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Giornata mondiale del Diabete. Anche in Puglia la prima campagna nazionale di prevenzione del diabete lanciata da Federfarma


In farmacia dal 14 al 20 novembre controllo gratuito della glicemia. La Puglia tra le regioni col tasso più alto di mortalità e ospedalizzazione

14 NOV - Anche le farmacie pugliesi partecipano alla prima campagna nazionale di screening per la prevenzione del diabete mellito di tipo 2. Da domani, 14 (Giornata Mondiale del Diabete) al 20 novembre prossimo, infatti, le farmacie italiane offriranno gratuitamente l’autoanalisi della glicemia. I cittadini potranno rispondere anche ad un questionario, rigorosamente anonimo, convalidato dalla comunità scientifica internazionale (Diabetes Risk Score- DRS). Il risultato del test sarà elaborato in tempo reale: il cittadino potrà così sapere immediatamente quale rischio ha di sviluppare la malattia e sarà eventualmente invitato a rivolgersi al medico curante.

Le farmacie che hanno aderito all’iniziativa DiaDay, riconoscibili dalla locandina che promuove la campagna, sono 7.600 sul territorio nazionale e 629 nella sola Puglia. I cittadini possono trovare la farmacia più vicina tramite un sistema di geo-localizzazione sul sito federfarma.it.
La campagna è stata presentata oggi nel corso di una conferenza stampa tenutasi nella sede dell’Assessorato alle politiche della Salute della Regione Puglia e a cui hanno partecipato il presidente di Federfarma Puglia, Vito Novielli con i presidenti provinciali, Michele Pellegrini Calace (Bat), Rossano Brescia (Ta), Guido Fares (Fg), Francesca Conchiglia (Le) e Paola Ribecco (Br), il direttore del dipartimento promozione della salute Regione Puglia, Ruscitti, il commissario Ares Puglia, Giovanni Gorgoni, i dirigenti della Regione Puglia, Francesca Zampano (sezione promozione della salute e del benessere) e  Paolo Stella (Ufficio farmaceutico dip. promozione della salute).

In Puglia la prevalenza del diabete è superiore alla media italiana con il 6% di persone che dichiarano di essere diabetiche e ha il primato in Italia per i tassi di ospedalizzazione per diabete con complicanze. Il tasso standardizzato di mortalità per diabete si è ridotto in modo costante solo nelle donne, ma resta in entrambi i sessi uno dei dati più elevati d’Italia.

Fra il 2000 e il 2013 - secondo la Fondazione Italian Barometer Diabetes Observatory che ha pubblicato recentemente il rapporto Italian Diabete Monitor su dati Istat relativi al 2015 - i tassi standardizzati di mortalità per diabete sono molto più alti del valore medio nazionale in Campania, Sicilia, Calabria, Basilicata, Puglia, Molise e Lazio. La percentuale dei ragazzi in sovrappeso o obesi aumenta passando dal Nord al Sud del paese con percentuali particolarmente elevate nel Sud, con la Puglia al 31,4%.

Puglia, Calabria e Campania sono le aree territoriali con i valori più elevati di ospedalizzazione. Ma la situazione è allarmante ovunque.
Il Diabete Mellito rappresenta a livello mondiale una delle maggiori emergenze sanitarie del nostro tempo. Le persone affette da Diabete in tutto il mondo sono 422 milioni, mentre erano 108 milioni nel 1980 con un incremento di 4 volte che ha fatto salire i costi per questa patologia a 825 miliardi di dollari l’anno (Lancet 2016). Con questo ritmo di incremento si prevede che nel 2025 avremo oltre 700 milioni di diabetici. Si configura, cioè, una vera e propria epidemia a livello globale con costi altissimi per i singoli individui come per gli stati e con la necessità urgente di mettere in campo una efficace politica di prevenzione.
In Italia è affetto da Diabete l’8.5% della popolazione adulta, pari a circa 5 milioni di soggetti di cui almeno 1 milione non sa di esserlo. Queste cifre devono far riflettere perché il diabete riduce ancora oggi la vita di 5-10 anni ed è una delle cause principali di malattie cardiovascolari, di cecità, di insufficienza renale e di amputazione degli arti.

Ecco perché sottoporsi al test per scoprire per tempo il diabete o accertarne la predisposizione è un grande vantaggio per il cittadino che può tempestivamente, insieme al suo medico curante, individuare le terapie ed i comportamenti più opportuni da adottare nel proprio stile di vita.
“L’acquisizione dei dati è particolarmente importante, sia sotto il profilo socio-sanitario che della sostenibilità economica, per una patologia in allarmante e costante aumento - dichiara il presidente di Federfarma Puglia, Novielli -. Alla fine della campagna, i dati raccolti saranno elaborati e inviati alle Autorità sanitarie che, sulla base di essi, potranno individuare gli interventi sanitari più opportuni per contrastare la malattia e le sue complicanze, riducendo così anche i costi per la collettività. L’iniziativa assume anche il carattere di educazione sanitaria, oltre che di prevenzione sul territorio, sfruttando appieno la capillarità della rete delle nostre farmacie, che confermano così il proprio ruolo di primo presidio del SSN. L’impegno e la collaborazione interistituzionale e interprofessionale, concretamente declinati negli accordi con la Regione puglia in tema di prevenzione e screening, sono la strada maestra per dare piena attuazione alla finalità della legge che nel 2009 ha istituito la Farmacia dei Servizi: individuare, a beneficio della comunità, nuove modalità per saldare il ruolo insostituibile della farmacia nella erogazione di servizi ad alta specificità professionale socio-sanitaria agli obiettivi di salute pubblica del Ssn”.

L’indagine di screening si compone di due momenti principali. Il primo è il dosaggio della glicemia capillare tramite puntura del polpastrello, striscia reattiva e glucometro. Il secondo momento, attraverso il questionario, riguarda la valutazione del rischio di diabete in presenza di valori normali di glicemia, considerando, insieme all’età, anche una serie di parametri antropometrici da una parte, quali l’indice di massa corporea e la misura della circonferenza alla vita. I valori superiori a 94 cm nell’uomo ed a 88 cm nella donna indicano la presenza di obesità viscerale. Il rischio metabolico e cardiovascolare è massimo per valori superiori a 102 cm nell’uomo ed a 88 cm nella donna. Questi parametri di riferimento non sono validi per i bambini.

Si valutano anche i fattori relativi all’attività fisica svolta e alle abitudini alimentari. Ad ogni risposta corrisponde un punteggio che, sommato, definisce il grado di rischio, da basso a molto elevato, intendendosi per molto elevato una probabilità su due di sviluppare il Diabete entro 10 anni.
Per la compilazione del modulo di rischio è stato realizzato e reso disponibile un programma informatico che consente alle farmacie di immettere tutti i dati rilevati in un database comune con il vantaggio di una immediata elaborazione dei dati provenienti da più operatori.

I risultati dello screening vengono stampati e consegnati direttamente al cittadino con l’invito, se è il caso, a rivolgersi al medico curante, per gli opportuni interventi di ordine terapeutico. Al tempo stesso, le farmacie consegnano materiale illustrativo su un corretto stile di vita sotto il profilo nutrizionale e motorio.

La campagna Diaday è realizzata da Federfarma in collaborazione con Sid (Società italiana di diabetologia) e Aild (Associazione italiana Lions per il diabete) ed ha il patrocinio di Fofi, Intergruppo parlamentare Qualità di vita e diabete, Fenagifar (Federazione nazionale associazioni giovani farmacisti) e Amd (Associazione medici diabetologi), Regione Puglia, Ares Puglia e Città metropolitana di Bari.

14 novembre 2017
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