la protesta degli studenti del Fronte della Gioventù Comunista, che hanno srotolato uno striscione con la scritta “La pandemia lo ha dimostrato, il numero chiuso va abrogato”.
Sono 66mila i candidati per 13mila posti in facoltà . “Il governo crede davvero che aggiungendo 5mila posti solo per quest’anno, si risolverà il problema di un sistema sanitario al collasso?”, chiede in una nota
Ivan Boine, segretario provinciale del Fgc.
“Da tempo si denuncia la mancanza di almeno 50 mila Infermieri e di decine di migliaia di Medici - aggiunge Boine -. Vediamo operare tagli sistematici e attuare misure in sostegno alle cliniche private che lucrano sulla Salute e di fronte al virus hanno fatto finta di niente. Proprio il numero chiuso per la facoltà di Medicina è una di quelle misure che hanno distrutto la Sanità pubblica”.
04 settembre 2020
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