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Nuova Centrale 112 Trento: -13% sui tempi di risposta in 4 mesi

La PA di Trento fa un primo bilancio a 4 mesi dall’attivazione del Nue 112. Filtrate e smistate in media oltre 800 chiamate al giorno: dal 6 giugno, è già avvenuta una riduzione dei tempi di risposta del 13% e il dato, afferma la Provincia, è “in continuo miglioramento”. Circa il 40% delle chiamate si sono dimostrate inappropriate o non di reale emergenza.

04 OTT - Il 6 giugno 2017 è entrato in attività in Provincia di Trento il servizio "Numero Unico d'emergenza Europeo 112", un modello per la gestione delle chiamate realizzato in attuazione della normativa dell'Unione Europea, grazie al quale tutte le telefonate di emergenza confluiscono in una Centrale Unica di Risposta (CUR NUE112). A quattro mesi di distanza, la Provincia Autonoma di Trento, che ha realizzato il progetto insieme a Trentino Network, all’APSS di Trento e a diversi partner tecnologici, ha effettuato un primo bilancio dei risultati.

Oltre 800, in media, le chiamate ricevute, filtrate e smistate ogni giorno dagli Operatori verso i corretti referenti di soccorso, con risultati positivi: “Dal 6 giugno, è già avvenuta una riduzione dei tempi di risposta del 13%, dato in continuo miglioramento”.

“Nei primi 3 mesi di attività – spiega la nota -, gli Operatori della CUR NUE112 di Trento hanno risposto ad un totale di ben 58.960 chiamate, garantendo ai cittadini nel primo trimestre analizzato (06 giu - 31 ago 2017) una risposta in circa 6 secondi, ovvero poco dopo il secondo squillo telefonico (1 squillo ogni 5 secondi), facendo si che in circa 50 secondi chi chiama sia identificato, localizzato l’evento e definito il tipo di soccorso di cui ha bisogno. Un dato che è è oggi in continua diminuzione dei tempi di risposta e di processamento delle chiamate da parte degli Operatori NUE. In questo trimestre, inoltre, si sono verificati eventi alluvionali ed incendi che hanno modificato la normale operatività giornaliera della CUR NUE112 come la ”bomba d’acqua” del 25 giugno 2017 che ha fatto registrare un totale giornaliero di 1881 chiamate, di cui 453 in un’ora”.

Questi, in particolare, i benefici che, per la Provincia, sono “già evidenti” per i cittadini:

•    Tutti i dati sono oggi registrati e tracciati, mentre prima non lo erano, con una conseguente maggiore responsabilità di presa in carico da parte di tutti gli Enti coinvolti

•    Dal 6 giugno, è già avvenuta una riduzione dei tempi di risposta da parte degli Operatori del 13%, dato in continuo miglioramento

•    Tutti i cittadini ricevono assistenza, mentre prima non tutte le chiamate potevano ricevere una risposta

•    Sono inoltrate agli Operatori delle centrali di secondo livello (PSAP 2) solo le reali chiamate di emergenza (basti pensare che circa il 40% delle chiamate si sono dimostrate inappropriate o non di reale emergenza), un filtro che consente quindi di dedicarsi con maggior attenzione e velocità a chi ha realmente bisogno di intervento immediato.

“Il grande lavoro di squadra, che ha consentito il successo del progetto 112, permette anche una migliore gestione dei picchi di “stress”, come per esempio in occasione del 24 e 25 giugno 2017 quando il nostro territorio è stato afflitto da gravi grandinate e alluvioni, e l’efficienza del servizio non potrà che migliorare nei prossimi mesi grazie al continuo lavoro in sinergia tra tutte le strutture coinvolte”, ha affermato Luisa Zappini, Dirigente del Servizio Centrale Unica di Emergenza della Provincia Autonoma di Trento, che ha coordinato la pianificazione della nuova centrale insieme ai referenti del Ministero dell’Interno, a Trentino Network, società che gestisce le reti per le telecomunicazioni presenti sul territorio provinciale e che si è occupata del supporto logistico ed infrastrutturale a livello di impiantistica, e alla Direzione dell’APSS di Trento, con le sue strutture organizzative, informatiche e logistiche.

“Il progetto – sottolinea infine la nota - ha visto l’impiego di diverse tecnologie altamente innovative fornite da Telecom con la collaborazione di IBT EUROPE GmbH, che ha eseguito la fornitura, l’installazione e la configurazione dei sistemi telefonici con tecnologia Unify, e Beta 80 Group che ha implementato la piattaforma applicativa a supporto degli Operatori della CUR 112 di Trento ingegnerizzata per assicurare livelli di affidabilità prossimi al 99,999%”.

04 ottobre 2017
© Riproduzione riservata

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